Ieri commentavo le lamentele degli espulsi da Israele dopo l'arresto per aver tentato di violare il blocco navale, novelli Rackete e, novelli Silvio Pellico, raccontavano la loro prigionia, durata circa 24 ore, a fronte di una crociera nel Mediterraneo di almeno un mese.
Si sono resi ridicoli da soli.
Oggi, invece, due sono le notizie di rilievo.
Innanzitutto la larga vittoria di Occhiuto in Calabria a conferma del presidente uscente (per la prima volta) e terza elezione consecutiva in cui in Calabria vince il Centro Destra.
Come già nelle Marche è premiato il buon governo e punito l'estremismo parolaio e assistenzialista cattocomunista.
A fronte di votazioni che, come presumo vedremo nelle restanti quattro regioni al voto prossimamente (con qualche rischio in più per la sinistra), sanciscono la inusuale stabilità politica che l'Italia ha trovato sotto la guida, suaviter in modo, fortiter in re, di Giorgia Meloni, assistiamo alla devastazione prodotta in Francia da un presidente borioso, presuntuoso, arrogante che è riuscito nell'impresa di gettare alle ortiche (eufemismo) un meccanismo elettorale che ha sempre garantito stabilità e alternanza politica ai francesi.
La Francia, purtroppo, rischia di affondare anche noi (oltre all'unione europea, ma questo sarebbe un bene) e, pur essendo tentato dal sorrisino modello Merkel/Sarkozy, mi auguro che, in un estremo atto di pentimento e di coscienza, Macron vada a godersi una pensione anticipata e anche la Francia possa essere governata dalla Destra, trovando la sua rinascita.
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