Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

05 gennaio 2019

Veneziani a La Verità


Da martedì 2 gennaio Marcello Veneziani, filosofo, scrittore, giornalista, direttore di settimanali contro corrente quando andare contro corrente (e farsi vedere in giro con quei settimanali) significava rischiare in prima persona, collabora con La Verità di Maurizio Belpietro.
Non conosco la struttura societaria e gli accordi di gestione, ma mi auguro che quella di Veneziani non sia solo una collaborazione per qualche editoriale, bensì rappresenti un ulteriore tassello di una riscossa della stampa libera.
Veneziani, che già scriveva per Panorama, forma, a mio avviso, assieme a Belpietro e a Mario Giordano un ottimo tridente di attacco.
Infatti li vedo ben poco invitati nelle trasmissioni di "intrattenimento" politico.
Ma La Verità e Panorama non bastano.
Occorre un ulteriore tassello, anzi due.
Una radio, un giornale radio nazionale e una televisione, con un telegiornale, nazionale.
In rete, tutto sommato, c'è ampia scelta, ma tra i veicoli classici delle notizie e dei commenti siamo decisamente minoritari.
Del resto è la riprova che i capitalisti, quelli alla Scrooge, tanto per intenderci, stanno assieme alle sante animelle cattocomuniste che vogliono tanto bene ai clandestini da auspicare l'impoverimento di noi Italiani pur di accoglierli.
La buona battaglia si combatte su più fronti e quello dei media tradizionali è importante quanto quello della rete.




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04 gennaio 2019

Una guerra civile per i clandestini ?


Le alzate di testa dei sindaci, di sinistra e l'appoggio dei sindaci, di Destra.
Il Decreto sicurezza e immigrazione (termini quanto mai inscindibili) hanno evidenziato che se non ci si divide sull'Europa, se non ci si scanna sulle tasse, lo si può fare sui clandestini: accoglierli o respingerli ?
Io sono convinto che la maggioranza degli Italiani sia per respingerli, non ne abbiamo bisogno, ci costano troppo, minano la nostra sicurezza e soprattutto non possiamo risolvere a spese nostre il problema che hanno solo a casa loro.
L'atteggiamento irresponsabile dei sindaci euro cattocomunisti è la plastica rappresentazione di come una Civiltà (o parte di essa) cerchi di buttarsi nel cesso con tutte le conquiste fatte in secoli di "sangue, sudore e lacrime".
Rifiutare di applicare una legge dello stato, oltre ad essere un pessimo esempio per cui ognuno potrà sentirsi legittimato ad applicare o non rispettare le leggi motivando il suo atteggiamento con tutte quelle parole giustificative che non mancano mai nel nostro vocabolario, è anche una istigazione all'odio tra Italiani, esattamente il contrario di quello che ha predicato Mattarella a reti unificate.
Perchè se, come penso, la maggioranza degli Italiani è per respingere i clandestini, c'è una minoranza arrabbiata, come dimostrano i sindaci, pronta a fare i dispetti alla maggioranza.
E nella Storia questi atteggiamenti hanno solo portato alla guerra civile.
E sarà interamente responsabilità di chi vuole immettere nel nostro tessuto sociale, civile, economico milioni di estranei alla nostra Gente, "una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor".




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03 gennaio 2019

Quando la legge è un optional


Leggo che il sindaco di Palermo, prontamente supportato da quello di Riace, avrebbe dichiarato di non applicare il Decreto Sicurezza e Immigrazione.
Mi aspetto che i magistrati, così solleciti a colpire i sindaci leghisti che emanano ordinanze restrittive nei confronti degli immigrati, agiscano altrettanto prontamente e duramente contro un sindaco che si rifiuta di applicare una legge dello stato.
Diversamente dovremmo pensare che ogni norma sia un optional, che possa essere applicata in base alle personali convinzioni e che non essendoci più "certezza del diritto", ognuno possa legittimamente costruirsi le proprie leggi.
A casa mia,  però, quella si chiamerebbe anarchia.



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02 gennaio 2019

Sognare non è reato


Anno nuovo problemi vecchi, ma con qualche possibilità di soluzione in più.
L'inizio di un anno è sempre il momento dei buoni propositi, degli impegni, privati e pubblici e delle parole mielose che scendono dai Colli e dalle Cupole di Roma.
Io preferisco sognare, ben consapevole che la realtà non sarà mai come possiamo disegnarla nelle nostre aspettative, ma che i sogni sono importanti, fondamentali per aver chiaro un obiettivo, un traguardo al quale protendere.
Sono soddisfatto del nuovo Governo.
Sarei stato più contento di un Governo che avesse avuto una maggiore coesione e non fosse solo un contratto tra diversi, ma questo è l'unico Governo possibile che sia migliore di quelli che lo hanno preceduto.
Qualcosa ha fatto nella direzione giusta.
Il blocco dei porti alle ong, la stretta sull'immigrazione e sulle spese per l'accoglienza, il decreto sicurezza e immigrazione, la flat tax per le partite iva, la quota cento per le pensioni, l'imminente approvazione di una legge migliore sulla legittima difesa.
Non mi basta.
Io vorrei che non solo si bloccassero gli arrivi dei clandestini, ma che si mettesse mano anche alle espulsioni di chi è già arrivato e si rivedessero tutte le cittadinanze concesse negli ultimi venti anni.
Vorrei che la flat tax fosse estesa a tutti i cittadini di nazionalità Italiana, senza alcuna riserva e che venisse adeguata (cioè ridotta) anche la tassazione sui risparmi (che Renzi ha aumentato sino al 26%) e tutti gli altri balzelli e le gabelle varie che rendono lo stato un invadente esattore.
Vorrei che lo stato, quindi, dimagrisse e di molto, limitando il suo intervento alle Forze Armate, Forze dell'Ordine, Diplomazia e Giustizia.
Vorrei che l'Italia tornasse pienamente Sovrana e Indipendente da organismo sovranazionali, tornando a battere la propria moneta e proponendosi nel contesto internazionale con accordi bi o plurilaterali ma non all'interno di associazioni che tendono a limitare la Libertà dei Popoli e delle Nazioni.
Vorrei che ogni singolo cittadino fosse investito e autorizzato della facoltà di difendere se stesso, i propri famigliari, i propri vicini, i propri beni, anche legittimando, mutuando una versione nazionale del Secondo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America, l'uso delle armi contro ogni rapinatore.
Vorrei che ognuno pagasse per i beni e i servizi di cui usufruisce e non per i beni e servizi di cui non fruirà mai.
Vorrei un'Italia fatta di Italiani consapevoli del proprio ruolo nella Storia Civile dell'Umanità, del proprio passato e proiettati verso un futuro che renda l'Italianità ancora un elemento distintivo, di pregio e di valore.
L'Italia dei miei sogni è l'Italia che appare negli incubi degli Juncker, dei Renzi, dei Bergoglio, delle Boldrini e dei Tajani.
Per questo starò sempre dalla parte di chi maggiormente, con la scontata arte del possibile che caratterizza la politica, percorrerà una strada verso la mia Italia, anche se non sarà pari ai miei sogni.





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01 gennaio 2019

"Terrorismo mediatico e psicologico"


Basta leggere la quasi totalità della stampa nazionale e ascoltare la totalità delle radio e televisioni nazionali, con i loro servizi (di nome e di fatto),  per capire che i grillini non avevano torto.
Ma anche loro si sono imborghesiti entrando nel circuito delle presidenze istituzionali ed hanno cancellato un commento che rappresentava solo la realtà.
Peccato, perchè solo evitando la complicità dei compromessi e dell'ipocrisia potremo uscire dalla palude.





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31 dicembre 2018

L'incognita 2019


Questa sera il solito, ingessato Mattarella, con la sua dizione da cartone animato, ci propinerà banalità e luoghi comuni, inconcludenti dichiarazione di fede europeista e servili riconoscimenti al politicamente corretto.
Non lo ascolterò, perché mi sarà sufficiente leggere e ascoltare gli entusiasti commenti della stampa al leggere la quale un marziano si domanderebbe: ma dove è stato nascosto, finora, un simile gigante della politica ?
Purtroppo Mattarella ha un certo potere di interdizione ed è uno dei tanti ostacoli, dei tanti rematori contro che cercano di impedire al governo gialloverde di Lega e Cinque Stelle di realizzare quello per cui i due partiti sono stati votati.
Tutto l'apparato di chi ha beneficiato delle politiche degli anni passati rema contro.
Dalla stampa e televisione alla chiesa di Bergoglio, dalla magistratura agli imprenditori assistiti, dalla burocrazia italiana a quella emergente dell'unione sovietica europea, dai sindacati alle ong che vorrebbero riprendere a scaricarci migliaia di clandestini per poi farli assistere da associazioni di volontari che spuntano come i funghi e che sono sempre a batter cassa o a pretendere trattamenti anche fiscali di privilegio.
Eppure tutte quelle associazioni, partiti, sindacati, corporazioni, chiese millenarie, non sono riuscite il 4 marzo 2018 a far vincere i partiti di loro gradimento e, anzi, vedono che i sondaggi attribuiscono a Lega e Cinque Stelle un consenso ancora superiore a quel dato storico.
Il blocco dei porti alle ong, la fine dell'arrivo massiccio di clandestini, il taglio ai contributi per la cosiddetta "accoglienza", una stretta per la sicurezza e contro l'immigrazione, il primo passo verso la rottamazione della Fornero, verso la flat tax per tutti, verso un sistema solidaristico che aiuti chi veramente è in difficoltà, verso la libertà di difendere se stessi e i propri beni, sono solo l'inizio di un percorso che può e deve continuare nel 2019.
Resta in primo piano la questione europea, il diritto di un Popolo di affrancarsi dalla servitù di un organismo sovranazionale che non è interessato al bene dei cittadini, ma solo delle autoreferenziali cerchie affaristico, finanziarie e burocratiche.
A fine maggio ci saranno le elezioni europee che se eleggeranno un parlamento costoso, inutile, privo di reali poteri, potranno però fornire l'indicazione se il vento del cambiamento, che gli attuali reggitori del potere cercano di imbrigliare con l'anatema e la scomunica del populismo e del razzismo, sarà una tempesta destinata a far risorgere lo Spirito dell'Occidente, oppure solo un'altra occasione persa per liberare i Popoli e le Nazioni europee dal giogo dell'internazionalismo sovietico di cui è intrisa questa comunità europea.
Buon 2019.   



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30 dicembre 2018

Ancora una volta la sinistra chiede aiuto alle toghe


Fa tristezza vedere la Meloni e la Gelmjni ridotte a damigelle della Boschi, di Fiano, di Renzi nelle invettive contro il Governo.
Fa tristezza e, credo, susciti reazioni rabbiose in chi ha votato Fratelli d'Italia e Forza Italia credendo di votare partiti alternativi alla sinistra e si ritrova il suo voto utilizzato a fini filo europei.
La Meloni e Berlusconi, purtroppo, stanno anteponendo un disegno di partito (non so peraltro quanto produttivo di consensi) al bene di un'Italia che, con il Governo Salvini Di Maio, ha piantato un primo cuneo in Europa nell'attesa del voto di maggio.
Soprattutto spiace vedere che la Meloni e Berlusconi siano dai media accomunati ai Renzi, alle Boschi,ai Martina tra gli ultras di "Forza spread", i talebani delle regole europee con annessa procedura di infrazione e il rinvio del varo della manovra che porterebbe all'esercizio provvisorio con immediato aumento dell'iva.
La Meloni e Berlusconi si rendono conto che stanno facendo solo il gioco della sinistra, con le panzane del taglio delle pensioni mentre si tratta di un ridottissimo taglio al futuro incremento derivante dall'inflazione?
Per intenderci.
L'aumento su duemila euro di pensione per l'inflazione all'1%,sarebbe di 20 euro e, invece di 20 euro, il pensionato ne percepirebbe 18 e rotti.
Se questo è il fulcro della contestazione, a fronte della prima picconata alla Fornero, del primo passo per la flat tax e di tanti altri provvedimenti già presi come il blocco dei porti contro l'immigrazione clandestina e il decreto sicurezza e imigrazione, allora ben si capisce perché, da perdenti senza idee, i sinistrati, ancora una volta, sperino nell'intervento delle toghe per ribaltare il risultatl delle urne.
E spiace che la Meloni e Berlusconi vi si accodino come due bravi soldatini europei. 



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29 dicembre 2018

La bufala del razzismo


Ieri ne ho solo accennato, ma evidentemente i fischi ad un calciatore del Napoli di pelle nera sono argomento più ghiotto della Nutella di Salvini o della imminente approvazione della manovra economica, così i media si sono buttati a pesce con inni contro il presunto razzismo.
Ma quale razzismo ?
Tutte le squadre di calcio sono ormai imbottite di negri e se ci fosse razzismo l'Italia avrebbe come sottofondo un costante "buuuuh".
Così però non è e si sprecano i fischi per chiunque sia inviso al pubblico, a prescindere dal sesso, opinioni politiche e religiose, razza e colore della pelle.
Oppure non è vero che Bonucci (che non mi sembra di razza negra) è fischiato, anche dai tifosi della Juventus e persino quando gioca in nazionale, come segno di dissenso dai suoi atteggiamenti ?
Per non ricordare che l'Inter degli anni sessanta aveva in un calciatore negro, Jair, uno dei propri punti di forza, beniamino dei tifosi. 
E la smettano i piagnoni di chiedere la sospensione delle partite per gli ululati e i fischi, perché allora dovrebbero sospenderle sempre e non solo per quelli rivolti ai calciatori negri, trasformando lo stadio in un convento di suore timorate della fgci,silenzioso e innaturale.
La realtà è che c'è un interesse a provocare, con la scusa del razzismo, reazioni violente per poi dire: visto ? Sono i soliti razzisti, gli stessi che vogliono bloccare l'arrivo dei clandestini trasportati dalle novelle opere di carità delle ong che, però, quanto si agitano se vengono loro fatte pagare le stesse tasse dei comuni mortali ! 
Ma vogliamo smetterla di guardare il dito che indica la Luna?
Ognuno sia libero di esprimere le proprie idee, opinioni, dissensi con gesti e parole, liberamente, ma sia severamente punito chi li trasformi in azioni violente tese ad impedire l'altrui uguale libertà di espressione e manifestazione di idee, minacciandone l'incolumità fisica.





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28 dicembre 2018

Basta gramaglie !


Nel clima ovattato di Natale e Santo Stefano, due fatti hanno preso il centro delle notizie, suscitando l'indignazione delle madamine politicamente corrette e dei benpensanti mononeuromuniti.
Quel bieco fascista, razzista etc. etc. del Ministro degli Interni ha osato pubblicare una sua fotografia mentre sorride e addenta una fetta di pane con Nutella.
Ma come si è permesso ?
Quando tutti (?) sono tristi, ripensando alle parole dell'Argentino vestito di bianco che ha snocciolato tutte le sfighe di questo mondo e quando la mafia continua ad uccidere e la Madre Terra a ribellarsi all'inquinamento (un terremoto non è provocato dall'inquinamento, ma non dubito che prima o poi teorizzeranno anche quello), come si permette il Ministro degli Interni a presentarsi sorridendo e con la Nutella ?
Già, come si permette a presentarsi con una faccia che esprime un sentimento di fiducia, un sentimento di ottimismo ?
Non è molto meglio l'espressione sempre lugubre dei Mattarella, dei Renzi, dei Martina, che sembrano tanti cloni di quelli che, fino a trent'anni fa, apparivano imbalsamati ancora in vita ad applaudire le truppe sovietiche sulla Piazza Rossa di Mosca ?
E, come se non bastasse, come si permettono i tifosi dell'Inter a fischiare un avversario, per di più di pelle nera, simbolo dell'integrazione calcistica.
Allo stadio si fischino solo i bianchi, previa verifica dei loro ascendenti fino al quarto grado, non sia mai che ci sia stata qualche scappatella ... esotica !
Credo che uno dei motivi del successo passato di Berlusconi, fosse il suo ottimismo, l'essere sorridente, in modo così diverso rispetto ai politici della prima repubblica che, come gli euro cattocomunisti di oggi, si presentavano sempre in gramaglie per appesantire le nostre giornate con notizie tristi e senza lasciar spazio alla benchè minima speranza.
Ecco che i loro nipotini, cresciuti a marce antifasciste e "belle ciao", non sanno cosa sia una sana risata e quindi non possono guardare al futuro con ottimismo.
E' quello che ci contraddistingue da loro e che porta noi alla vittoria e loro alla sconfitta.
Un approccio gioioso e ottimista alla vita è un buon viatico per affrontare e superare anche le avversità della Vita.






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27 dicembre 2018

Il bugiardino delle opposizioni


Durante la formazione del governo e la stesura del contratto, le opposizioni tramite i media compiacenti, hanno martellato con numeri e grafici che volevano dimostrare l'impossibilità di mantenere le promesse in materia di reddito di cittadinanza, flat tax e rottamazione della Fornero.
Appena insediato il governo sono stati sostituiti direttamente dai loro mandanti europei con dichiarazioni che, supportate dal coro delle opposizioni prone all'Europa e dei media sempre più compiacenti, operavano un minaccioso fuoco di sbarramento, con una pesante interferenza nelle scelte del governo italiano a rispettare i desideri del Popolo.
Contemporaneamente, non potendo denunciare la violazione degli impegni elettorali su immigrazione e sicurezza, si sono aggrapate alle ong e a tutte le associazioni di volontari alcune dele quali hanno fatto dell'immigrazione un lucroso business.
Ma i porti sono stati bloccati, il decreto sicurezza e immigrazione è legge e a breve lo sarà anche la legittima difesa.
Si è quindi giunti alla manovra economica, con un ateggiamento vagamente schizzoide delle opposizioni che, prima, intimavano di recepire le indicazioni della commissione europea grufolando di soddisfazione per l'imminente procedura di infrazione e poi, a compromesso raggiunto, senza alcun pudore (che può avere solo chi ha coscienza e senso del'Onore) si sono ammantate del Tricolore parlando di manovra scritta sotto dettatura europea.
Infine i contenuti.
C'è la flat tax per una parte di contribuenti in attesa della progressiva estensione a tutti.
C'è il reddito di cittadinanza che renderà superati sia gli 80 euro (risparmio di dieci miliardi) che altre forme di assistenzialismo.
C'è la "quota cento" prima picconata alla Fornero.
Allora loro, principi delle gabelle, si scagliano contro le maggiori tasse e citano le pensioni sopra i 1600 euro netti e le loro care ong e associazioni di volontariato.
Ma le pensioni sopra i 1600 euro netti non vengono decurtate, bensi rivalutate in percentuale sul costo di una vita che i banchieri centrali cercano di aumentare mentre è atualmente basso e che porterebe non ad un calo delle pensioni, bensì ad un non aumento di 20 euro all'anno.
E anche per ong e volontariato non c'è alcuna tassa aggiuntiva, bensì la fine di un privilegio che consentiva di pagare un'iva agevolata.
Adesso pagheranno la stessa iva di tutti.
Cosa c'è di sbagliato ? 





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