Da martedì 2 gennaio Marcello Veneziani, filosofo, scrittore, giornalista, direttore di settimanali contro corrente quando andare contro corrente (e farsi vedere in giro con quei settimanali) significava rischiare in prima persona, collabora con La Verità di Maurizio Belpietro.
Non conosco la struttura societaria e gli accordi di gestione, ma mi auguro che quella di Veneziani non sia solo una collaborazione per qualche editoriale, bensì rappresenti un ulteriore tassello di una riscossa della stampa libera.
Veneziani, che già scriveva per Panorama, forma, a mio avviso, assieme a Belpietro e a Mario Giordano un ottimo tridente di attacco.
Infatti li vedo ben poco invitati nelle trasmissioni di "intrattenimento" politico.
Ma La Verità e Panorama non bastano.
Occorre un ulteriore tassello, anzi due.
Una radio, un giornale radio nazionale e una televisione, con un telegiornale, nazionale.
In rete, tutto sommato, c'è ampia scelta, ma tra i veicoli classici delle notizie e dei commenti siamo decisamente minoritari.
Del resto è la riprova che i capitalisti, quelli alla Scrooge, tanto per intenderci, stanno assieme alle sante animelle cattocomuniste che vogliono tanto bene ai clandestini da auspicare l'impoverimento di noi Italiani pur di accoglierli.
La buona battaglia si combatte su più fronti e quello dei media tradizionali è importante quanto quello della rete.
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