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No alla deriva

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31 dicembre 2018

L'incognita 2019


Questa sera il solito, ingessato Mattarella, con la sua dizione da cartone animato, ci propinerà banalità e luoghi comuni, inconcludenti dichiarazione di fede europeista e servili riconoscimenti al politicamente corretto.
Non lo ascolterò, perché mi sarà sufficiente leggere e ascoltare gli entusiasti commenti della stampa al leggere la quale un marziano si domanderebbe: ma dove è stato nascosto, finora, un simile gigante della politica ?
Purtroppo Mattarella ha un certo potere di interdizione ed è uno dei tanti ostacoli, dei tanti rematori contro che cercano di impedire al governo gialloverde di Lega e Cinque Stelle di realizzare quello per cui i due partiti sono stati votati.
Tutto l'apparato di chi ha beneficiato delle politiche degli anni passati rema contro.
Dalla stampa e televisione alla chiesa di Bergoglio, dalla magistratura agli imprenditori assistiti, dalla burocrazia italiana a quella emergente dell'unione sovietica europea, dai sindacati alle ong che vorrebbero riprendere a scaricarci migliaia di clandestini per poi farli assistere da associazioni di volontari che spuntano come i funghi e che sono sempre a batter cassa o a pretendere trattamenti anche fiscali di privilegio.
Eppure tutte quelle associazioni, partiti, sindacati, corporazioni, chiese millenarie, non sono riuscite il 4 marzo 2018 a far vincere i partiti di loro gradimento e, anzi, vedono che i sondaggi attribuiscono a Lega e Cinque Stelle un consenso ancora superiore a quel dato storico.
Il blocco dei porti alle ong, la fine dell'arrivo massiccio di clandestini, il taglio ai contributi per la cosiddetta "accoglienza", una stretta per la sicurezza e contro l'immigrazione, il primo passo verso la rottamazione della Fornero, verso la flat tax per tutti, verso un sistema solidaristico che aiuti chi veramente è in difficoltà, verso la libertà di difendere se stessi e i propri beni, sono solo l'inizio di un percorso che può e deve continuare nel 2019.
Resta in primo piano la questione europea, il diritto di un Popolo di affrancarsi dalla servitù di un organismo sovranazionale che non è interessato al bene dei cittadini, ma solo delle autoreferenziali cerchie affaristico, finanziarie e burocratiche.
A fine maggio ci saranno le elezioni europee che se eleggeranno un parlamento costoso, inutile, privo di reali poteri, potranno però fornire l'indicazione se il vento del cambiamento, che gli attuali reggitori del potere cercano di imbrigliare con l'anatema e la scomunica del populismo e del razzismo, sarà una tempesta destinata a far risorgere lo Spirito dell'Occidente, oppure solo un'altra occasione persa per liberare i Popoli e le Nazioni europee dal giogo dell'internazionalismo sovietico di cui è intrisa questa comunità europea.
Buon 2019.   



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1 commento:

Nessie ha detto...

La novità sono i Gilet Azzurri di Farsa Italia inventati da Berlusconi che solidarizzano col PD. Ovvero, quando la comicità si fa involontaria.
Tranquillo, eviteremo Mattarella e il suo discorso funereo di fine d'anno.

BUON 2019!