Le differenze tra i partiti del Centro Destra (pur nelle loro sfumature che non hanno impedito loro di essere e restare alleati da oltre 30 anni, affidando la leadership della Coalizione in base al consenso degli Elettori, così abbiamo avuto Berlusconi di Forza Italia, Salvini delle Lega e adesso la Meloni di Fratelli d'Italia) e il coacervo di partiti genericamente di opposizione che ruotano attorno ai cattocomunisti del pd, sono molteplici.
Immigrazione, alleanze estere, contrasto alla deriva morale, presidenzialismo, autonomia regionale, tanto per citarne alcune di quelle che oggi hanno i titoli sui giornali.
Ma c'è una differenza che emerge e, a volte, il caso della politica si diverte a rimarcare: le tasse.
I cattocomunisti prosperano sulle tasse, cioè sulla razzia di quanto altri, con il loro lavoro, ingegno, rischio, riescono ad accumulare.
Il Centro Destra è compatto nel ricercare di ridurre l'invasività dello stato nelle tasche degli individui.
E' di questi giorni la notizia che in Emilia Romagna il neo presidente De Pascale e il sindaco di Bologna Lepore hanno deliberato una raffica di aumenti di tutto ciò che rientra nella disponibilità delle loro amministrazioni: addizionale irpef, irap, bollo auto, ticket sanitario, biglietti e abbonamenti autobus, dehors, sosta automobili.
Contemporaneamente la Schlein, con il codazzo dei partiti satelliti, facendo seguito alla richiesta dell'estrema sinistra, ha invocato una patrimoniale europea, che l'estrema sinistra aveva indicato, genericamente, sui "molto ricchi", senza precisare cosa intendono loro per ricchi, per patrimonio da colpire.
Nello stesso momento i partiti di Centro Destra stanno verificando le compatibilità di bilancio per due operazioni che allevierebbero gli oneri imposti sui cittadini.
Da un lato una riapertura delle rottamazioni delle cartelle fiscali che non sarebbero mai onorate, ma rappresentano una partita di bilancio che torna utile come i crediti non ancora dichiarati inesigibili (anche se tutti sanno che lo sono) nelle aziende.
Contemporaneamente resta sul tavolo la riduzione della seconda aliquota (per i redditi fino a 60mila euro) dal 35 al 33%.
Ecco, plasticamente, sottolineata la differenza tra i cattocomunisti e il Centro Destra: i primi studiano come vessare le persone e impoverire gli individui, il Centro Destra fonda la sua filosofia di governo sullo stato amico, che non perseguita e non fa razzia dei nostri risparmi.
Poi ognuno è libero di decidere da che parte stare.
2 commenti:
non so se porteranno la seconda aliquota fino ai 60.000 euro lordi, al momento arriva ai 50.000. Lo so bene. passo di poco i 50.000 e la mia aliquota è al 43%.
Vero. Infatti 33% fino ai 60mila è la proposta sulla quale dicono di lavorare per trovare le coperture.
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