La disponibilità del volo sarebbe stata interdetta dal Sottosegretario Mantovano, lasciandolo, per così dire, "a piedi", cioè nella necessità di usufruire di altri mezzi, presumo comunque a carico nostro.
Se fosse vero (e non vedo il motivo per cui La Verità dovrebbe esporsi in questo modo sulla base di un falso) ci sarebbe il movente di un'azione di indagine su un Governo che fa il Governo e, soprattutto, sulla scelta degli indagati.
A parte lo scontro, che sembra la sfida all'ok corral in salsa italiana, tra la sinistra (di cui fa parte la magistratura militante, brandelli di istituzioni, il sindacato rosso, la chiesa di Bergoglio, le coop rosse, l'imprenditoria assistita e la finanza rapace) e il Centro Destra (che ha dalla sua la maggioranza del voto elettorale e il sentimento popolare) che prima o poi dovrà deflagrare fino alla definizione per cui solo uno resterà in piedi e si prenderà tutto (quindi significa che il Centro Destra deve mentalmente pensare ad usare qualunque mezzo per vincere come fece Wyatt Earp a Tombstone nella sfida citata), mi interessa il punto del volo di stato per rientrare alla propria residenza da parte di un dipendente pubblico.
Non mi risulta che un impiegato del catasto, un insegnante o un postino (li cito perchè sono categorie che, a fronte di un concorso pubblico, come un magistrato, ottengono un posto talvolta molto lontano dalla propria residenza) usufruiscano di analogo beneficio del loro collega con la toga.
Se io fossi in loro (e sappiamo che i dipendenti pubblici sono lo zoccolo duro dell'elettorato cattocomunista) sarei alquanto infastidito e chiederei a gran voce: volo di stato per tutti.
O per nessuno.
Come giustamente sembra essere stato fatto nei confronti del procuratore di Roma.
Personalmente ritengo che, se vera, la questione del volo di stato per il procuratore di Roma sia una vergogna e un insulto a tutti noi, pubblici, privati, autonomi o liberi professionisti, che, chi più chi meno, nel corso della nostra carriera professionale abbiamo fatto i conti con trasferimenti e missioni anche disagevoli, lontano dalla residenza e dalla famiglia.
Non mi pare, tra l'altro, che le retribuzioni dei magistrati siano tali da richiedere benefit agevolativi rispetto ad un normale impiegato dello stato, benefit che, ricordiamocelo, paghiamo tutti noi.
E non mi pare che esistano più le esigenze di sicurezza degli anni novanta, anzi dovremmo essere noi cittadini ad esigere maggiore sicurezza nei confronti di quei soggetti clandestini che proprio le ordinanze e sentenze di quei magistrati consentono di sciamare per le nostre strade dopo essere stati scaricati a casa nostra dalle ong.
Mi auguro che, in un clima di scontro crescente, il Governo non demordi e porti a revisione tutti i benefit concessi, scorte incluse.
Si può, infatti, correttamente parafrasare quanto ha giustamente detto il Presidente Trump riferendosi a Fauci, per cui chi percepisce una "signora" retribuzione, può anche pagarsi le comodità che desidera.
1 commento:
Ce ne sarebbe un'altra. Questo procuratore Lo Voi è lo stesso che ha tentato di incastrare Salvini col caso Open Arms. E i media generalisti fanno sarcasmo sul fatto che l'esecutivo dei tre indagati (Meloni, Nordio, Mantovani) abbia scelto ancora la Bongiorno per farsi difendere. Che c'è di strano? squadra che vince non si cambia.
Nessuno che abbia osato ricordare che il citato procuratore è lo stesso che ha già tentato di incastrare un ministro del governo (ma in questo caso, solo lui e non l'esecutivo del governo giallo-verde). Oltre ad aver tentato di farsi garantire il sostanzioso benefit del volo di stato per la Roma-Palermo. Notizia vera, poiché confermata anche da alcuni Tg nell'edizione serale.
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