Siri è stato una vittima delle aggressioni giudiziarie nei confronti di politici che non sono tutelati e che, a seguito di accuse poi rivelatesi infondate e che sono state archiviate o hanno portato alla assoluzione piena, hanno comunque perso occasioni nel loro cursus honorum politico.
Ricordo il sindaco di Parma Vignali, caso eclatante quello del Ministro Salvini che, dopo la vittoria del Centro Destra nel 2022, dovette rinunciare al meritato e legittimo ritorno al Viminale perchè era sotto processo a Palermo (dallo stesso pm che oggi indaga sulla Meloni, Nordio, Piantedosi e Mantovano) salvo poi essere pienamente assolto e adesso il caso di Armando Siri che ha dovuto aspettare sei anni per veder riconosciuta la sua innocenza ma, nel frattempo, non è più senatore nè sottosegretario.
Chi, invece, apre indagini che si dimostrano poi basate sul nulla, fa carriera e passa in ruoli e sedi sempre più prestigiose.
E' una stortura che la Politica deve eliminare al più presto, perchè, come giustamente dice la Meloni, se i magistrati vogliono governare, si candidino e non si mettano di traverso cercando, con un avviso di garanzia, di ribaltare le scelte degli Elettori.
Per colpa di questa magistratura militante siamo costretti a rivalutare l'istituto della immunità parlamentare, ripristinandola a favore di chiunque ricopra un incarico elettivo e di governo e che, a questo punto, non dovrebbe essere indagato, fino alla permanenza nell'incarico, per nessun motivo, sia che riguardi lo svolgimento dell'incarico che in relazione ad attività professionali, imprenditoriali o di altra natura e di carattere privato.
Non mi piace, ma mi piace ancor meno che il mio voto sia superato da un'azione mossa da un soggetto che ricopre un ruolo in base non ad una elezione, ma ad un concorso pubblico.
E deve trattarsi di una immunità che sia assoluta e non sia soggetta neppure al voto di autorizzazione del parlamento, perchè, per come vanno le cose, non si può affidare ad una maggioranza parlamentare, speso interessata ad eliminare un avversario politico, la scelta se mandarlo o meno a processo.
Una immunità, quindi, totale che escluda anche la sola apertura di una indagine nei confronti di chi deve rispondere solo al Popolo Elettore.
Non mi stancherò mai di ribadire che l'Elettore e solo l'Elettore, deve decidere se una persona possa o meno ricoprire un incarico politico.
Nessun altro e per nessun motivo può essere causa della sua rimozione al di fuori del voto degli Elettori.
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