Ma quello che più è apprezzabile è che l'irruenza di Trump sta scardinando le liturgie dei parrucconi.
Trump che esce dall'oms, dal trattato di Parigi, cessa di finanziare l'agenzia onu per i palestinesi, sanziona la corte penale internazionale, pretende (e ottiene) che Panama torni a gestire il canale in base alle indicazioni di chi quel canale ha costruito e finanziato, minaccia (e sappiamo che le sue minacce non sono infondate) di scatenare l'inferno sui terroristi palestinesi se non consegneranno gli ostaggi, impone dazi e costringe Canada e Messico ad una trattativa, altri dazi contro la Cina, altri contro l'unione europea, tutti finalizzati a riequilibrare gli aiuti, piccoli o grandi, di stato di quelle nazioni in danno della libera economia di Mercato, che reclama la Groenlandia, che imporrà la pace in Ucraina in cambio del risarcimento, tramite terre rare, per gli enormi finanziamenti concessi da Biden a Zelensky, che preferisce i rapporti bilaterali con stati veri a quelli multilaterali mettendo fuorigioco sia l'onu che la ue.
Non nascondo che mi piace l'elefante in cristalleria, soprattutto quando quella cristalleria era diventata il ricettacolo di una consorteria di affari e politica che aveva tolto ogni spinta al progresso dell'Umanità.
Trump ha solo quattro anni per togliere nel mondo tutte le incrostazioni figlie di scelte vili, che si nascondono dietro paroloni ormai privi di significato concreto se non riferiti all'avvantaggiarsi di determinati circoli affaristici (come quelli del "verde") che fanno da tappo ad un vero progresso che ha bisogno di energia, tanta e a basso costo per svilupparsi adeguatamente.
E che dire del sogno di Marte ?
E' un traguardo, possibile, che potrebbe, come già fu per la Luna, far esplodere nuove energie, nuove idee, nuove prospettive.
Ma per fare ciò è necessario prima usare la ruspa e abbattere il vecchio che si ostina a fermare il futuro.
E il vecchio è rappresentato da tutte quelle organizzazioni internazionali che, con leggi, ordinanze, sentenze, impediscono ai Popoli ed alle Nazioni di riprendere quel cammino verso il futuro che è nelle nostre corde e nel nostro destino.
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