Ogni giorno gli esponenti di primo, secondo e terzo piano dei partiti devono inventarsi qualcosa per essere citati nei pastoni dei tele e radiogiornali, mentre la concorrenza tra le trasmissioni di presunta informazione è spietata perchè dagli ascolti derivano le remunerazioni dei conduttori "professionisti dell'informazione" (di cui, secondo una loro recente pubblicità, "dovremmo fidarci" ...) e questo li porta a provocare lo scontro, perchè più urlano gli "ospiti", più è facile avere copertura e quindi una maggiore attenzione da parte del pubblico (immagino che, prima o poi, si arriverà ad una scazzottata in diretta che otterrà mille milioni di visualizzazioni, dando al fortunato conduttore un alone di prestigio).
I cosiddetti "social", almeno là dove, come in X adesso, è possibile esprimersi senza censure buoniste e politicamente corrette, sono rappresentativi a cascata del clima crescente di odio con espressioni, spesso costrette alla sintesi dalla limitatezza dei caratteri, che tagliano con l'accetta ogni possibile dialogo.
Non che io abbia particolare interesse a dialogare con chi non ha uno straccio di Valore, di Principio in comune con i miei, ma forse è proprio il clima di scontro che condiziona tutti.
Nonostante questo scontro perenne, con i cattocomunisti che sprizzano fiele e trasudano bile ad ogni parola (basti leggere le reiterate dichiarazioni di Prodi che dimostra come non sia l'età a portare saggezza), l'Italia della Meloni, cresce, è stabile, è divenuta un punto di riferimento in Europa e nel Mondo.
Di un mondo che si sposta gradualmente ma inesorabilmente a destra, come è accaduto ieri in Belgio con la formazione a guida di un nazionalista fiammingo che fa parte del gruppo Conservatore della Meloni al parlamento europeo.
Aumentano così i capi di stato e di governo dei 27 che appartengono alla più ampia area nazionalista, cosa che tornerà molto utile quando si dovranno discutere tematiche divisive come l'immigrazione e la transizione verde.
E più aumentano i governi che si collocano sul Centro Destra, più cresce l'odio tra le parti, più i "professionisti dell'informazione" gettano benzina sul fuoco e più i magistrati militanti cercano di ostacolare l'azione del Governo.
Pensiamo a quanto saremmo avanti e quanto saremmo tutti più ricchi se i magistrati si limitassero ad eseguire le leggi difendendo i cittadini da furti, rapine e omicidi senza pretendere di dettare la linea politica sull'ambiente o sui clandestini e se i "professioni dell'informazione" si limitassero a riportare le notizie e non a costruirvi sopra dietrologie e romanzi distopici.
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