Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

20 novembre 2024

Due mesi al cambio del pilota

Fra due mesi esatti, il 20 gennaio 2025, Donald Trump tornerà alla Casa Bianca come quarantasettesimo presidente, dopo avervi risieduto quale quarantacinquesimo presidente tra il gennaio 2017 e il gennaio 2021.

E', nella storia degli Stati Uniti, il secondo caso di un presidente rieletto non consecutivamente, il primo, a fine Ottocento, fu Grover Cleveland, ventiduesimo e ventiquattresimo presidente.

A parte tale curiosità, non sarà un salto nel buio, perchè avendo già avuto Trump come Presidente, conosciamo il suo pragmatismo al punto che ricordiamo i suoi quattro anni come gli unici in cui gli Stati Uniti non mossero guerre, nè lo spirito della democrazia perse terreno, anzi li ricordiamo soprattutto per gli "accordi di Abramo" che, se non ci fosse stato l'atto terrorista dei palestinesi del 7 ottobre 2023, avrebbero portato alla normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Israele e quasi tutti gli stati arabi e musulmani.

Il fallimento dei quattro anni di Biden è sancito dalla vergognosa ritirata dall'Afghanistan (peraltro aiutata dalla incapacità degli afghani a difendere, armi in pugno, la loro libertà essendosi arresi ai talebani senza combattere), ma soprattutto dalle due guerre tuttora in corso, quella in Ucraina e quella in Medio Oriente.

Anche le mosse dell'Amministrazione sconfitta, Biden-Harris, in questo periodo di transizione non sono tranquillanti, vista l'autorizzazione concessa all'Ucraina di usare, anche in territorio russo, i missili a lunga gittata e le mine antiuomo.

Alcuni ipotizzano che Biden cerchi di mettere Trump nella impossibilità di trattare un accordo di pace con la Russia, anche a costo di scatenare un conflitto molto più esteso dell'attuale.

Mi auguro che non ci sia un simile retropensiero alla "muoia Sansone con tutti i Filistei", perchè sarebbe un danno enorme per tutti noi, come dimostra il forte calo delle borse all'annuncio delle autorizzazioni di Biden per alzare il livello dello scontro in Ucraina.

Ma possiamo farci poco, una eventuale guerra passerebbe sopra le nostre teste e anche sopra la testa della Meloni, del Governo e del Parlamento Italiano, non potendo certo esimerci, pena essere ancora una volta ricordati come quelli che iniziano le guerre da una parte per poi passare dall'altra, dallo schierarci a fianco della Nato e degli altri Alleati.

Due mesi nei quali Trump dovrà anche impostare una profonda revisione che intacchi il politicamente corretto, il blm, le politiche gender, lgbt, woke e in questo sembra che si stia muovendo con decisione con le nomine dei primi ministri di cui si conosce l'identità, a cominciare da quello della Salute nella persona di Robert F. Kennedy jr., figlio di quel Bob morto, assassinato da un arabo, durante la campagna presidenziale del 1968.

In politica non c'è mai l'ultima occasione, perchè poi ne arriva un'altra e un'altra ancora, certamente, però, la riuscita dell'inversione di marcia su quei temi da parte della nuova Amministrazione Trump, darebbe una marcia in più a tutto l'Occidente, per riprendere il cammino verso un Futuro di Progresso e di Libertà, senza le scorie delle pusillanimi contrizioni per una Storia di Onore e Gloria che ha consentito a tutta l'Umanità di vivere nel mondo migliore di sempre.

19 novembre 2024

Due brodini tiepidi per i cattocomunisti

E alla fine spuntò il sorriso sulle labbra della Schlein e di tutti i suoi compagni.

Dopo un anno per loro travagliato, nonostante il soccorso di toghe e penne rosse, culminato con l'uno-due delle elezioni liguri e della rielezione di Trump negli Stati Uniti, a novembre, mese notoriamente dedicato ai morti, i cattocomunisti riescono a portarsi a casa Emilia Romagna e Umbria.

L'Umbria è una riconquista, faceva parte (con Emilia Romagna, Toscana, Marche e Liguria) di quell'asse centrale che, sin dal 1970, esprimeva un colore prevalentemente rosso.

Le cartine politiche infatti vedevano l'Italia tricolore, blu al nord e al sud, rosso al centro.

Il tempo ha poi fatto ravvedere molti elettori in Liguria, Marche e persino in Umbria, almeno cinque anni fa, ma le vecchie pulsioni sono riapparse, come una ricaduta nella atavica malattia.

In Emilia Romagna, invece, non c'è mai stata storia ed ho cercato di spiegare su X, nella brevità dei caratteri concessi, perchè fosse doveroso provarci, sempre, come ci si proverà fra cinque anni, ma di non farsi illusioni.

Ho scritto su X che per spiegare l'Emilia Romagna, occorre prima leggersi due saggi: "La Cappa" di Marcello Veneziani e "Falce e carrello" di Bernardo Caprotti, estendere la denuncia che Veneziani fa del mondo culturale e Caprotti di quello economico della grande distribuzione, a tutti i settori (sindacati, cooperative, appalti, chiesa, associazionismo vario) e si ha il ritratto della nostra regione e del perchè continuano a votare comunista anche con l'acqua in casa.

Del resto gli alluvionati sono meno dell'1% della popolazione, il restante 99%, all'asciutto, guarda al proprio interesse immediato, quindi il posto per il figlio, la casa, la sede dell'associazione a prezzi, appunto, politici, la commessa, l'appalto, la sponsorizzazione.

Per ovviare ad un sistema così rodato ci vorrebbe un governo nazionale di colore opposto (come fortunatamente abbiamo) che usi i fondi a disposizione in modo da annullare le elargizioni delle amministrazioni locali (come purtroppo non fanno).

Se non si metteranno in testa (al Governo di Roma) di utilizzare gli strumenti a disposizione per fare una contropolitica in regione, andremo incontro a risultati che, ormai, si consolidano, con un 60%, punto più, punto meno, per i cattocomunisti e un 40%, punto più, punto meno, per il Centro Destra.

Per il resto, guardando ai voti di lista, vediamo come a sinistra il pd sia ormai egemone, avendo drenato quasi tutto il consenso dei cinque stelle che arrancano intorno al 4% in entrambe le regioni (poco meno in Emilia, poco più in Umbria) e reso praticamente inconsistente la proposta del cosiddetto centro che fu di Renzi e Calenda, mentre ha, come prima alleata, l'estrema sinistra di Bonelli e Fratoianni.

Sul Centro Destra si consolida il travaso di voti dalla Lega a Fratelli d'Italia e sarà così finchè la Meloni non commetterà (se mai lo dovesse commettere) un errore della stessa portata di quello che ha affossato la Lega di Salvini (entrare nel governo Draghi con i cattocomunisti e votare la rielezione di Mattarella).

Errori da cui Salvini si è pienamente redento ma che, in assenza di un motivo di dissenso forte con le scelte della Meloni, non lo rendono più attraente di Fratelli d'Italia.

Il Centro Destra ha, in più, il maggiore appeal del suo centro, quello di Forza Italia e di Noi Moderati, che ha ormai vinto la competizione con Renzi e Calenda su chi debba essere considerato il portabandiera dei "moderati".

Infine una annotazione strettamente personale.

Guardando le liste elettorali, ho visto pochi coetanei, uno, in particolare, che conosco dai tempi del liceo, inossidabile, candidato di elezione in elezione, lo avrei votato per solidarietà generazionale, ma era candidato in Forza Italia.

Invece la lista di Fratelli d'Italia era composta da persone che avevano come minimo 15 anni in meno di me.

Alcuni li ho conosciuti da ragazzi e mi fa piacere che oggi siano attivi (e pure eletti), a dimostrazione che dobbiamo sempre provarci, passando il testimone alle generazioni più giovani che, prima o poi, riusciranno là dove noi abbiamo fallito.

E, comunque, il mio coetaneo di Forza Italia non è stato eletto, i "ragazzi" di Fratelli d'Italia sì e anche questo segna un altro passo verso il definitivo pensionamento della mia generazione.

18 novembre 2024

Le inutili parole sulla legge di bilancio

Anche questa mattina, una intera trasmissione radiofonica di radio uno è stata dedicata alla legge di bilancio.

Purtroppo quello di cui hanno voluto parlare è aria fritta, perchè sono solo le ipotesi, pur formulate nero su bianco nel documento presentato dal Governo, che avranno bisogno di almeno due passaggi parlamentari (camera e senato) per diventare leggi e solo allora si potranno valutare le conseguenze, fornendo ai cittadini esempi e indirizzi concreti e non fumose chiacchiere da bar destinate solo a provocare ansia e per essere smentite nella versione finale.

Non è una sana informazione quella che si diletta nel fantasticare su questioni che toccano nel vivo la vita quotidiana di ciascuno di noi.

E non è buona informazione quella che eccita gli animi, magari per esercitare una pressione per cambiare questo o quel provvedimento.

Non è una buona informazione al pari della chiamata allo sciopero generale contro una legge che ancora non c'è o della critica alle leggi del Parlamento da parte di coloro che le leggi, quelle italiane, non quelle recuperate a Timbuctù pur di farle coincidere con le proprie idee, dovrebbero limitarsi ad applicarle.

Se ci domandiamo perchè l'Italia, con tutte le risorse economiche, intellettuali ed umane che ha, non ha ancora preso il volo distanziando le altre nazioni, ecco forse dobbiamo fare un mea culpa perchè non lasciamo, a chi pure abbiamo eletto, il tempo per sviluppare il suo programma per realizzare il progetto che abbiamo votato.



17 novembre 2024

Perchè qualcuno ha paura dell'autonomia regionale ?

L'ennesima sentenza di una corte, questa volta quella costituzionale, procura carburante per l'asfittica propaganda dei cattocomunisti.

Un carburante che si esaurisce presto perchè, per quanto ci abbia studiato, neppure la corte costituzionale è riuscita a dichiarare incostituzionale il progetto di autonomia regionale, riuscendo solo a cavillare su alcuni temi e, al contrario, probabilmente senza accorgersene, ha messo in pericolo il referendum confermativo che i cattocomunisti volevano brandire come una clava contro il futuro dell'Italia.

Ma non è dell'ennesima interferenza togata, che ormai è scontata quando c'è un governo di Centro Destra, che intendo parlare, bensì di un aspetto "di colore" della questione.

Perchè i cattocomunisti (e qualcuno in Forza Italia) ha paura di una legge che avvicina le amministrazioni regionali ai cittadini e rende gli amministratori di gran lunga più responsabili per la realizzazione di servizi e la creazione del benessere degli amministrati ?

La risposta è molto semplice e la diede, già negli anni sessanta, Mariano Rumor, allora Segretario della DC, in una Tribuna Politica nelle quale gli rinfacciarono le capacità amministrative dei comunisti a Bologna dove anche gli autobus erano gratis.

Rumor rispose che Bologna era in vetrina grazie all'Italia democristiana.

Perchè allora, prima che i comuni e gli altri enti locali fossero obbligati a gestire un vero bilancio, tutto quello che si spendeva era coperto dall'amministrazione centrale, per cui gli autobus gratis per noi bolognesi erano pagati dai milanesi, dai romani, dai palermitani, dai napoletani.

Anche oggi amministratori in evidente difetto, cercano di scaricarsi di responsabilità addebitando la colpa al governo centrale che è troppo parsimonioso (interpreta: oculato)  con i soldi di tutti.

Si richiedono fondi all'amministrazione centrale, si presenta un conto e ... "bisogna fare presto", accettando a scatola chiusa la lista della spesa, diversamente si dà fiato alle trombe ed ai tromboni.

La scusa della mancanza di fondi, sempre opponibile, perchè se viene erogato tot, si fa presto a dire: occorre di più e questo diventa un alibi per non fare nulla ("il meglio è sempre nemico del bene"), è la foglia di fico dietro alla quale si nasconde la difficoltà di realizzare sulla base di un progetto coerente e pratico, andando oltre il taglio di nastri e gli sproloqui parolai.

Ben più facile una cantatina di bella ciao e distribuire finanziamenti ad enti e associazioni, spesso di nicchia e ancora più spesso ideologizzate, così da potersi limitare a parlare ... parlare ... parlare ... di aria fritta come l'antifascismo.

Con l'autonomia differenziata tutto questo si avvia ad essere non cancellato (purtroppo) ma reso più complicato, venendo chiamati gli eletti a maggiori responsabilità dirette.

L'autonomia differenziata, qualunque cosa ne pensino i giudici della corte costituzionale, rappresenta il futuro per avere un'Italia efficiente, produttiva e nella quale gli amministratori siano chiamati a rispondere dei loro atti (e del loro immobilismo) ai cittadini, senza potersi nascondere dietro ad alibi con i quali fare scaricabarile per le proprie responsabilità.


16 novembre 2024

Grazie, ragazzi !

Dobbiamo ringraziare gli studenti (e assimilati) comunisti e filopalestinesi che ieri, in alcune città italiane, hanno marinato la scuola per manifestare rumorosamente.

Li dobbiamo ringraziare perchè non avremmo potuto ottenere una miglior rappresentazione della differenza che esiste (da sempre) tra Destra e sinistra.

Sabato 9, a Bologna, le "camicie nere" viste da Lepore e Prodi, hanno manifestato le loro idee 

- pacificamente

- rispettando il percorso concordato

- senza aggredire le Forze dell'Ordine

- senza picchiare, quindici contro uno, passanti a passeggio con la fidanzata

- senza danneggiare proprietà pubbliche o private.

Le immagini di ieri dicono quindi tutto sullo spessore morale, culturale e politico di chi ha mandato all'ospedale una ventina di Poliziotti, divelto cartelli, danneggiato vetrine e sporcato muri, innalzando la bandiera di uno stato inesistente.

Chi non riesce a comprendere la profonda differenza, morale, culturale, politica, tra le due manifestazioni, chi non riesce a capire che la violenza è l'arma di chi non ha argomenti, allora è senza speranza.

Noi, che abbiamo ancora speranza per un mondo migliore, ringraziamo gli studenti comunisti e filopalestinesi per averci mostrato la strada da evitare e confermato la bontà delle nostre scelte.

15 novembre 2024

L'inefficiente costruzione europea

Ancora una volta, l'unione europea manifesta lo sbandamento nel costruire un proprio "governo".

Dopo quasi sei mesi dal voto del parlamento europeo, dopo la designazione della nuova (confermata) presidente della commissione, dopo la indicazione della pletora di commissari, ancora è in carica la vecchia commissione perchè la nuova non ha ottenuto il voto di fiducia e non si sa se lo otterrà.

A questo porta una maggioranza composita, contro natura, tra popolari, verdi, socialisti e liberali che, normalmente, dovrebbero rappresentare quattro proposte distinte e anche distanti, come dimostrano gli schieramenti nazionali, in ultimo in Germania dove i liberali hanno fatto saltare il governo con socialisti e verdi. 

E' la dimostrazione che voler mettere assieme gli opposti unicamente per conservare o conquistare una rendita privilegiata, non porta alcun risultato positivo.

Ma è anche la dimostrazione di quanto sia farraginoso il sistema di governo che si è data l'unione europea per far contenti tutti.

C'è un parlamento eletto dai cittadini, all'interno del quale dovrebbe costituirsi una maggioranza e, in effetti, si è costituita, peccato però che non regga alla prova dei voti su questioni concrete come le norme sulla deforestazione.

C'è un Consiglio composto dai governi delle singole nazioni che esprime le candidature a quello che dovrebbe essere il governo dell'unione, la commissione, da far approvare al parlamento europeo.

Però le nomine per le singole nazioni sono proposte dai governi locali, come è ovvio che sia, che talvolta, come nel caso dell'Italia e dell'Ungheria, non sono in linea con la maggioranza (sulla carta) del parlamento europeo e accade che il maggior partito del parlamento, non vuole (giustamente) votare una candidata socialista spagnola, di una nazione, cioè, dove i socialisti ed i popolari, alleati a Strasburgo, sono su due barricate opposte e se le danno di santa ragione.

Il paradosso è che hanno ragione tutti.

Hanno ragione quelli che pretendono che siano rispettate le scelte delle nazioni, perchè se un governo designa un commissario, ha il diritto e il dovere verso i suoi elettori di designarne uno che sia funzionale alla politica di quella maggioranza nazionale.

Ma hanno anche ragione i cattocomunisti europei nel non voler votare candidati espressione di aree politiche esterne alla presunta maggioranza costituitasi sulla carta.

E allora ?

Allora non sarebbe meglio sciogliere tutta la costruzione, mandando a casa (a lavorare sul serio) burocrati, funzionari, parlamentari europei per tornare ai sani accordi bilaterali ?

14 novembre 2024

I dilettanti della Sovranità Nazionale

Bisognerebbe erigere un monumento ad Elon Musk, non solo perchè ha liberato X dalla censura e lo sta disinfestando dalle zecche rosse che lo abbandonano in massa (almeno spero), non solo perchè ha fornito un apporto sensibile al trionfo di Donald Trump, ma anche perchè ha messo a nudo l'imbarazzante dilettantismo dei novelli sovranisti rossi.

Tutti, ma proprio tutti, straparlano della politica delle altre nazioni.

Solo per le elezioni presidenziali americane tutte le reti hanno prodotto ore di trasmissione e di commenti in libertà.

Le politiche dei governi sono costantemente oggetto di critiche.

I cattocomunisti, che si sono strappati vesti e capelli per le sensate parole di Musk, hanno pesantemente interferito nel processo giudiziario ungherese, fino al punto di sottrarre alla Giustizia una persona candidandola e facendola eleggere, con relativa immunità, al parlamento europeo.

E oggi vengono a strillare istericamente su una presunta violazione di sovranità da parte di Musk che ha affermato quel che probabilmente pensa la maggioranza degli Italiani ?

Non solo, leggo persino una nota su X dell'associazione nazionale magistrati che lamenta la violazione della Sovranità Nazionale.

Proprio loro che, pur di trovare supporto alla loro visione ideologica, invece di dar prevalenza alle leggi italiane (come quella sui paesi sicuri) cercano affannosamente di interpretare norme e sentenze altrui, sovranazionali ?

E si ergono a difensori offesi della Sovranità Nazionale ?

Per una volta devo dar atto a Mattarella di aver difeso la Sovranità Nazionale dalle parole di un ministro francese (che ora non è più tale mentre il Governo Meloni gode di ottima salute).

Mi aspetterei adesso che, visto che l'Italia sa badare a se stessa con le sue leggi, la sua costituzione, le sue norme, Mattarella faccia un ulteriore sforzo e affermi la supremazia della legislazione italiana su quella sovranazionale e, quindi, la doverosa applicazione anche della norma italiana sui paesi sicuri, senza cercare di interpretare, pro ideologia propria, norme e sentenze altrui.

13 novembre 2024

Elezioni regionali

 Brevissimo post:

fra poco voteremo per il nuovo governatore della regione Emilia Romagna. Navigando per il web o i social vedo molta gente che spera in un cambiamento o comunque che ritiene che vi sia incertezza sul risultato del voto, ma solo chi abita in Emilia Romagna sa benissimo come vanno le cose e sa che non cambierà assolutamente nulla, esattamente come i cittadini della vecchia Unione Sovietica (o della Bulgaria, che ha dato il nome a un certo tipo di votazioni) sapevano benissimo ancor prima di votare il risultato delle elezioni. Tutt'al più l'unica incertezza riguarda la percentuale con cui il candidato PD vincerà le elezioni.

Musk è più Patriota delle toghe rosse (e di chi le sostiene)

Elon Musk ha affermato che i magistrati che non confermano la collocazione dei clandestini in Albania in attesa di esame della loro posizione, andrebbero cacciati.

Ha ragione, perchè fanno politica, si schierano da una parte senza essersi sottoposti al giudizio popolare del voto in una elezione.

Se vuoi legiferare, fatti eleggere in parlamento e costruisci una maggioranza.

Se non lo fai limitati a dare esecuzione alle leggi che il parlamento approva.

Sono convinto che ben più della metà degli Italiani la pensi allo stesso modo.

I cattocomunisti sono insorti e reclamano l'onore della Patria nel respingere le ingerenze di Musk.

Proprio loro che rimasero in un compiacente silenzio quando, dopo il voto del 25 settembre 2022 e ancor più dopo la formazione del Governo Meloni, ministri (non semplici cittadini !) spagnoli e francesi sbraitarono dicendo che avrebbero vigilato sulla democrazia in Italia.

Proprio loro, i cattocomunisti, che fecero la ola nel 2011 quando, preparando il colpetto di stato che rimosse Berlusconi, Sarkozy e la Merkel sghignazzarono in conferenza stampa offendendo non tanto Berlusconi, quando l'Italia e gli Italiani tutti.

I cattocomunisti non sono credibili come patrioti, perchè anche da questa piccola vicenda, dimostrano di schierarsi con chi vuole danneggiare l'Italia e gli Italiani, in questo caso per riempirci di clandestini da mantenere e da controllare, in quelli precedenti chiamando, come nell'Italietta dei comuni, lo straniero a combattere le loro guerre di piccola supremazia locale.

I cattocomunisti infatti non hanno una visione della Patria e, dopo la caduta del comunismo sovietico, si sono aggrappati al delirio europeista di Bruxelles dovendo sempre andare a rimorchio di qualcuno, non avendo alcuna capacità di elaborazione autonoma e nazionale.

Ma gli Italiani, come tutti i Popoli, non ci stanno a pagare per le paturnie ideologiche dei cattocomunisti e lo dimostrano con il voto.

12 novembre 2024

Penne e toghe rosse contro gli Italiani

Ormai è evidente che, con l'incapacità dei partiti di sinistra di proporre una alternativa argomentata e articolata alla politica del Governo Meloni, l'opposizione, anzi l'ostruzionismo, alla costruzione governativa è appaltata ad organismi che dovrebbero essere preposti ad altro.

Facendosi scudo della presenza di Mattarella al Quirinale, sono principalmente le toghe rosse a disporre di uno strumento utile a ritardare l'azione di Governo.

E' però da vedere se il loro comportamento, al di là di un momentaneo rallentamento di tali politiche, possa conseguire lo scopo di spostare consensi a favore dei partiti di loro gradimento.

C'è da dubitarne e qualche segnale inequivocabile arriva dalle reazioni di due personaggi pubblici di sinistra come Alba Parietti e Dietlinde Gruber dopo che sono state colpite direttamente da atti criminali, la prima subendo il furto delle ruote dell'automobile e la seconda del borsello.

Forse non sarebbe un errore revocare la scorta ai magistrati così che, anche loro, debbano confrontarsi direttamente con la criminalità, senza farsi scudo dietro agenti di Polizia, pagati da noi che, purtroppo, siamo a rischio di subire furti, scippi e rapine senza scudi protettivi e, al contrario, siamo perseguitati se abbiamo l'opportunità di reagire.

Del resto i magistrati hanno remunerazioni stratosferiche con le quali potrebbero pagarsi privatamente le loro guardie del corpo.

I magistrati hanno due paggetti che portano anche loro acqua al mulino cattocomunista indipendentemente dal reale interesse degli Italiani: sindacati e "professionisti dell'informazione".

I primi, ormai ridotti alle sole cgil e uil, silenti durante tutto il periodo in cui i lavoratori erano vessati ed espulsi dal lavoro, privati dello stipendio a seguito dei provvedimenti di un governo di sinistra e che, ancora oggi, non reagiscono alla macelleria sociale e produttiva degli eredi Fiat, proclamano scioperi prima ancora di conoscere i contenuti di un provvedimento e sbragano chiedendo che questo Governo metta sul piatto tutto quello che non hanno chiesto in undici anni di governi loro affini.

Poi ci sono le penne rosse, che non sono quelle che troviamo a tavola condite con pomodoro e magari peperoncino, ma sono gli autoproclamati "professionisti dell'informazione": ne azzeccassero una !

Dalla Liguria agli Stati Uniti tutte le loro previsioni e le loro sponsorizzazioni si sono rivelate frutto esclusivo delle loro speranze malriposte e di una visione dell'Italia, distorta dalla loro ideologia.

Ma anche loro portano il loro secchiello d'acqua al mulino delle palle al piede dell'Italia.

Pensate come sarebbe bella, forte, ricca, un'Italia senza le toghe e le penne rosse e con sindacati che svolgessero il loro compito contrattuale e non tracimassero in ruoli che competono solo ed esclusivamente ai partiti, al parlamento, agli eletti dal Popolo, cui appartiene la Sovranità.

E se il Popolo dà mandato ad un Governo di fermare i clandestini, non ci sono sentenze che tengano: i clandestini vanno fermati.

Con l'espulsione, contenendoli in strutture all'estero, con il respingimento attivo, sia in terra che in mare, da parte delle Forze Armate preposte alla difesa dei Confini della Patria.