Il 12 novembre 2003 l’Italia pagò il suo primo tributo di sangue alla guerra contro il terrorismo ed agli sforzi che gli uomini migliori di Occidente (Bush, Blair, Aznar, Berlusconi, Howard, Koizumi, Balkenende, Rasmusson ed altri) hanno profuso per liberare l’Iraq dal tallone saddamita e per instradare il popolo curdo, scita e sunnita verso la democrazia.
L’attentato del 12 novembre assassinò 19 Italiani.
Da quel 12 novembre il Governo Berlusconi ha sempre ricordato le vittime, con cerimonie sobrie, ma significative per il valore che veniva attribuito alla partecipazione italiana alla missione per la pacificazione dell’Iraq.
Sembra che oggi, invece, nessuna commemorazione nazionale verrà ufficialmente effettuata dalla nomenklatura sinistra, esattamente come è stato per le celebrazioni del 9 novembre , Giorno della Libertà e anniversario del crollo del muro comunista di Berlino.
In compenso coloro che rifiutano, apertamente, di commemorare 19 Italiani morti in missione con il Tricolore nel cuore, intitolano una sala istituzionale al senato nel nome di un piccolo individuo che trovò la morte mentre metteva a soqquadro la sua città, distruggendo proprietà pubbliche e private, colpito nell’istante in cui, assieme ad altri suoi complici, stava dando l’assalto ad una jeep dei Carabinieri e mentre lui stesso si apprestava a lanciare contro i Carabinieri un estintore.
Questo ci dà la misura della incompatibilità tra Italiani e itaglioni.
Inutile che il signor Napolitaner insista nei suoi predicozzi blaterando di “conati di secessione” o auspicando inciuci immondi in parlamento.
Siamo divisi e sempre più distanti:
nei Valori,
nei Principi morali,
nella adesione alla Civiltà,
nella volontà di resistere al terrorismo,
nella lotta alla criminalità,
nella ricerca del Benessere,
nella consapevolezza che ognuno debba avere in base alle sue capacità e meriti,
nella pratica applicazione dei principi di Libertà personale, economica e di pensiero.
Noi oggi ricordiamo chi ha perso la vita nel nome di un alto Ideale e di Valori universali.
Loro no.
L’attentato del 12 novembre assassinò 19 Italiani.
Da quel 12 novembre il Governo Berlusconi ha sempre ricordato le vittime, con cerimonie sobrie, ma significative per il valore che veniva attribuito alla partecipazione italiana alla missione per la pacificazione dell’Iraq.
Sembra che oggi, invece, nessuna commemorazione nazionale verrà ufficialmente effettuata dalla nomenklatura sinistra, esattamente come è stato per le celebrazioni del 9 novembre , Giorno della Libertà e anniversario del crollo del muro comunista di Berlino.
In compenso coloro che rifiutano, apertamente, di commemorare 19 Italiani morti in missione con il Tricolore nel cuore, intitolano una sala istituzionale al senato nel nome di un piccolo individuo che trovò la morte mentre metteva a soqquadro la sua città, distruggendo proprietà pubbliche e private, colpito nell’istante in cui, assieme ad altri suoi complici, stava dando l’assalto ad una jeep dei Carabinieri e mentre lui stesso si apprestava a lanciare contro i Carabinieri un estintore.
Questo ci dà la misura della incompatibilità tra Italiani e itaglioni.
Inutile che il signor Napolitaner insista nei suoi predicozzi blaterando di “conati di secessione” o auspicando inciuci immondi in parlamento.
Siamo divisi e sempre più distanti:
nei Valori,
nei Principi morali,
nella adesione alla Civiltà,
nella volontà di resistere al terrorismo,
nella lotta alla criminalità,
nella ricerca del Benessere,
nella consapevolezza che ognuno debba avere in base alle sue capacità e meriti,
nella pratica applicazione dei principi di Libertà personale, economica e di pensiero.
Noi oggi ricordiamo chi ha perso la vita nel nome di un alto Ideale e di Valori universali.
Loro no.
9 commenti:
oramai non si può più parlare neanche di delusione... sono solo una penosa e arrogante conferma del loro squallore.
ciao fratello
onore ai nostri caduti per la libertà...
un caro saluto ai nostri fratelli.......
antonio
Il Napolitano dovrebbe cominciare a vomitare tutto il comunismo di cui é intriso, prima di parlare di conati..
Ricordiamo gli eroi di Nassirya.
Come per il Giorno della Libertà del 9 novembre, cui la sinistra ha voluto imporre il silenziatore, così questa commemorazione restarà in vita in quanto noi Italiani la ricorderemo, sempre.
E non dubito che la sinistra al governo passerà e quando torneremo noi le commemorazioni torneranno ad onorare nel modo conveniente i nostro Martiri.
Onore agli Italiani caduti facendo il loro dovere.
Ciao
Non li possono commemorare. Questi ragazzi rappresentano il "bene" della società, la parte migliore.
Questi sono un esempio che riempe di vergogna tutti coloro che vivono nell'ombra, che amano la palude della menzogna.
Onore a loro, resteranno sempre nei nostri cuori
Onoriamo il 12 novembre tutti i Caduti nella guerra contro il terrorismo, per la libertà dei popoli.
Già, ora e sempre, onore agli eroi di PACE.
Effettivamente quanto successo è scandaloso...
In alto i cuori ai nostri eroi morti per la pace (quella vera, non quella finta dei pacifinti italiani) e per un ideale.
Hanno portato l'acqua nel deserto, la pace nella guerra, la gioia nel dolore e sono stati prima uccisi, poi addirittura neanche ricordati.
Beh, noi, grazie al mezzo sempre più potente del blog li ricordiamo tutti uniti insieme e questo è molto bello e significativo.
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