Caro Presidente Berlusconi,
non tutti quelli che mi leggono condividono le mie idee, ma tutti sanno che il mio partito ideale sarebbe quello che
avesse le radici di Alleanza Nazionale (M.S.I.),
le attuali iniziative della Lega (contro l’immigrazione, per l’ordine pubblico, per il modo di fare opposizione)
e Silvio Berlusconi come Leader.
E quest’ultima opzione è quella che fa aggio su tutte le altre, perché Lei ha rappresentato sin dalla sua mitica “discesa in campo” del dicembre 2003 (ricorda le dichiarazioni all'Euromercato di Casalecchio di Reno ?), la speranza, concretizzatasi nel quinquennio 2001-2006, di unire le Destre e fare quelle riforme necessarie all’Italia per tornare quella grande nazione che merita di essere … almeno in riferimento a chi non vota a sinistra (questi si meritano un piccolo paese – come piace loro chiamarci – del terzo mondo, alleato con hetzbollah e rappresentato da Gino Strada).
Non sempre ho condiviso alcune sue posizioni (ad esempio sulla grazia a Sofri o sulla pena di morte: e non cito a caso assieme questi due argomenti) ma nel complesso Lei è l’unico Leader che possa interpretare al meglio le mie aspirazioni.
Detto per inciso sono, da tempo, anche … suo socio (piccolo, piccolo) avendo qualche azione (ben remunerata, lo ammetto) Mediaset.
Tutto ciò mi pone nelle migliori condizioni per formularLe una critica costruttiva.
Perché si è andato a mettere sotto la gogna mediatica, rendendosi disponibile ad una azione bipartisan contro le intercettazioni ?
Capisco la Sua voglia di reagire e di impartire una lezione a magistrati e giornalisti che l’hanno sempre perseguitata, ma perché non aspettare – la vendetta è un piatto che si mangia sempre freddo – condizioni migliori ?
Lei è abituato ad essere sotto i riflettori e le intercettazioni di Ricucci nei Suoi confronti sono acqua fresca in confronto alla viva voce dei leaders di sinistra che gioiscono (oserei dire con espressioni da onanisti) per la scalata del loro compare.
E anche dal confronto delle affermazioni di Ricucci su di Lei e sugli esponenti della sinistra, Lei ne esce di gran lunga meglio, praticamente indenne.
Perché, allora, affrettare le cose e lanciare una ciambella di salvataggio alla sinistra ?
Con il risultato, poi, di diventare, Lei, non loro, bersaglio delle malevoli critiche dei piccoli della sinistra (a cominciare da Di Pietro) che in tal modo riescono a fare passare Lei, non loro, per quello maggiormente interessato a mettere il bavaglio all’informazione.
Diciamolo francamente: diffondere e pubblicare intercettazioni (e, ancora prima, il diluvio di intercettazioni anche autorizzate) è una porcheria degna di un regime stalinista.
Ma visto che è così che si combatte la battaglia politica da sinistra contro la Destra, perché non adeguarvisi ?
E perché, poi, le intercettazioni diventano “cattive” adesso, che sono finiti nel tritarifiuti D’alema e Fassino e non prima, quando venivano sbattuti sui giornali gli sms affettuosi di Anna Falchi per Ricucci, le ricette della moglie di Fazio, le telefonate di Luciano Moggi ?
Caro Presidente, mi consenta, ci ripensi e non autorizzi i parlamentari del Centro Destra a votare a favore del ddl Mstella.
Il Suo elettorato vuole la spallata e non si darà alcuna spallata se si vota un provvedimento del governo di sinistra, qualunque esso sia.
La nostra risposta deve essere sempre e sistematicamente: “no”.
Sennò, tempo qualche mese, calerà la tensione e saremo costretti a tenerci la sinistra fino al 2011: non credo proprio che sia quello che, anche Lei come me, desidera.
Entra ne
non tutti quelli che mi leggono condividono le mie idee, ma tutti sanno che il mio partito ideale sarebbe quello che
avesse le radici di Alleanza Nazionale (M.S.I.),
le attuali iniziative della Lega (contro l’immigrazione, per l’ordine pubblico, per il modo di fare opposizione)
e Silvio Berlusconi come Leader.
E quest’ultima opzione è quella che fa aggio su tutte le altre, perché Lei ha rappresentato sin dalla sua mitica “discesa in campo” del dicembre 2003 (ricorda le dichiarazioni all'Euromercato di Casalecchio di Reno ?), la speranza, concretizzatasi nel quinquennio 2001-2006, di unire le Destre e fare quelle riforme necessarie all’Italia per tornare quella grande nazione che merita di essere … almeno in riferimento a chi non vota a sinistra (questi si meritano un piccolo paese – come piace loro chiamarci – del terzo mondo, alleato con hetzbollah e rappresentato da Gino Strada).
Non sempre ho condiviso alcune sue posizioni (ad esempio sulla grazia a Sofri o sulla pena di morte: e non cito a caso assieme questi due argomenti) ma nel complesso Lei è l’unico Leader che possa interpretare al meglio le mie aspirazioni.
Detto per inciso sono, da tempo, anche … suo socio (piccolo, piccolo) avendo qualche azione (ben remunerata, lo ammetto) Mediaset.
Tutto ciò mi pone nelle migliori condizioni per formularLe una critica costruttiva.
Perché si è andato a mettere sotto la gogna mediatica, rendendosi disponibile ad una azione bipartisan contro le intercettazioni ?
Capisco la Sua voglia di reagire e di impartire una lezione a magistrati e giornalisti che l’hanno sempre perseguitata, ma perché non aspettare – la vendetta è un piatto che si mangia sempre freddo – condizioni migliori ?
Lei è abituato ad essere sotto i riflettori e le intercettazioni di Ricucci nei Suoi confronti sono acqua fresca in confronto alla viva voce dei leaders di sinistra che gioiscono (oserei dire con espressioni da onanisti) per la scalata del loro compare.
E anche dal confronto delle affermazioni di Ricucci su di Lei e sugli esponenti della sinistra, Lei ne esce di gran lunga meglio, praticamente indenne.
Perché, allora, affrettare le cose e lanciare una ciambella di salvataggio alla sinistra ?
Con il risultato, poi, di diventare, Lei, non loro, bersaglio delle malevoli critiche dei piccoli della sinistra (a cominciare da Di Pietro) che in tal modo riescono a fare passare Lei, non loro, per quello maggiormente interessato a mettere il bavaglio all’informazione.
Diciamolo francamente: diffondere e pubblicare intercettazioni (e, ancora prima, il diluvio di intercettazioni anche autorizzate) è una porcheria degna di un regime stalinista.
Ma visto che è così che si combatte la battaglia politica da sinistra contro la Destra, perché non adeguarvisi ?
E perché, poi, le intercettazioni diventano “cattive” adesso, che sono finiti nel tritarifiuti D’alema e Fassino e non prima, quando venivano sbattuti sui giornali gli sms affettuosi di Anna Falchi per Ricucci, le ricette della moglie di Fazio, le telefonate di Luciano Moggi ?
Caro Presidente, mi consenta, ci ripensi e non autorizzi i parlamentari del Centro Destra a votare a favore del ddl Mstella.
Il Suo elettorato vuole la spallata e non si darà alcuna spallata se si vota un provvedimento del governo di sinistra, qualunque esso sia.
La nostra risposta deve essere sempre e sistematicamente: “no”.
Sennò, tempo qualche mese, calerà la tensione e saremo costretti a tenerci la sinistra fino al 2011: non credo proprio che sia quello che, anche Lei come me, desidera.
Entra ne
10 commenti:
Mi spiace sfatare la tua immagine di un Berlusconi paladino dei cittadini liberi & onesti contro le dittature giustizialiste ed antiliberali, ma quando c'è da spartirsi le poltrone e difendere i propri privilegi insabbiando le rispettive porcate, in parlamento saranno sempre, come per magia, tutti perfettamente d'accordo...
Non essendo più permesso rispondere dove era cominciata la discussione, lo farò qui.
In proposito alla tua risposta 'Quella dei condannati "in via definitiva" è mera propaganda, perchè se uno è condannato e siede in parlamento evidentemente lo è stato per un reato talmente ridicolo da non richiedere pene accessorie quali l'interdizione dai pubblici uffici.'
Sono fiducioso che tu sia semplicemente male informato, a meno che tu non ritenga la corruzione giudiziaria (e non) un reato ridicolo, compatibile con il rappresentare un popolo (tanto più se legalitario come mi pare tu sia, tranne che per quanto riguarda le tasse). Reato che comunque, tanto per fornire un'informazione corretta, richiede l'interdizione dai pubblici uffici. Ognuno è libero di avere le proprie opinioni, meglio però se le argomenta con dati corretti e non in maniera ideologica.
Grazie ancora e arrivederci.
concordo pienamente sul fatto che la sinistra era per il rigore della giustizia finchè non l'hanno toccata, da quel momento i DS hanno cambiato totalmente opinione. si Berlusconi non deve difendere i DS che gli hanno sempre sparato a zero contro, e soprattutto perchè in questa vicenda e nelle intercettazioni non deve nascondere niente all'opinione pubblica a differenza della sinistra, quindi voti per una trasparenza delle intercettazioni come siamo soggetti per legge noi cittadini. per una legge uguale per tutti e non solo per pochi!
Io sono convinto sempre più che qui gli unici a fare opposizione dura e perenne, seria ed incorruttibile, sono i leghisti.
E lo dico con tristezza, avendo io commesso il grave errore di votare UDC.
Eppure anche la Lega ha i suoi interessi a comportarsi così...
Per quanto riguarda le intercettazioni che inchiodano esponenti DS, abbiamo avuto per l'ennesima volta la prova dello scarso potere mediatico che in questo paese ha la Destra. La Sinistra invece ha sempre chi para il colpo, chi insabbia nel silenzio (basta ricordare lo scandalo abortito di Prodi uomo del KGB in Italia...).
penso che sul fatto che Berlusconi non sia un fesso siamo tutti d' accordo.... percui se è d' accordo a far passare il ddl Mastella sulle intercettazioni avrà i suoi bei motivi! forse il fatto che l' affare Ricucci non lo riguardi non è poi una certezza così granitica; del resto è risaputo che Ricucci (e Fiorani e altri) hanno cercato appoggio in ogni schieramento politico.
Oltretutto lo stesso governo Berlusconi aveva imposto una stretta sulle intercettazioni con la riforma Castelli...
condivido in pieno il commento di Massimo: "quando c'è da spartirsi le poltrone e difendere i propri privilegi insabbiando le rispettive porcate, in parlamento saranno sempre, come per magia, tutti perfettamente d'accordo..."
e già dalla bicamerale D' Alema e Berlusconi avevano una totale identità di vedute (e di interessi...) sul tema.
la verità è che le intercettazioni hanno sempre svelato intrecci tra politici (di qualsiasi schieramento) ed affari (legali e non). L' indegna classe politica italiana (TUTTA!) sopravvive al suo posto solo grazie alle commistioni di interessi, ed al controllo che esercita sull' opinione pubblica quando queste commistioni vengono fuori. Così, quando i cittadini vengono a sapere, li si induce a classificare i fatti come strumentali allo scontro politico tra gli schieramenti.
Le intercettazioni sono un bene per la democrazia, ma tutti i politici sono concordi nel denunciarne gli abusi (sconfinamenti nel gossip e nella privacy), concentrando l' attenzione pubblica proprio sui dettagli che dicono di voler difendere. E tutti lì a guardare il dito che indica la luna...
Eccezionalmente ho dato spazio ad Elino con un commento totalmente fuori tema.
Elino: se siedono in parlamento vuol dire che non è stata applicata alcuna pena accessoria.
Personalmente ritengo peggiori rappresentanti gli ex terroristi, che hanno anche ammazzato, o quelli che devastano le città e impongono blocchi stradali che non chi (forse !) ha corrotto un giudice che, evidentemente, si è fatto corrompore.
Temo che Michele e Valerio abbiano frainteso.
La mia frase è "Diciamolo francamente: diffondere e pubblicare intercettazioni (e, ancora prima, il diluvio di intercettazioni anche autorizzate) è una porcheria degna di un regime stalinista".
Io sono perfettamente d'accordo con il porre un freno - e forte - alle intercettazioni e alla loro pubblicazione.
Nel merito sono pienamente allineato con il Presidente Berlusconi. E' sul percorso (una iniziativa bipartisan con la sinistra) che non sono affatto d'accordo.
Se di Berlusconi ci fossero intercettazioni come ci sono di Fassino e D'alema (viva voce) la triade della stampa di regime avrebbe fatto paginate fitte.
Invece, purtroppo per loro, Berlusconi e solo citato da Ricucci per terza persona ... direi nulla.
La mia ipotesi per il suo comportamento "spondista" è che ammicchi verso chi dillà potrebbe essere non del tutto avverso a defenestrare Prodi.
Cioè trattasi di tattica, di politica con la p minuscola.
Di ciò è parte anche il giretto al Colle: chiaro che Napo. non può fare il golpista alla Scalfaro e farsi promotore attivo della crisi; è solo un "wake up" a chi deve muoversi dillà.
Solo che dillà so' o molto convinti che questa è l'ultima occasione che la storia gli passa (l'estrema sinistra) e molto marpioni (tutti gli altri).
Preferiscono il presente certo (la poltrona) al futuro incerto, sono maestri nell'arte di guadagnar tempo.
Per questo far politica con loro non so se funziona.
D'altronde l'alternativa è sit back, elaborare Politica con la P, facendosi nel frattempo tutte le amministrazioni locali e i corpi intermedi, magistratura compresa e aspettare il 2011 ...
Siam messi bene ...
ciao, Abr
La tua interpretazione, Abr, è verosimile, anche se spero che Berlusconi abbia capito che nessuno, a sinistra, è degno di stima o fiducia, per cui pensare di giocare di sponda con d'alema, piuttosto che con Prodi o Fassino o Rutelli, porterebbe allo stesso risultato: lasciarli seduti sulle loro poltrone. E il percorso che indichi è molto "inglese", ma troppo lungo. Qui ci vuole una scossa forte che parta da un'opposizione al parlamento "modello leghista", ostruzionismo su tutti i provvedimenti che la sinistra presenta al voto e un'opposizione organizzata nelle piazze e in tutte le categorie.
Massimo, siamo sulla stessa lunghezza d'onda e in pratica , pur con modalità diverse, abbiamo scritto gli stessi contenuti: così non va e rischiamo di tenerci i sinistri da qui all'eternità.
Posta un commento