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No alla deriva

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08 settembre 2011

Lo schiaffo di Stoccolma

Il titolo potrebbe far pensare ad una qualche vicenda storica tipo lo "schiaffo di Anagni", invece proprio di uno schiaffo si tratta.
Un italiano, passeggiando per Stoccolma, nell’ambito del suo diritto inalienabile all’educazione del figlio, gli ha mollato uno schiaffo, presumo per una marachella da sanzionare, come tanti padri hanno fatto in passato.
Il malcapitato è stato arrestato e sarà processato nei prossimi giorni.
Anche da questo episodio si capisce quanto sia andata alla deriva la società svedese.
L’eccesso di garantismo equivale all’eccesso di giustizialismo: fa solo danni.
Quando, poi, si concede a chi, in una età in cui la formazione dell’uomo che verrà è ancora in corso, una impunità sostanziale per i propri atti, inibendo quegli strumenti correttivi che sono i più efficaci, allora non ci si può stupire dell’alto tasso di suicidi nelle nazioni scandinave o che emergano elementi come Anders Breivik o contenuti che indulgono con perverso compiacimento nella descrizione di scene sadomaso come nei romanzi di Stieg Larsson.
Ad un bambino cui vengono riservate solo ramanzine verbali per i suoi errori, indipendentemente dalla loro gravità, non verrà mai insegnato il rispetto della Gerarchia e dell’Autorità.
Quel bambino potrà rovinare oggetti e beni altrui e non imparerà mai il rispetto della proprietà privata.
Quel bambino penserà che sempre, tutto, gli sia dovuto e che qualunque cosa faccia resterà sempre impunito.
Quel bambino non saprà mai affrontare le difficoltà, davanti alle quali crollerebbe miseramente per dedicarsi alla droga e anche per fuggire dalle responsabilità che gli competeranno quando sarà adulto.
Spero che in Italia non si arrivi mai al punto da arrestare e processare un padre per aver mollato un salutare schiaffo al figlio nella pubblica strada.
Solidarietà piena al connazionale alle prese con i talebani svedesi del politicamente corretto.


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22 commenti:

IL CRONISTA ha detto...

"Ad un bambino cui vengono riservate solo ramanzine verbali per i suoi errori, indipendentemente dalla loro gravità, non verrà mai insegnato il rispetto della Gerarchia e dell’Autorità."

Massimo, se il rispetto della Gerarchia (in maiuscolo come scrivi tu) e dell'Autorità (altrettanto maiuscolo come lo hai scritto tu) è quello dovuto ai marchioncini che cercano di schiavizzarci di nuovo, oppure quello dovuto a certi giudici o carabinieri camorristi, ti dico la verità, ne faccio volentieri a meno.
Sono d'accordo però che uno scapaccione o anche uno schiaffo ad un bambino maleducato (male educato) possa essere proficuo soprattutto per chi lo dà e anche, in minima parte, per chi lo riceve.
Ma ci sono schiaffi civili e schiaffi incivili.
Hai mai visto per strada qualche mamma o qualche papà isterici che danno botte ai loro figli con una rabbia intrattenibile? Sono sicuro di sì, e sono anche sicuro che ti sei trattenuto dal sottrarre il bambino malcapitato da quelle mani incivili.
Io non so come è andata nel caso che dici tu. Ma non difendo quel padre a scatola chiusa. C'è tanta gente incivile al mondo che bisognerebbe mandarla in galera anche in Italia, ma qua stiamo solo a guardare e ci affrettiamo a passare oltre.
Per il momento a quel padre gli concedo solo il beneficio del dubbio.

Nessie ha detto...

Stavolta sono in linea e quoto :-). Ma queste sono le aberrazioni del Governo Mondiale basato sui diritti cosiddetti umani, e purtroppo, non è qualcosa di specificamente "svedese". E' appena accaduto qualcosa del genere anche in GB.

Tra l'altro lì, si è arrivati a tradurre in le manette i bambini britannici che rifiutano la coesistenza multikulti nelle scuole. E' accaduto a una piccola che non voleva una nera per compagna di banco. Alla faccia della "rieducazione"!

Massimo ha detto...

Gaetano, aggiungo un'altra maiuscola:Disciplina :-)
No, non ho mai visto un caso come quello da te descritto ma qualcuno dice che quando cammino penso agli affari miei e talvolta non riconosco chi incontro ...
Diverso è il caso di una violenza continuata, sadica, come si viene a sapere in alcuni casi, ma uno schiaffone sano serve solo ad educare il bambino e a condurlo verso una adeguata Disciplina personale.

Josh ha detto...

Caro Massimo,
avevo deciso di non rispondere, perchè ultimamente ho qualche divergenza da te e sembra che io voglia fare apposta il bastian contrario. :-))
Sono convinto però che tu abbia la maturità di accettare di buon grado un mio parere non opposto, ma qualche sfumatura differente o distinguo.

Il signore in questione: il ceffone pare sia stato mollato perchè il figlio (12 anni, anche grande perciò) voleva la pizza e non la pasta....beh mmmh insomma molto probabilmente ci stava....
Assolutamente il padre non doveva essere arrestato.
In Svezia si assiste così a quel modernismo-post68ino portato all'estremo.

Il ceffone per far imparare la "gerarchia" ? o l'"autorità".... ...meglio direi il rispetto, l'obbedienza (ai genitori, intendo io).

Perchè se oggi l'autorità ufficialmente sarebbero anche i Napolitano, i Vaschi Errani, i Merola, i Bersani e i Fini.....
ma in certi frangenti anche i Wojtila ...boh dipende anche che autorità....e con che figli ci si ritrova. In quei casi disubbidire a volte è un valore. :-))

A volte anche si sono fatti da genitore altri errori prima, se c'è bisogno di mollar ceffoni spesso per capricci su che cosa mangiare.

Josh ha detto...

Aggiungo anche che per me...quando parli di gerarchia e autorità, la vita non è una caserma....nè da piccoli nè da adulti, nè in famiglia nè fuori.

uno schiaffo davanti alla mancanza di rispetto o ai capricci, e a mali estremi....sono d'accordo

allevare in un figlio rimane comunque un grande impegno,
e non mi piace affatto il clima da caserma.

E'/dovrebbe essere scontato che un figlio non è alla pari di un genitore, se si intende questo con gerarchia.
Per me è il genitore che deve avere autorevolezza, emanarla, ...di lì deriva l'autorità, la si deve conquistare sul campo,
poi se un genitore non ha una personalità ricca,
c'è chi si fa rispettare a suon di busse, col terrore, non gli rimane altro, ma è anche una mancanza di profondità precedente sua
se si arriva a questo.

Poi ogni casa-famiglia fa norma a sè.
Mai visto un pezzo di quei programmi scemi tipo "arriva la tata" in tv?
vabbè che sono costruiti a tavolino, ecco lì bisognerebbe picchiare tutti,
a partire dai genitori:-))

La passione per il sadomaso che citi, letto, visto o praticato
non è dovuta solo al "non averle mai prese in casa" ma anche ad averne prese troppe di sberle,
tanto che si associa da adulti al sesso e al piacere anche la sberla.
Ha a che fare col gioco sessuale padrone/a-schiavo/a che gioca con i ruoli di dominio e sottomissione
però se si pensa a tutti i casi, c'entra relativamente con i ceffoni presi o non presi, ma con il vivere la sessualità come gioco di potere agito o subito.

Josh ha detto...

detto questo:
un tempo c'era maggior rispetto e obbedienza verso i genitori.

Che nei desideri del Nuovo Ordine Mondiale, interpretando Nessie, di paesi considerati "evoluti" ci sia anche la rottura di ogni autorità dei genitori sui figli, fa parte del progetto smembramento-famiglia.

Poi gli stessi fautori di quel mondo, pretendono come in Uk di sostituirsi ai genitori stessi, magari mettendo le manette anche ai bambini delle elementari se non vanno d'accordo nelle classi multikulti portando a Scotland Yard bambine che non si trovano benissimo in alcune classi, come è successo, con l'accusa di "razzismo".

Senz'altro allora meglio un bel ceffone da tuo padre:-)

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Qualche pacca data, attutita dal pannolino, credo che Mia Figlia non me la rinfaccerà mai. A volte le tirano...Eppoi tante piccole innocenti minacce. Tipico da piccola: "Ti lascio nel bosco di Col Fosco" da me inventata. Oppure ti regalo allo Zingarone (politicamente scorrettissima). Eppoi "Ho una bimba a Milano di nome Patrizia che mi tratta meglio di te, pur non essendo mia figlia. E tutto rientrava. Il caso svedese è esemplare delle derive di un paese dove si può denunciare un Sacerdote Cattolico per una predica contro la pederastia. Solidarietà completa al padre italiano, e caso da non confondere con certe sberle cattive ed isteriche viste da me verso i figli, ma che non c'entrano nulla con lo schiaffo e che mi facevano inorridire. Ma altrettanto dicasi per il comportamento INCIVILE di troppi bambini italiani al ristorante, circolanti tra i tavoli. "Son bambini...". Già e voi siete barbari...mi veniva da dire.

samuela ha detto...

La mia domanda -puramente ipotetica- è: lo stesso padre che schiaffeggia il figlio perchè non vuole la pasta sarà poi lo stesso padre che non si scaglierà contro la polizia nel caso il figlio venisse arrestato per aver ammazzato qualcuno in auto o aver aggredito una coetanea? O a quel punto la polizia diventerà l'autorità cattiva, la ragazza una sgualdrina e il figlio un santo irreprensibile? Alla prima multa fresco di patente la si farà pagare a lui o si cercherà l'amico dell'amico del vigile perchè si chiuda un occhio? Anche a quel punto varrà la disciplina, quando sarà ora di far ricadere sul figlio TUTTE le conseguenze delle sue azioni? Perchè se non ci sarà questo -e in un paese dal cattolicesimo e dal narcisismo morboso come questo è come trovare un ago in un pagliaio- lo schiaffo al dodicenne è solo uno sfogo di patriarcato che non crescerà un ragazzo migliore. Meglio sarebbe stato lasciarlo senza nè pizza nè pasta mentre gli altri mangiavano.

Massimo ha detto...

L'educazione dei figli spetta alla Famiglia, senza interferenze dello stato. Non ho scritto che ogni giorno il Padre deve schiaffeggiare il figlio (magari aggiungendo che lui - il Padre - non sa il perchè, ma il figlio sì ... :-) ma che lo strumento deve essere consentito nell'ambito della naturale potestà parentale. Ovvio che le situazioni patologiche vadano represse, perchè non di educazione si tratta, bensì di pura e semplice violenza.
Josh. Il non essere in sintonia su alcuni temi non significa che ti tolga il saluto :-)
Samuela. Sono domande alle quali è impossibile rispondere, bisognerebbe verificare sul campo il comportamento effettivo.

Nessie ha detto...

Quello che vorrei aggiungere come chiosa di questo dibattito, è che l'aver rotto il concetto di "patria potestà", da parte delle varie associazioni mondialiste dei diritti cosiddetti umani basati sul politicamente corretto, è letale per l'ordine sociale. Le istituzioni dei "diritti umani" diventano così padrone di tutto, anche dei figli. E questo è un male. Massimo non vuole l'interferenza dello stato nella famiglia? Giusto,nemmeno io. Ma questo è il Governo Mondiale, ovvero un SuperStato.

Massimo ha detto...

Un Governo Mondiale, di suo, non è un male. Il Male è quando quel governo, mondiale, statale o minimale che sia, vuole andare oltre i compiti essenziali di uno stato e intervenire, sempre e comunque, nella vità dei singoli. Ivi inclusi i metodi educativi che spettano essenzialmente alla Famiglia.

Nessie ha detto...

Ah, ah, ah! ora mi rotolo per terra dalle risate :-))). Non vuoi lo stato, ma poi dici che il SuperStato, non è male. Ma è evidente che le associazioni Onusiane & Co trans e sovrannazionali, aspirino a fare proprio quel che critichi: intervenire nelle vite dei singoli. Perché sennò, si parla tanto di dittatura mondialista?
Beh, buon weekend.

IL CRONISTA ha detto...

"...Il Male è quando quel governo, mondiale, statale o minimale che sia, vuole andare oltre i compiti essenziali di uno stato e intervenire, sempre e comunque, nella vità dei singoli. Ivi inclusi i metodi educativi che spettano essenzialmente alla Famiglia."

Mi pare che qui si voglia ignorare certi comportamenti incivili di certi genitori ignoranti che schiaffeggiano con rabbia i figli per strada perche, questi, da loro educati o meglio, male educati, fanno capricci senza senso.
Io non so come è andata la faccenda di cui si sta parlando, ma anche se il padre in questione è un dottore in informatica e un consigliere di non so che cosa, potrebbe benissimo essere un genitore del cacchio, e come tale in Svezia avrebbero fatto bene a denunciare il suo comportamento..
Mi auguro per lui che non sia così e che in Svezia abbiano tutti le traveggole.
Non è questione di voler intervenire sempre e comunque nella vita dei singoli, è questione di intervenire quando si superano le regole della civiltà.

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Samuela, mi sembra che non abbia letto o capito bene il mio intervento, di un genitore felicemente Cattolicissimo. Mia Figlia (che Massimo conosce) ha sempre saputo che se fosse scappata di casa, non vi avrebbe fatto ritorno. Mia Figlia mi ha sempre visto dare ragione (per poi verificare con calma)al Corpo Insegnante. Il Magistero è esempio di Gerarchia, come tutto il Creato. E Gesù, Vero Figlio e Vero Padre, oltre che Spirito Santo,dopo molta pazienza, da Padre stufo di veder insultato il proprio Tempio (e dunque corpo...), prese una bella corda e cacciò i peccatori. C'è un tempo per pregare ed uno per punire, ammonisce la Bibbia.
Patriarcato ? Ma se oggi molti uomini sono talmente castrati dal femminismo da essere ridotti a far figure da Marrazzo. Specialmente a sinistra.
Voglia di Famiglia, Tradizionale e Gerarchica, alla faccia degli svedesi...

Josh ha detto...

prendo spunto dalla risposta di Starsandsbars per mettere in evidenza un paio di cose:

Cristo nell'episodio citato con esattezza caccia non tanto i peccatori (che chiama a sè per pentimento e redenzione fino all'ultimo minuto sulla croce),
ma caccia i mercanti dal tempio, con esattezza i cambiavalute.
Il che varrebbe una risposta implicita a Massimo su altri post di qs. periodo sull'affinità o meno tra "mercato" e "valori".

Giovanni 2:13: "Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 14 Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. 15 Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del Tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, 16 e ai venditori di colombe disse: "Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato".
17 I discepoli si ricordarono che sta scritto: "Lo zelo per la Tua casa mi consuma".
18 Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: "Quale segno ci mostri per fare queste cose?" 19 Rispose loro Gesù: "Distruggete questo Tempio e in tre giorni lo farò risorgere". 20 Gli dissero allora i Giudei: "Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?" 21 Ma egli parlava del tempio del Suo corpo.
22 Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù."

Josh ha detto...

da un punto di vista teologico ancora, alla luce di quanto detto da StarsandBars:
Non sono affatto invece convinto che il Creato (che è evidentemente caduto, dopo la Caduta, e resta tale, e senza rimedio, se singolarmente non si accetta la redenzione di Cristo) sia esempio della corretta gerarchia e specchio divino,
dal momento che vi è una natura caduta e un principio del male all'opera fino dall'inizio dei tempi.
Per questo è venuto Cristo, per sanare (chi espressamente vuole); chi non vuole resta "caduto".

O dovremmo dire che per es. Trichet dall'alto della BCE, quindi culmine di una gerarchia, è un gran santo inviato in terra, e sappiamo non è così; o che Napolitano è il non plus ultra d'Italia perchè all'acme della gerarchia.
E' da mo' che il potere terreno-quindi il posto di comando in una gerarchia o autorità non è segno solo della benevolenza divina, o della sua scelta, ma anche dei processi materialistici troppo terreni.

Il Magistero (se s'intende della Chiesa Cattolica) a sua volta dei tempi recenti ha a mio avviso qualche problema. Per i credenti per fortuna che c'è Dio stesso, Cristo e lo Spirito Santo, Se no saremmo messi bene.
A caso cfr. i vari ayatollah vaticanensi, preti noglobal in salsa comunista-atea-islamizzante, aprte di gerarchia e magistero
(cosa peraltro prevista dalle Scritture il logorìo della santità negli ultimi tempi, basti pensare alle 7 chiese in Apocalisse).

Da un punto di vista prettamente pedagogico, considero per es. mio padre un ottimo padre, severo quando occorreva, ma col calore paterno in situazioni normali, e lo ricorderò sempre come un padre e non come un despota o peggio un "Gerarca".
I figli, anche nel cristianesimo, sono un dono, non una proprietà.
Anime affidate, prima di tutto.

Dio stesso è Padre, non Gerarca.
E l'equilibrio sta in questo: Cristo stesso oggi ancora è Salvatore, -per chi l'accetta-, domani sarà Giudice. C'è in questo un principio di responsabilizzazione.

Che poi in Svezia e in paesi liberal e segnati dai diktat del NWO ci sia un'inversione di ogni cosa rimane vero.

Aggiungo che poi noi che siamo insegnanti ci troviamo caricati anche dell'interiorità di figli di altri (se ne vedono di tutti i colori) o completamente negletti, o rimpinzati di denaro pur di non passare tempo con loro, o che devono sottostare ad ordini anche a volte piuttosto immotivati(ma non è dato spazio a loro per null'altro).
Un padre assente o troppo liberale fa danni, ma un padre gerarca verrà abbandonato al primo giorno del compimento del 18 anno e verrò disconosciuto anche del cognome.
A meno che non ci intendiamo su cosa s'intende per "gerarca".

Con questo, a 12 anni piangere per la pasta invece della pizza merita un ceffone, ma viene da chiedersi che cosa gli abbia insegnato suo padre i 12 anni precedenti.

Massimo ha detto...

Nessie. L'alternativa non è tra stato e anarchia. Lo stato esiste perchè noi siamo individui evoluti e differenti dai primitivi che si dividono in tribù o dalle bestie che stanno in mandrie. La discussione è su "quanto" stato. Poco o tanto dipende da come siamo. Se siamo Uomini Liberi, allora c'è poco stato nelle nostre vite. Quando c'è troppo stato, siamo sudditi o peggio. Meglio un super stato che fornisca un quadro comune, di poche leggi, nel quale operare, che troppi staterelli, ognuno con le sue leggi, talvolta fatte in modo da imbrogliare il prossimo (veggasi il mercato cinese, senza tutele per i lavoratori e che autorizza il marchio CE come China Export, ma che confonde con il CE della Comunità Europea).
Gaetano. E' proprio quello che scritto io quando ho parlato di violenza patologica. Strattonare un bambino da parte dei genitori non mi sembra particolarmente grave, purchè non rappresenti una reiterata violenza nei suoi confronti. Uno schiaffo singolo non è un atto di violenza, bensì di sana correzione e, quand'anche fosse eccessivo per la marachella commessa, rientra comunque nella potestà dei genitori.
Josh A differenza di Stars sono agnostico, quindi quando parlo di Valori non mi riferisco affatto al Cristianesimo. E' significativo che, pur essendo Stars cattolicissimo ed io agnostico, ci ritroviamo quasi sempre dalla stessa parte. In questo caso dando ragione al presunto Gaio che, duecento anni prima di Cristo, indicava le fondamenta del vivere e del diritto civile in tre formulette:
honeste vivere
unicuique suum
noli tangere
.
La Libertà è un Valore assoluto e nella Libertà vi è anche quella della libera impresa. Sono i lacci ed i lacciuoli imposti dalle troppe leggi stataliste, dalle troppe regole, che inducono le persone a cercare delle scorciatoie, a volte danneggiando il prossimo. L'avidità fa il resto, ma a quella nessuna legge potrà mettere fine.

Nessie ha detto...

"Meglio un super stato che fornisca un quadro comune, di poche leggi, nel quale operare, che troppi staterelli, ognuno con le sue leggi...."

E allora non lamentarti se poi quel Superstato che auspichi, applica sugli stati non più sovrani, quella political correctness che aborri. Da dove credi che giunga allora, il reato di "omofobia" , contro il quale lotti sui tuoi numerosi blog? Proprio da quel SuperStato lì. Informati, vedo che ti mancano un bel po' di dati.

Qui mi pare che la confusione e l'incongruenza la facciano da padrone.

Massimo ha detto...

Certo, se credi che i capricci degli omosessuali meritevoli di rientrare tra quelle "poche leggi" che dovrebbero fornire il quadro di convivenza civile di uno stato mondiale. Ma non è così, bensì solo un rapporto di forza e di volontà di farla valere. :-)

Nessie ha detto...

Un rapporte di forza trasversale a tutti gli stati d'Occidente. Sono lobby "trasversalli" e transanzioali, è inconfutabile. E per il NWO il tuo blog "Secondo natura" (con cui mi trovo spesso d'accodo) potrebbe anche venir chiuso.

Massimo ha detto...

Se i cosiddetti "omofobi" contro i quali si scagliano gli omosessuali per conseguire più facilmente i loro capricci, si unissero in associazioni uguali e contrarie a quelle degli omosessuali, il rapporto cambierebbe drasticamente e non sentiremmo più parlare delle sciocchezze che ci propinano a favore degli omosessuali. Ma il punto, Nessie, è che tu contesti una tendenza che anche io combatto, trattandosi di uno stato sovranazionale di tipo stalinista e sovietico che conculca le libertà individuali, trattandoci come sudditi o, peggio, schiavi. Ma questo non significa che sia da condannare l'idea di uno stato "leggero", realmente terzo, rispettoso degli individui e della loro libertà, che fornisca solo quegli strumenti per difenderci dai nemici esterni, per impedire la sopraffazione criminale all'interno, per dirimere le controversie tra i soci (cittadini). In questo stato ideale, che poi è la natura stessa della concezione iniziale di stato, del perchè delle persone si uniscono, non c'è alcuno spazio per i capricci degli omosessuali che, invece, trovano ampio spazio là dove uno stato invasivo vuole regolare di tutto e di più. E sono proprio gli stati che impediscono l'educazione privata dei figli (per tornare al tema) che hanno anche nella loro legislazione le norme che sono tanto care agli omosessuali.

Nessie ha detto...

Ne riparleremo, Massimo. Purtroppo quelle dei gay sono lobbies trasversali e transnazionali assai potenti e influenti. E questo è talmente chiaro che è costretto ad ammetterlo perfino il Papa.
Fare un'associazione degli "etero" non è pensabile, perché la normalità , come tu sai, non si associa, se non nei nuclei familiari. Ma questo è del tutto naturale. Anzi, secondo natura :-)