I comunisti, come sempre, si riempiono la bocca di parole quali “democrazia”, “libertà”, “giustizia”, “diritti”, di cui, però non conoscono il significato.
Abbiamo infatti visto, nel recente passato, l’alluvione di definizione come “democratiche” delle repubbliche comuniste asiatiche e dell’est europeo.
Democrazia sui generis visti gli oltre cento milioni di morti che sono, per ora, il saldo dell’esperienza comunista nel mondo.
Vediamo oggi come Napolitano prima imponga un governo che non ha la fiducia del Popolo e con ministri che non si sono sottoposti all’esame delle elezioni e quindi, pur di farlo governare, detti precise indicazioni ai parlamentari, ai quali vorrebbe imporre il bavaglio, per evitare o limitare gli emendamenti ai provvedimenti del governo.
Lascio tutti immaginare cosa sarebbe accaduto se una tale richiesta fosse arrivata dal Presidente Berlusconi.
Persino il salto della quaglia (ma solo quello che danneggiava Berlusconi …) veniva giustificato con la libertà del mandato parlamentare, ma ora, come in una vecchia barzelletta “non si può più”.
Al governo ci sono gli intoccabili procuratori della finanza internazionale e i loro provvedimenti non sono emendabili.
Napolitano dixit.
Qui ci starebbe una di quelle iniziativa alla Grillo.
Un “vaffa … day” , questa volta sì veramente a difesa della libertà del parlamento di modificare o bocciare i provvedimenti del governo.
Un parlamento che, al momento, rimane l’ultimo (esile) baluardo della Sovranità Popolare, vilipesa e ignorata da vecchi comunisti che cambiano il pelo, ma non il vizio.
Entra ne
1 commento:
Anche Napolitano non è un plenipotenziario come vorrebbe far credere. In realtà prende ordini dal Washington Consensus, dal duo Merkozy e dalla Troika. In pratica, un servo a cui hanno dato il ruolo di "blindare" il parlamento. Ovvio che ha potuto farlo , grazie al consenso dei partiti che si sono VOLONTARIAMENTE (e questo va sottolineato) auto- esautorati e autosospesi, dalle loro funzioni.
Posta un commento