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13 febbraio 2012

Italia e Grecia

Italia e Grecia sono la culla della Civiltà Occidentale.
Nel 490 a. Ch. n. a Maratona, dopo l'epica ed eroica resistenza delle Termopili, l'esercito delle città-stato greche sconfisse il potentissimo esercito invasore persiano e undici anni dopo, a Platea, pose fine ai sogni del sovrano orientale di "sfondare" ad occidente.
Quella resistenza, quella vittoria significò la salvezza dell'Occidente dalla orientalizzazione e consentì a Roma di proseguire nella sua lenta e inesorabile crescita che la portò alla conquista del mondo sul quale calò le sue leggi, civilizzando quello che, fino ad allora, era pura barbarie, assimilando il meglio dei popoli evoluti, come i Greci, nel frattempo conquistati.
Senza Maratona, senza Roma, non saremmo quello che siamo oggi.
Senza Maratona, senza Roma la nostra non sarebbe "la" Civiltà dominante.
Anche la Crucca di Berlino e la Marionetta di Parigi, che oggi si atteggiano ad emuli di Dario o di Brenno, hanno beneficiato di Roma e di Maratona, anche se adesso pretenderebbero di dettarci legge.
Io spero che l'antico spirito orgoglioso e indipendente che rese i Greci e Roma unici al mondo, possa aleggiare ancora oggi nei cittadini di Grecia e Italia.
Siamo sulla stessa barca.
Se lasciamo che gli gnomi finanziari attacchino e strangolino uno per volta i Popoli che vogliono opprimere, non avremo scampo.
Esattamente come non avrebbero avuto scampo le poleis greche se avessero affrontato i persiani separatamente.
Le condizioni, inaccettabili, imposte alla Grecia, non possono che rappresentare un campanello di allarme anche per l'Italia.
La Grecia ha poco più di nove milioni di abitanti.
L'Italia ha quasi sessanta milioni di abitanti.
La Grecia ha 770mila dipendenti pubblici.
L'Italia ne ha 5,5 milioni.
Le condizioni imposte alla Grecia prevedono il licenziamento nel 2012 di 15mila dipendenti pubblici che equivarrebbero a circa 120mila dipendenti in Italia.
Entro il 2015, però, la Grecia deve ridurre (leggi: licenziare) 200mila dipendenti pubblici.
Sarebbe come chiedere all'Italia di licenziarne unmilionequattrocentomila !!!
In queste cifre è tutta la drammaticità della questione.
Se, però, Italiani e Greci sapranno trovare nel loro animo lo stesso spirito che portò a Maratona ed a Roma, allora anche questa, pericolosissima, aggressione potrà essere respinta.
Per questo solidarizzo con il Popolo Greco in lotta contro la schiavitù che vorrebbero imporre le organizzazioni finanziarie internazionali.

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4 commenti:

Nessie ha detto...

L'unica via è RIPUDIARE il debito fatto con la truffa di Goldman Sachs che ha falsificato i bilanci attivi della Grecia per farli entrare forzosamente nell'eurozona (Papademos suo adivsor docet) e spiccare mandato di cattura contro lo stesso, la Goldman Sachs, la BCE e l'FMI, tutte associazioni per delinquere a scopo di estorsione indebita.
Se cadrà la Grecia, andremo dietro a ruota come birilli, perché le associazioni per deliquere citate sono carri armati di occupazione.

Nessie ha detto...

Un'altra cosa: non facciamoci incantare dall'uso della neolingua orwelliana: quando i banchieri centrali della Ue promettono "misure per la crescita" in Grecia, in realtà li vogliono ridurre in ginocchio con la ciotola da mendicante in mano, poiché nulla può crescere espropriando a mano bassa stipendi, pensioni, e gettando nel lastrico centinaia di disoccupati.
Tutto quello che hanno potuto raschiare dal barile, è già stato raschiato.

IL CRONISTA ha detto...

Massimo, noto con grande piacere che all'argomento del giorno abbiamo dato la stessa chiave di lettura: i Greci e i Romani.

Massimo ha detto...

Più che ripudiare, Nessie, contrattare i termini di pagamento del debito, perchè Monti è solo l'esecutore dell'ufficiale giudiziario.

Gaetano. Se guardi gli anni ormai trascorsi in Rete, noterai che, per quanto diverse sensibilità, priorità, situazioni personali contingenti possiamo aver avuto, alla fine ci ritroviamo sulle medisime posizioni. Certo con le nostre differenze derivanti dalle singole esperienze, ma la conclusione è quella. ;-)