E dopo la De Girolamo, si apprestano a far fuori anche Lupi.
Barricato Alfano al Viminale, l'unica che sembra abbia capito che aria tira è la Lorenzin che si è immediatamente costituita nella corrente renziana degli alfaniani.
E, infatti, nonostante guidi un dicastero tra i più esposti al clientelismo, alle inefficienze e alle inchieste, vive beatamente tranquilla la sua gravidanza.
La domanda sorge spontanea: ma Alfano si ricorda della trama di Dieci piccoli indiani ?
No, non credo, perchè Alfano manca del "quid" e non solo di quello, per cui non riesce a capire che fuori dal Centro Destra verranno mangiati uno alla volta.
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4 commenti:
Si sono venduti a Renzi per un piatto di lenticchie e ora vorrebbero pure la nostra commiserazione? Tanto per cominciare sarebbe utile capire perché i ministeri "di peso", (Interni e Infrastrutture) vengono spesso dati a dei "non comunisti". Come direbbe il Lupo di Cappuccetto rosso: "è per esporti meglio ai ricatti, Bimbo mio". Ma sia Lupi che Alfano, sono troppo vanesi e vuoti per capire il gioco del Pentolaio.
Lupi ha annunciato le sue dimissioni. Quelli del NCD devono capire che a lustrar troppo le scarpe al padrone si ricevono solo dei calci nel didietro.
Sì ma non possiamo consentire che un magistrato possa, indagando qualcuno, decidere chi possa essere ministro e chi no, chi possa essere sindaco, parlamentare, consigliere o anche solo candidato. Ancor meno possiamo consentire che una intercettazione diffusa ad arte costringa qualcuno alle dimissioni o a non candidarsi quando non è neppure indagato. Lupi merita l'oblio politico ed elettorale, ma ha sbagliato a dimettersi. Come sbagliò Berlusconi.
Sono d'accordo. E' l'ennesima violazione dello stato di diritto e di processi fasulli che si celebrano solo sotto i riflettori del teatro mediatico. Lupi e non Lupi. Ora le Infrastrutture passano direttamente sotto il dominio di Renzi ad interim. E te pareva!
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