09 marzo 2016
Le taroccarie
Anche questa volta si aprono voragini sulle "primarie" dei comunisti.
Se a Milano furono i cinesi votanti Sala e a Roma il più che dimezzamento degli elettori, a Napoli sono l'euro distribuito agli elettori per pagare la tassa sul voto ed i soli 450 voti che dividono la presunta vincitrice dal presunto perdente.
E sempre l'anomalia di far votare elettori senza diritto di voto (immigrati e sedicenni ) e chiunque versi un euro, a prescindere dalla sua iscrizione al partito, offendendo i militanti che per anni hanno messo faccia e denari nell'impegno politico.
Così hanno ragione quanti nel Centro Destra (ed io sono tra questi) sostengono che siano gli iscritti a dover scegliere i dirigenti del partito e questi ultimi a scegliere i candidati.
Scelte politiche opinabili, ma non tarocchi di democrazia manipolata ad uso propagandistico.
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