10 marzo 2016
Senza scampo
Il parolaio fiorentino canta vittoria per aver subito solo una nota sul registro e non la sospensione dalla cattiva maestra di Bruxelles.
Del resto l'interesse è convergente.
Bruxelles deve sopportare i proclami del bulletto di Rignano perché, dopo che si sono bruciati Monti e Letta per manifesta incapacità, non hanno alternative.
Sanno che il dopo Renzi si chiama Berlusconi o Salvini o Grillo.
Da qui ogni tolleranza nella speranza che l'avidità di potere puntelli il proprio uomo come è accaduto con Verdini e Alfano.
Poi, nel 2018, si vedrà e in due anni molta acqua passa sotto i ponti.
Per questo il Centro Destra deve ritrovarsi dietro un asse da ricostruire tra Salvini e la Meloni, con la parte migliore di Forza Italia allergica ed estranea ad ogni contaminazione con la sinistra.
Il tempo c'è, i voti anche.
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