Nella loro disperata, patetica e ridicola corsa ad affibbiarci epiteti ingiuriosi (ma che poi si rivelano altrettanti boomerang) la sinistra antinazionalista, gabelliera, serva del soviet europeo e immigrazionista, ha coniato un nuovo termine: eurofobico.
Passati di moda i "Fascisti", "neo Fascisti", "Nazi Fascisti", senza alcun seguito "sessista" e "omofobo", privi di efficacia, anzi esaltati e rivalutati dal loro abuso "populista", "razzista" e "xenofobo", ecco spuntare la madre di tutte le accuse: siamo contro l'europa dei banchieri e del soviet di Bruxelles rappresentato da Juncker e, in Italia, dai vari esponenti di quello che fu l'infame "arco costituzionale" che ebbe nel pci, nella dc e nel piccolo psi gli elemti trainanti ora amorevolmente (?) uniti (?!?) nel pci/pds/ds/pd.
E noi cosa dovremmo rispondere ?
Noi ringraziamo, perchè essere "eurofobici" è un titolo di merito, visto che di questa europa matrigna e oppressiva sempre più Italiani (e non solo) non vogliono proprio sentirne parlare.
Ebbene sì, siamo eurofobici, felici e contenti di essere in ottima compagnia con altri milioni di eurofobici, Nazionalisti e Identitari.
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1 commento:
Eurofobico mi piace anche di più di "euroscettico" che trovo poco convincente e poco attivo.
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