E' una notizia di qualche giorno fa, ma dovendo scegliere quotidianamente fra tanti argomenti, qualcuno resta indietro.
La dottoressa De Mari sarebbe indagata per odio razziale per aver criticato gli omosessuali.
Una autentica, disgustosa violazione della libertà di opinione.
E un tentativo di imbavagliare le idee scomode, le stesse che vengono sanzionate con la legge Scelba, la Mancino, quella contro il negazionismo storico.
Chi si propone di far tacere con simili mezzi chi non la pensa come lui, non sa cosa sia la Democrazia, quella vera, nè la Libertà.
E' solo un piccolo servo di un meccanismo più grande di lui e di cui probabilmente neppure si accorge, che punta a massificare idee, opinioni, bisogni, consumi.
Per ottenere ciò devono essere cancellati tutti coloro che agiscono e pensano in modo autonomi, perchè magari non comprano quel tal prodotto, non vanno a vedere quel tal film e quindi non consumano in base ai desiderata di una consorteria avida solo di denaro.
Imbavagliare il libero pensiero è il primo passo verso la schiavitù e chi plaude alle iniziative giudiziarie che, di volta in volta, prendono di miri a chi critica gli omosessuali o gli immigrati o gli abortisti o la storia di parte senza contraddittorio, sottrae, anche a se stesso, uno spazio di libertà, quella che gli consentirebbe di aprire la mente e cambiare idea, cosa che può accadere solo se viene consentita la circolazione di idee diverse e non solo quelle con il timbro dell'ufficialità.
Non c'è alcun dubbio che la dottoressa De Mari vada sostenuta esattamente come deve essere sostenuto il ristoratore indagato per essersi difeso sparando.
Sono ambedue forme di una Libertà, di un Diritto, di una Giustizia che le consorterie affaristico finanziario e quanti, spesso inconsapevolmente, le seguono, vogliono soffocare perchè dannose ai loro lerci affari.
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3 commenti:
Ho letto sul Giornale. Questa sarebbe la terza donna che in solitudine estrema attacca lobby, consorterie e potentati:
La prima fu Oriana Fallaci contro l'Islam e il terrorismo islamico.
La Seconda fu Ida Magli contro l'Europa, l'eurocrazia e l'immigrazionismo.
La Terza, la De Mari contro le lobby gaie veicolate sempre dalle stesse conosorterie del politicamente corretto.
Sì, ma gli uomini che fanno? Se ne stanno a guardare?
E Salvini ? E Gandolfini ? E Veneziani ? E che dire dei vari Cattaneo che, abbattendo un rapinatore, vengono perseguitati dal regime ? Ci siamo anche noi, eccome ! Il problema è che non c'è coordinamento. Ogni azione è individuale, dettata dal carattere personale. Per avere efficacia, invece, occorrerebbe un minimo di organizzazione comune per puntare ad un obiettivo comune.
Pochi intellettuali, divulgatori e pensatori antisistema e magari di destra. Questo volevo dire. Ci vogliono anche quelli, anche se in questo momento è tempo di agire.
Vero poi che occorrerebbe un minimo di coordinamento comune.
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