Mentre dobbiamo ancora riflettere e commentare con più elementi di conoscenza su quanto è accaduto a Londra, per restare in tema di politica estera annotiamo come gli stessi commentatori che nei tre dibattiti tra Trump e la moglie di Clinton avevano dato vincente costei, dopo il primo dibattito a cinque tra i candidati alla presidenza francese hanno decretato vincitore Macron, il beniamino delle consorterie, colui che, pur essendo stato ministro di Hollande, viene definito "di centro", il beneficiario prima della campagna scandalistica con la quale hanno fatto fuori Fillon.
Macron è il prescelto delle oligarchie di potere che si chiudono a riccio cercando di evitare che una vittoria di Marine Le Pen, andando di conserva a Trump, possa sparigliare tutti i loro sporchi giochetti.
Naturalmente la stampa serva italiana segue e, obbediente ai padroni, ripete a pappagallo le notizie preconfezionate.
In aggiunta abbiamo una settimana in cui, con la questione del sessantesimo anniversario dei trattati di Roma, ce l'hanno menata in tutte le salse per fare propaganda a questa europa ostile quando non nemica.
Se, poi, aggiungiamo che in Sky tg 24 economia ogni sera è ospitato un esponente del pci/pds/ds/pd che, ovviamente, non può che tirare l'acqua al proprio mulino e, addirittura, ho ascoltato cattocomunisti che criticavano la gestione della vicenda dei voucher, come se non ne fossero i principali responsabili, mentre gli esponenti populisti ed eurofobici non vengono mai chiamati ad esprimere le loro opinioni ed ancora meno hanno, sulla radio pubblica, quindi anche nostra, uno spazio come quello che al sabato e alla domenica è concesso all'europa, allora dobbiamo proprio evidenziare la mancanza di una voce forte per gli Italiani.
Certo c'è La Verità e ... e ... Il Giornale ? Libero ? Non mi sembra che si sbattano molto e nei loro articoli percepisco una grande ambiguità nell'attesa della decisione su Berlusconi e delle decisioni di Berlusconi.
Il nemico può quindi contare su una incessante propaganda favorita anche dall'inclinazione al servilismo di gran parte della casta giornalistica.
Resta la Rete, unica voce libera ... finchè non riusciranno a soffocarla.
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