Gentiloni sembra sempre più il clone gentile di Renzi.
Con il suo tono soporifero e la faccia che si ritrova, tende ad addormentare l'interlocutore, creando un falso clima di sicurezza.
In realtà agisce come e peggio, perchè più subdolamente, del bulletto di Rignano e questo ci conferma che al peggio non c'è mai fine.
Del resto i ministri sono gli stessi e l'atteggiamento uguale.
Hanno soppresso le slides perchè evidentemente non hanno funzionato, ma continuano ad annunciare mirabolanti piani, redditi di "inclusione", riduzione delle tasse (poi si scopre che è solo per pochi, gli altri pagheranno alla fine anche per quelli che avranno la riduzione del corrispettivo di un caffè) fino ad arrivare a cercare di scippare la flat tax alla Lega.
Solo che la flat tax della Lega era per tutti i redditi e ne beneficerebbero tutti i contribuenti, mentre quella di Gentiloni sarebbe per le grandi società, per incentivarle a venire in Italia,
Ma il punto essenziale è che Gentiloni non pensa a diminuire le tasse, ma solo a trovare il modo per incassare più soldi da spendere, per la propria clientela, quindi a trovare nuove fonti di entrate.
Come nella prima repubblica, quella che ci ha lasciato in eredità un debito pubblico sovrumano che potremmo azzerare solo vendendo tutti i gioielli di casa e privatizzando tutto.
E prima o poi quel debito dovremo pagarlo, aumentato di tutte le spese che i Gentiloni e i Renzi continuano ad effettuare.
Per questo se Forza Italia non voterà la sfiducia a Lotti per far cadere il governo, diventerà complice delle tasse di Gentiloni.
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