Di questi tempi, soprattutto dopo la vittoria di Trump, la sinistra ha scatenato tutti i suoi (numerosi) megafoni gridando alle "fake news", cioè alle notizie false.
Come conseguenza sono allo studio numerosi progetti per imbavagliare le fonti libere come i blog, i siti e i cinguettii vari.
Ma chi decide se una notizia è vera o falsa ?
Non potranno certo essere i politici e neppure i magistrati che, come vediamo, sono politicamente orientati (mi piacerebbe che qualcuno contasse i magistrati entrati in politica ed eletti nella sinistra).
Ma non possono neppure essere i giornalisti, ormai ridotti (tranne pochi, pochissimi ...) a penne al servizio dei loro editori che, a loro volta, rispondono e sono i referenti di quella consorteria affaristico finanziaria internazionale che vorrebbe comandare senza il disturbo di sottoporsi al voto del Popolo e, anzi, combatte chiunque al Popolo si appoggi (come Trump, la Le Pen, Farage, Wilders ...).
Infatti i servizi e gli articoli, più supini che inginocchiati, che stanno coprendo il congresso del pci/pds/ds/pd, con torrenziali servizi su Renzi e, per par condicio, sui suoi antagonisti (come se rispettare la par condicio significasse dare uguale tempo a tutte le beghe di un unico partito, ignorando tutti gli altri che esprimono - fortunatamente - idee ben diverse) rappresentano la più grande operazione di manipolazione delle coscienze mai attuata.
Se escludiamo infatti tre o quattro organi di stampa, non c'è una sola voce che suoni dissonante dal coro.
E quando c'è un coro, vuol dire che la Verità è imbavagliata per quella che loro stessi che la praticano chiamano la "post verità".
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