Sabato sono intervenuti, con larga copertura delle penne di regime radiotelevisive e cartacee, Gentiloni e Minniti.
Come Gianni e Pinotto (citare Stanlio ed Olio sarebbe stato dar loro troppo onore) si sono esibiti nell'improbabile difesa della loro letale politica immigrazionista.
Il premier per caso ha dichiarato apoditticamente che chi nasce in Italia è italiano.
In base a quale legame ?
Culturale ? Storico ? Linguistico ?
Non lo dice, perché non ha alcuna risposta valida.
La verità è che il pci/pds/ds/pd ha bisogno di un milioncino di voti in più, sennò perde le elezioni e i figli degli immigrati nati in Italia sono proprio un milioncino (e altri, purtroppo, arriveranno se non si interverrà con forza e anche con la forza, se necessario).
Ancora più esilarante Minniti che, dimostrando una totale ignoranza su quello che è accaduto in Francia, Germania, Belgio, Svezia e Inghilterra, ha proclamato l'integrazione come base per la sicurezza.
I fatti gli danno torto marcio.
I disordini nelle banlieu francesi prodromiche degli attacchi terroristi, le violenze operate nei paesi citati, quelli che in Europa maggiormente hanno puntato sull'integrazione e la concessione della cittadinanza agli stranieri, dimostrano che non esiste integrazione né mai potrà esistere tra popolazioni profondamente differenti "d'Arme, di Lingua, d'Altare, di Memorie, di Sangue e di Cor".
Gentiloni&Minniti rappresentano il volto della resa, della codardia (ma quando si tratta di fuggire dal voto referendario sui voucher,passi, ben diverso quando si tratta del futuro e della sopravvivenza del nostro Popolo !) arrivati al governo per caso ... e si vede!
Del resto quale base comune potrà mai esserci tra chi, guardando il Colosseo, non ne vede il simbolo di grandezza di una Civiltà, ma solo l'Anfiteatro dove i loro antenati morivano, uccidendosi l'un l'altro per il divertimento dei nostri Antenati ?
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