Se proprio vogliamo trarre le somme dall'ultima tornata di amministrative, possiamo dire che in politica nulla è mai definitivo.
Ed è un vantaggio, ma anche un danno.
E' un vantaggio perchè l'elettorato dimostra coscienza critica che si manifesta con il voto alternato, ma è un danno perchè spesso governare significa assumere decisioni impopolari e se non si consente ad una amministrazione di sviluppare in un arco di tempo ragionevole (dieci potrebbero anche essere pochi) la sua politica, non potremo mai sapere se la strada che aveva imboccato era giusta o sbagliata.
La vittoria indiscutibile del Centro Destra direbbe che è anche una vittoria di tutti coloro che sono contro lo ius soli.
Il bulletto fiorentino le sta prendendo da un paio di anni: sono lontane le elezioni europee del 2014, quando pensava di potersi prendere tutto.
Il Cav risorge per mettere il cappello su una vittoria che non gli appartiene se non pro quota.
Salvini e la Meloni hanno tirato la carretta per mesi ed oggi meritano gli onori della cronaca, assieme a quella che sembra rivelarsi come una mente acuta della Coalizione, quel sottovalutato Toti che in tre anni ha preso la regione Liguria, Genova e La Spezia.
Non male per un giornalista catapultato da Italia Uno alla politica.
I grillini ci sono, ma si dimostrano sempre più solo mera protesta.
Alla prova dei fatti fanno flop, come il bulletto.
Ancora ottengono molti consensi tra gli antichi elettori del Centro Destra, ma se la Coalizione saprà mantenere le promesse, la coerenza di linea e non si piegherà al "moderatismo" o alla "responsabilità" (che sono poi le due parole nobili dell'inciucio) allora torneranno nella loro casa naturale.
Per amministrare bene occorre farlo senza la continua spada di Damocle della magistratura.
Sarebbe il caso che si promulgasse una legge che imponga alla magistratura di indagare su qualcuno solo DOPO che questi abbia concluso il suo mandato elettorale.
Non sarebbe una novità, visto che è legge nella Francia tanto citata dai politicamente corretti.
E sarebbe il caso anche di istituire per legge la decadenza di chi tradisce, perchè costoro tradiscono prima di tutti gli elettori e poi il partito o il leader.
E non sempre vengono puniti dal voto come è accaduto a Tosi e signora a Verona.
Infine il Centro Destra ancora.
Il Triumvirato (Meloni, Salvini, Toti) funziona.
Ma prima o poi dovranno scegliere un candidato premier.
Ci vorrebbe un Berlusconi formato 1994 o 2001 o 2008, ma non c'è.
Se non lo si trova si potrebbe estrarre a sorte tra Salvini, la Meloni e Toti.
Ma quel che conta è la coerenza programmatica, i fatti seguano le parole e, con buona pace del cardinale Bassetti che fa pregare per l'approvazione dello ius soli, il Centro Destra è vincente quando mette l'Italia e gli Italiani davanti a tutti e a tutto.
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