Il sindaco di Londra, Sadiq Khan (nome tipicamente britannico, come i suoi tratti somatici visibili nella fotografia) nella sua foga di cercare di stornare l'attenzione dal fatto che i terroristi agiscono nel nome dell'islam, la sua religione, attacca il miglior alleato di sempre del Regno Unito, il Presidente Donald Trump.
Addirittura afferma che per lui le porte di Londra sono chiuse, smentito ovviamente dalla May, la dama di latta, che sembra soccombere agli attacchi del terrorismo (e se i conservatori dovessero perdere oggi le elezioni avremmo l'ennesima riprova che il cui prodest sulle azioni terroriste ha sempre e da sempre beneficiato la sinistra).
Non mi meraviglio che simili personaggi, appena acquisiscono un po' di potere, lo esercitino in modo prepotente.
Basti pensare, per non fare nomi, a personaggi come la Chienge e Bergoglio.
Non mi meraviglia dunque se, con perfetto aplomb da gentleman inglese, tale Sadiq Khan attacchi il Presidente Trump che, unico, sta indicando la strada giusta per combattere il terrore:non piegarsi, smettere di cantare, ma attaccarlo e, nel contempo, impedire ai suoi killers di entrare a casa nostra.
E allora è opportuno che ognuno di noi si domandi se desideriamo che i tanti Sadiq Khan che ci sono in Italia possano acquisire quei posti di comando dai quali, cacciati noi Italiani, ci imporrebbero le loro litanie e le loro volontà, senza alcun rispetto per le Tradizioni,
Entra ne
1 commento:
Certo che fare Brexit con le "risorse" interne, alla fin fine non porta molto lontano. Si secede anche dalle "risorse", mettendo magari un sindaco londinese su modello Boris Johnson.
Posta un commento