Il proverbio è frutto di una millenaria saggezza popolare ed è tremendamente attuale.
Chi lo ignora, i Bergogli, le Boldrine, i Renziloni con lo ius soli, le Merkel e i Micron che vogliono imporre a chi resiste di importare mogli e buoi di paesi lontani, dimostrano solo incapacità nel comprendere che il principale problema che abbiamo deriva dalla commistione di persone con tradizioni, usi, costumi, storia, lingua, mentalità, opposte e non conciliabili.
Forzare la convivenza tra opposti vuol dire innescare una bomba ad orologeria che prima o poi scoppierà.
Altro che la terza guerra mondiale a pezzi, cavallo di battaglia di un Bergoglio che sembra prediligere tutto ciò che può danneggiare l'Occidente nei cui confronti ha una evidente sudditanza e ostilità.
Quando si dice "ognuno padrone a casa sua" è una verità consolidata.
Io, con i miei simili, riesco a comprendermi, a volte a fatica, altre volte facilmente, ma parliamo la stessa lingua, anche in senso lato.
Altro che la terza guerra mondiale a pezzi, cavallo di battaglia di un Bergoglio che sembra prediligere tutto ciò che può danneggiare l'Occidente nei cui confronti ha una evidente sudditanza e ostilità.
Quando si dice "ognuno padrone a casa sua" è una verità consolidata.
Io, con i miei simili, riesco a comprendermi, a volte a fatica, altre volte facilmente, ma parliamo la stessa lingua, anche in senso lato.
E allora torna d'attualità il proverbio che altro non significa che sotto qualsiasi aspetto, persino quello criminale, è meglio avere a che fare con qualcuno che abbia le stesse radici, perchè sappiamo da che parte prenderli.
Gli immigrati sono sicuramente alla ricerca di un miglioramento, ma inserirli nelle nostre città non fa altro che aprire motivi di conflitto.
La misura è colma, ha detto la May.
La misura è colma, ha detto la May.
Adesso è ora di dimostrare che non sono solo parole e di assumere provvedimenti concreti e atteggiamenti positivi.
Per i nostri Popoli e le nostre Nazioni.
Per i nostri Popoli e le nostre Nazioni.
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