L'informazione ufficiale, quella di quotidiani, radio e televisioni, cerca in ogni modo di screditare un governo fortemente odiato dalle consorterie affaristico finanziarie.
Così articoli e servizi in video e voce, non perdono occasione per ironizzare, in vari modi, sulle scelte di questa maggioranza di governo.
Mentre si sta preparando il bilancio del prossimo anno, con le prime misure di attuazione del contratto di governo e delle promesse elettorali, innumerevoli sono le trasmissioni che parlano solo su ipotesi.
Se la suonano e se la cantano.
Rigorosamente in un rapporto di tre ostili e (non sempre) uno favorevole.
Analogamente sui vaccini.
Il ritiro dell'emendamento nel "mille proroghe", ha fatto tutti gridare al dietro front.
Sempre sui vaccini, la presentazione di un provvedimento che proroga la validità dell'autocertificazione a marzo 2019, ha fatto gridare, a quelle stesse "fonti" di falsa informazione, di nuovo al dietro front.
Se però io faccio un secondo dietro front, vuol dire che proseguo sulla strada diritta già iniziata.
Ma la "informazione" ufficiale, quella che vorrebbe il monopolio dei commenti e delle notizie imponendo per legge censure ad internet, ha l'obbligo, verso i suoi padroni, di trovare quotidianamente motivi per screditare Lega e cinque stelle.
Anche a costo di risultare ridicola, faziosa e sempre più inaffidabile.
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