Il partito del virus (cattocomunisti e virologi dal microfono facile) sta continuando a bombardare la Lombardia per motivi meramente ideologici.
Adesso sono cominciate le litanie contro la scelta di fornire alla popolazione un sistema ospedaliero di eccellenza, ma trascurando, dicono, la "medicina di prossimità".
A parte la considerazione che se un ospedale non funziona le cure che si possono e si devono prescrivere a domicilio non sempre sono sufficienti ad intervenire sulla malattia, c'è una filosofia di fondo che attesta la profonda differenza nella visione di una società.
I cattocomunisti, con la loro "medicina di prossimità", manifestano la voglia stalinista di controllo sulla popolazione che si è estrinsecata con i dpcm di Conte e le urla belluine dei Boccia e dei Sala contro quelli che loro chiamano "assembramenti".
Non sia mai che i cittadini si ritrovino e parlino liberamente, scambiandosi idee senza il feroce controllo del ministero della verità di orwelliana memoria.
I liberali (in senso lato, non solo e non tanto economico) invece ritengono che i cittadini siano liberi di decidere cosa sia meglio per loro, limitando l'intervento dello stato al momento della cura, tramite gli ospedali, obbligata in quanto i cittadini sono obbligati a pagare per tutta la vita i contributi per tale assistenza.
Ben diverso sarebbe se lo stato non intervenisse e ognuno potesse scegliere una assicurazione privata per tutelarlo e curarlo nei momenti del bisogno.
Ma, nell'Italia di oggi, se uno non riesce a curarsi in casa, deve trovare un ospedale dove possano praticargli le cure necessarie.
Per questo gli ospedali non solo non vanno ridotti, ma anzi devono essere maggiormente finanziati, in un sistema misto pubblico/privato, perché in caso di epidemie come quella del virus cinese, tutti coloro che necessitano di cure speciali con strumenti medici non domiciliabili, possano essere curati.
Ognuno, poi, in caso di sintomi di qualsiasi genere, è responsabile per se stesso e di avvisare il proprio medico curante che deciderà il da farsi.
L'altro sistema, quello delle app, quello degli screening obbligatorio, quello delle decine di vaccini obbligatori, quello del censimento, dei questionari, è solo un modo per controllare in modo invasivo la sfera del privato, limitando la libertà degli individui considerati alla stregua di pericolosi peccatori/rivoluzionari dalla mentalità cattocomunista.
Su #Mes capitolazione totale, per chiunque legga le carte con un minimo di onestà intellettuale. Peggio di #Conte e #Gualtieri solo l’oscena copertura mediatica che li ha protetti fino all’ultimo. Orgoglioso di scrivere per @LaVeritaWeb, da mesi quasi unica voce controcorrente.— Daniele Capezzone (@Capezzone) May 8, 2020
Mentre la #Bellanova e la sinistra, alzano la voce per chiedere la #regolarizzazione di clandestini,gli italiani sono senza stipendio da marzo, i commercianti sfiniti protestano a #milano e vengono pure multati e gli imprenditori si suicidano. State facendo morire l’Italia. VERMI— carlotta chiaraluce (@chiaralucetw) May 6, 2020
Dicono che oggi sia il compleanno dell'Europa....— Isabella 🇮🇹♡ن 🦢 (@isabellaisola3) May 9, 2020
.....spero che sia l'ultimo #EuropeDay#9maggio #Italexit #uscITA pic.twitter.com/wUP5uQTlzF
“Il #MES è senza condizioni” come “i #migranti ci pagheranno le pensioni”.#Italexit https://t.co/bVFIuTIWQT— Francesca Totolo (@francescatotolo) May 9, 2020
Non ci sono test, mascherine e persino l'app: ma invece di prendervela con chi non ci ha dato gli strumenti per rendere sicura la #Fase2 ve la prendete con quelli dei Navigli!— stefano molinari (@stemolinaradio) May 9, 2020
L'immunità forse non c'è ma il gregge bela forte!#Covid_19 #Governo #Contehttps://t.co/W0fXRtr3UU
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