Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

30 giugno 2024

L'Europa ha ucciso il calcio Italiano

Lo spunto è la sconfitta della Nazionale Italiana contro la Svizzera, per poi allargare a conclusioni che confermano le fondamenta antieuropeiste del sottoscritto.

Non credo che la colpa della sconfitta sia del Commissario Tecnico, come non ho nulla da imputare ai calciatori.

Il commento più pertinente che ho ascoltato è stato quello, a caldo, di Marocchi che, pur evidentemente contenuto da evidenti ordini di scuderia, ha fatto chiaramente capire che quelli messi in campo sono i migliori italiani, che Spalletti non ha ampia scelta e che l'errore sta nel fatto di far giocare troppi stranieri nelle nostre squadre.

E' proprio così.

Probabilmente per motivi di bilancio, le società calcistiche preferiscono pescare calciatori all'estero, anche per comporre le giovanili invece di creare un vivaio di Italiani e così facendo penalizzano i calciatori italiani.

Il Bologna, che è squadra di terza fascia, spesso nel corso dell'ultimo campionato ha iniziato le partite con undici stranieri in campo.

E il Bologna non è l'unica squadra a commettere tale errore.

Persino tra i portieri si comprano e si fanno giocare stranieri, quando la nostra scuola è (era) la migliore.

Ma se non si fanno giocare gli Italiani si ottengono due effetti nocivi.

Il primo è che i nostri vengono relegati a riserve, con scarso minutaggio, non fanno esperienza, non maturano, non affinano le loro doti, si demoralizzano sentendosi comunque inferiori a quelli che poi dovranno affrontare con la Nazionale.

Il secondo, forse peggiore, è che siamo noi stessi a far crescere, istruire, addestrare quelli che poi formeranno l'ossatura delle nazionali che ci fanno vedere i sorci verdi.

Pensiamo solo alla partita di ieri.

L'Italia con il troppo esaltato "blocco interista", messa sotto da una Svizzera che poteva fare affidamento sul "blocco bolognese" (Freuler, che ha pure segnato la prima rete, Aebischer e Ndoye).

C'è una sola soluzione: imporre alle squadre di calcio di giocare in Campionato con almeno otto/nove Italiani in campo.

Ma, dicono alcuni, le direttive europee, la sentenza Bosman ... ecco siamo arrivati al punto.

Il nostro calcio è stato ucciso dall'Europa, anche perchè il provincialismo cattocomunista ha imposto di andare ben oltre alle direttive europee, già di loro nocive, interpretando la solita parte di più realisti del re, in questo caso più europeisti dell'europa stessa.

Le società possano comprare tutti gli stranieri che vogliono, ma nel nostro Campionato ne possono mettere in campo solo due contemporaneamente.

Nelle giovanili il vivaio deve essere composto da ragazzi di tutte le nazionalità, ma i campionati giovanili siano giocati solo da squadre che mettano in campo almeno nove Italiani.

Se non provvediamo a difesa dell'Italianità, saremo destinati a scomparire e quello che vediamo per il calcio, si sta ripetendo in economia e in ogni settore della vita politica, sociale e civile.

A meno di riprenderci una piena Sovranità anche su quei temi.

Diversamente si ripeteranno le esclusioni dai campionati per nazionali o le precoci eliminazioni, così come si ripeteranno le imposizioni tramite direttive su politiche ambientaliste, distruttive e antieconomiche.

Non si dica, infine, che basterebbe concedere la cittadinanza.

A vedere nazionali come quella francese o quella canadese, a vedere come quei "cittadini" belgi, svedesi, norvegesi NON conoscano gli inni nzionali delle squadre per le quali giocano, si dimostra come una cittadinanza, un tratto di penna non farà mai di loro degli autentici Belgi, Francesi, Italiani ...


Nessun commento: