Ha ragione, in parte.
E' più facile infatti per me criticare le gerarchie ecclesiastiche alle quali non riconosco da tempo alcuna autorevolezza, nè morale, nè tanto meno politica.
Non critico la Fede, che non ho, ma che apprezzo quando la vedo in altri, anche se le vicende narrate nei vangeli sono molto accattivanti, ma proprio non riesco a credervi.
Sicuramente, nel momento in cui Bergoglio o Zuppi o chiunque parli a nome della chiesa intervengono nella vita quotidiana, abbandonando il loro magistero spirituale per sguazzare nel fango della politica e schierarsi con una delle fazioni in lotta, applaudo se condivido, contesto anche ferocemente se dissento, nel mio pieno di diritto di trattarli come qualsivoglia altro capo fazione dei vari partiti presenti in Italia.
Quando però, del tutto gratuitamente e completamente al di fuori da ogni funzione spirituale, Zuppi straparla contro il premierato e l'autonomia differenziata non ... differenziandosi da una Schlein o da un Conte qualunque e quando leggo che i vescovi invitano i (pochi) fedeli rimasti a frequentare le chiese a votare per i partiti sudditi della ue e che favoriscono l'invasione dei clandestini, allora non posso esimermi dallo stigmatizzare tali comportamenti antitaliani.
E sono io a domandare ai miei amici e conoscenti che ancora frequentano la chiesa, come possono continuare ad essere "fedeli".
Bene ha fatto Giorgia Meloni nell'intervista a Del Debbio che ieri ho riportato, a fulminare Zuppi ricordando che premierato e autonomia differenziata non modificano i rapporti tra stato e chiesa e che non comprende la posizione di Zuppi in particolare contro il premierato eletto dal Popolo, dal momento che il vaticano non risulta essere una repubblica parlamentare.
E capisco, invidiando i suoi sudditi di allora e di oggi, la lungimiranza (pur se derivante da interessi strettamente personali) di Enrico VIII d'Inghilterra che si fece, già 500 anni fa, la sua chiesa nazionale, liberandosi dalle influenze dei vescovi cattolici e favorendo la nascita di quella grande nazione che fu l'Inghilterra.
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