Sono scadenze conosciute da tempo e, anzi, il passaggio al mercato libero dell'energia elettrica (e del gas che si è realizzato lo scorso 10 gennaio senza proroghe ulteriori) è stato deliberato da ben sette anni (2017).
Per ambedue le scadenze si è scritto e parlato a lungo e ci sono siti dedicati.
Non entro nel merito delle questioni perchè ritengo che ogni Italiano abbia l'intelligenza e la capacità di decidere in proprio cosa sia meglio fare per lui, rispettando le sue idee e ben conoscendo lo stato delle sue personali finanze.
Mi stupisce quindi che ci sia ancora una ulteriore richiesta di proroga di tale scadenza, per ambedue le occorrenze, che ci renderebbe uno stato barzelletta, allo stesso livello della nostra giustizia dove ci sono leggi che vengono disapplicate con fantasiose interpretazioni per far prevalere la propria ideologia.
Non credo ci siano in Italia persone che ancora non sappiano della scadenza, che non abbiano riflettuto su cosa conviene maggiormente loro fare.
Se vogliamo crescere, se vogliamo che la nostra Nazione ispiri fiducia, non possiamo più creare incertezza sull'applicazione delle leggi.
Se si decide una scadenza, quella deve essere rispettata.
Se in una legge c'è scritto che le navi ong che caricano abusivamente clandestini vanno sequestrate, quelle devono essere sequestrate.
Il pacchetto è unico: rispettare leggi e scadenze.
Spero che il 30 giugno sia veramente la scadenza ultima per l'opposizione all'inserimento dei dati pregressi nel fascicolo sanitario elettronico e per il rientro nel servizio di tutela dell'energia elettrica.
Si comincia da poco per arrivare alle questioni più importanti e risanare tutta la struttura dello stato.
4 commenti:
No, quella del fascicolo sanitario on line è una porcata voluta dalla Ue e dall'OMS per fare carne di porco dei nostri dati e non ha niente a che vedere col "mercato libero" dell'energia. La maggioranza delle persone non è nemmeno stata informata e i media (con l'eccezione della Verità) hanno glissato. L'Europa spinge per aggiungere un altro tassello al portafoglio digitale, ma siamo indietro con la prevenzione e con altri problemi sanitari di maggior gravità e urgenza. Spiacente, ma è un sistema basato sul silenzio/assenso che non fa che accrescere il controllo sulle persone a partire dalla salute. Il problema della protezione dei dati sanitari è concreto e non va trattato con superficialità.
Ho appena effettuato poco fa, l'operazione di opposizione on line mediante questo blog di Gioia Locati de Il Giornale, il quale offre i link e le procedure indicate, ma chissà quanti poveretti non lo sanno e sono incappati nella gabbia informatica:
https://blog.ilgiornale.it/locati/2024/04/26/fascicolo-sanitario-elettronico-cosa-ce-da-sapere/
E' la tua, rispettabile, opinione.
Certamente, supportata da fatti inoppugnabili. Fosse per me il dossieraggio sanitario on line in stile sovietico, non dovrebbe nemmeno esistere.
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