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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

16 giugno 2024

Piazzate sinistre

Ho letto della manifestazione di ieri in Francia, di quella degli omosessuali a Roma e della prossima manifestazione di piazza dei cattocomunisti e grillini italiani.

Le tre manifestazioni sono espressione di un modo di fare politica prevaricatore, che non riconosce il diritto dei singoli di votare per una maggioranza diversa da quella gradita ai cattocomunisti e che, poi, agisca in base al mandato ricevuto.

In Francia la manifestazione era contro l'avanzata elettorale del partito Nazionalista della Le Pen che è diventato il primo partito non per qualche giochino sporco elaborato nei palazzi, ma per il libero voto dei cittadini, stanchi della totale incapacità di centro e sinistra di fornire delle risposte adeguate alle esigenze materiali e morali dei francesi.

La riprova è dato dallo svuotamento del partito gollista, ridotto, alle europee, all'8%, cioè alla irrilevanza, soprattutto con il sistema elettorale vigente in Francia che penalizza i partiti piccoli.

La canea rossa ha un solo obiettivo: impedire alla Destra di governare e, probabilmente, ancora una volta, forse l'ultima, ci riuscirà perchè i numeri sono tali per cui la somma di tutti quelli a sinistra della Le Pen, compresi una parte dei gollisti in lite interna, è maggiore della somma della Destra, compresi i gollisti favorevoli al Centro Destra e l'ala di Zemmour.

Resta solo l'incognita di come reagiranno elettori di centro ad essere imbarcati e magari ricevere l'indicazione di votare per un invasato verde o comunista.

Il risultato sarà la prosecuzione di una politica fallimentare, disperatamente aggrappata ad una idea di Europa che ottiene sempre meno adesioni popolari.

Analogamente la Schlein cerca di sommare tutte le opposizioni, a prescindere da differenze che sono molto più profonde di quelle che esistono tra i partiti del Centro Destra.

E anche mettendole tutte assieme, in base ai dati delle europee, raggiunge appena la stessa percentuale (di poco sotto il 48%) del Centro Destra e si deve conteggiare nello stesso calderone l'elettore di Renzi e Calenda, con quello di Grillo, Bonanni e Fratoianni.

Le provocazioni di alcuni parlamentari e la manifestazione con gli ululati che ascolteremo martedì contro il premierato e l'autonomia differenziata, rappresentano l'ennesimo atto di arroganza dei notabili degli affari e della finanza italiana che, attraverso il loro braccio armato politico rappresentato dai cattocomunisti e dai grillini, cercano di impedire che l'Italia divenga una nazione virtuosa, ben governata e, soprattutto, con una stabilità di governo che vada oltre sporadici successi elettorali.

Ma, soprattutto, pretenderebbero che il Centro Destra buttasse nel cestino un programma, che comprendeva premierato e autonomia differenziata, sul quale ha ottenuto la maggioranza.

Leggermente differente la sguaiata, periodica manifestazione degli omosessuali.

Chiedono "diritti" come se non ne avessero già abbastanza, ma potrebbe anche essere accettabile che una categoria rivendichi maggior privilegi dei tanti che già ha, quello che non è accettabile è che pretendano di mettere il bavaglio, con leggi repressive della libera opinione, a chi si oppone loro, a chi si esprime contro di loro con gli stessi termini con i quali loro si oppongono ai Valori della nostra Tradizione.

Il filo conduttore delle tre manifestazione è però lo stesso: calpestare il diritto dei singoli ad avere delle idee, a manifestare delle opinioni, a votare i partiti che si contrappongono e cercano di impedire la deriva rappresentata da chi organizza quelle manifestazioni.

Un atteggiamento illiberale, antidemocratico, in una parola, un atteggiamento comunista.

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