Il capo dei beduini libici, Gheddafi, sta cercando di cavalcare l’onda emotiva antioccidentale per recuperare immagine tra i suoi cammellieri, immagine che si era appannata dopo l’acquiescenza mostrata – si sa, la paura fa novanta – dopo la liberazione dell’Iraq.
Con un post arguto, Mthrandir ci ha illustrato una delle ragioni basilari dell’atteggiamento ridicolmente, ma pericolosamente, obsoleto dei musulmani: il ritardo “di calendario” di circa 600 anni.
Ma limitandoci al comportamento di Gheddafi, possiamo individuare anche ulteriori ragioni.
L’ignavia dei governanti italiani che, per 30 anni, lo hanno vezzeggiato anche quando lanciava i suoi scalcinati missili contro il nostro territorio e lasciando agli Americani l’onere (e l’onore) di una degna rappresaglia (come il bombardamento dei caccia USA, azione che avrebbe dovuto e potuto essere compito nostro).
Gheddafi pretende dei risarcimenti ?
Per cosa ?
Per aver portato la Civiltà in Libia ?
Per aver effettuato le prime rilevazioni e trivellazioni creando i presupporti di quella che sarebbe stata la ricchezza libica ?
Per aver portato in Libia banchi di scuola, ospedali e infrastrutture, come ci rinfacciavano ironicamente gli Inglesi: “gli Italiani sbarcano banchi di scuola e cannoni, resteranno solo i banchi di scuola” ?
Per aver cacciato, dalla sera alla mattina, depredandoli dei loro beni, migliaia di Italiani che in Libia avevano lavorato creando ricchezza per quella nazione ?
Per aver lasciato saccheggiare il nostro consolato a Bengasi ?
Anche ad una prima, semplice, occhiata siamo noi Italiani ad essere creditori dei libici e di molti miliardi di euro.
Smettiamola quindi di aver timore delle minacce di Gheddafi e reagiamo come si confà ad un paese civile e forte: tutelando gli interessi e i diritti italiani in tutte le sedi e senza escludere alcuna opzione, neppure quella militare che, poi, è l’unica, come hanno dimostrato Bush e prima di lui Reagan, che faccia ragionare il cammelliere di Tripoli.
Con un post arguto, Mthrandir ci ha illustrato una delle ragioni basilari dell’atteggiamento ridicolmente, ma pericolosamente, obsoleto dei musulmani: il ritardo “di calendario” di circa 600 anni.
Ma limitandoci al comportamento di Gheddafi, possiamo individuare anche ulteriori ragioni.
L’ignavia dei governanti italiani che, per 30 anni, lo hanno vezzeggiato anche quando lanciava i suoi scalcinati missili contro il nostro territorio e lasciando agli Americani l’onere (e l’onore) di una degna rappresaglia (come il bombardamento dei caccia USA, azione che avrebbe dovuto e potuto essere compito nostro).
Gheddafi pretende dei risarcimenti ?
Per cosa ?
Per aver portato la Civiltà in Libia ?
Per aver effettuato le prime rilevazioni e trivellazioni creando i presupporti di quella che sarebbe stata la ricchezza libica ?
Per aver portato in Libia banchi di scuola, ospedali e infrastrutture, come ci rinfacciavano ironicamente gli Inglesi: “gli Italiani sbarcano banchi di scuola e cannoni, resteranno solo i banchi di scuola” ?
Per aver cacciato, dalla sera alla mattina, depredandoli dei loro beni, migliaia di Italiani che in Libia avevano lavorato creando ricchezza per quella nazione ?
Per aver lasciato saccheggiare il nostro consolato a Bengasi ?
Anche ad una prima, semplice, occhiata siamo noi Italiani ad essere creditori dei libici e di molti miliardi di euro.
Smettiamola quindi di aver timore delle minacce di Gheddafi e reagiamo come si confà ad un paese civile e forte: tutelando gli interessi e i diritti italiani in tutte le sedi e senza escludere alcuna opzione, neppure quella militare che, poi, è l’unica, come hanno dimostrato Bush e prima di lui Reagan, che faccia ragionare il cammelliere di Tripoli.
E’ ora di dire basta ad atteggiamenti rinunciatari ed a sensi di colpa per colpe inesistenti, perché non colpe, ma meriti derivano dalla nostra Storia di civilizzazione in Libia e, più in generale, in Africa.
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5 commenti:
Finalmente! Un tuo post in apertura su TV, aggregatori illuminati oggi.
Ciao
Meno male! Non se ne può più di aggregatori che ripetono 3 o 4 volte gli stessi copia-incolla dal Corriere della sera o da altri giornali di ampia tiratura e ignorano la "farina del proprio sacco". Sai che originalità aggregare tutti i post seriali con lo stesso contenuto! Sui diplomaticismi di Fini mi sono già espressa nel post più sotto. Per dialogare col Colonello golpista Mohammar, ci vogliono solo le bombe alla Reagan. Solo così il lupo è costretto a diventare docile agnellino. In caso contrario, dobbiamo sopportare quell'inquietante favoletta di Fedro: soprattutto sta il lupo. E tutti i pretesti allora saranno buoni per costringerci a cedere la nostra sovranità (le dimissioni di Calderoli docent).
Grazie per la citazione, Mons. Sebbene, a causa di quel post, mi sia preso dell' entusiasta fascistoide e dell'idiota spontaneo. In un commento su un altro blog del network per cui scrivo, senza avvisi. La solita tecnica degli sciacalli dilibertiani. Oggi, quindi, doppio onore! ;-) Mthrandir
*Master: quando ? Accidenti mi è sfuggito ! :-(
*Nessie: siamo molti più di quanto si possa immaginare e credo tu possa verificarlo anche dalla partecipazione nel tuo blog.
*Mthrandir: quelli non meritano citazioni nè considerazione. Qualunque cosa si dica o si faccia a Destra, le loro "parole son pronte": fascista, xenofobo, razzista.
A meno che, s'intende, tu non scriva qualcosa contro Berlusconi, allora saresti un esponente della Destra "buona", della Destra con cui si può discutere ... ;-)
Ovviamente non poteva che essere questo il ringraziamento. E dire che se la sono presa tutti con Calderoli per il casino di Bengasi. Doveva esserci dell'altro per forza. Sarebbe da lasciarli morire di fame...
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