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01 marzo 2006

Comunisti e radicali zavorra d'Italia

Un paese normale trova arricchimento dall’alternanza nel governo e nell’opposizione.

Un paese normale ha una opposizione che propone questioni sensate cercando di entrare in sintonia con il sentimento comune del popolo.

Un paese normale può avere anche elementi antisistema, distruttivi e disgreganti; in sostanza può avere o un forte partito comunista o un movimento radicale (liberal) che trova sin troppo spazio mediatico, ma un paese normale non ha sia gli uni che gli altri contemporaneamente come dobbiamo sorbettarci in Italia !

Purtroppo l’Italia vive questa situazione anomala: il più grande partito comunista dell’Occidente che, sia pur frazionato in almeno tre tronconi principali, grazie ai cattocomunisti può aspirare a conquistare il governo del paese e nel 1996-2001 ci riuscì, piazzando un suo esponente per ben due anni persino a Palazzo Chigi.

E un partito radicale la cui esistenza si snoda tra provocazioni e tentativi di demolire tradizioni, costumi e morali che sono il collante della nostra società.

Gli uni e gli altri tedofori di un cupio dissolvi che trova la compiacente copertura di televisioni e giornali ossequiosi a quei “poteri forti” che si rinnovano per cooptazione e si fanno tranquilli le loro operazioni finanziarie mentre al “popolino” vengono rifilati argomenti di nessun interesse generale come le unioni tra omosessuali.

Non sembra un caso che comunisti e radicali abbiano trovato casa comune nella coalizione di sinistra, a dimostrazione della comune tendenza ad essere la zavorra d’Italia.

Quanto sarebbe migliore l’Italia senza quella zavorra !

Quanto sarebbe più coeso un paese che non deve affrontare l’ostacolo di un massimalismo comunista e di un massimalismo radicale !


Quello è il paese normale cui dobbiamo aspirare con la costruzione di una Grande Destra dei Valori e del Fare, contrapposta ad una sinistra tutta ideologia e capricci.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

i radicali sono pochi e non contano. Un vero problema sono i comunisti, portano idee strambe da 80 anni, hanno distrutto intere generazioni, partecipato a svariate guerre, fatto patti coi nazisti e vengono ancora a parlarci di democrazia con le facce di Marco Rizzo e Diliberto.

Mah...

Massimo ha detto...

I radicali non contano, ma costano ! Con i loro capricci, i loro referendum, ogni anno ce li ritroviamo tra i piedi. ;-)
Sui comunisti, neanche dire, sono pienamente d'accordo con il tuo commento.

Anonimo ha detto...

...speriamo che i rosapugnettari non arrivino al 2%!
Sai che risate?
Adesso candidato Coccoluto: non sanno più che pesci (?) prendere! GM

Anonimo ha detto...

Ma i "rosacomunisti" saranno d'accordo con quella faccia di ***** di Diliberto quando ha detto quelle nefandezze tristi e schifose oggi commentando il viaggio di Berlusconi negli USA? :(
Ciao

Van der Blogger ha detto...

Non credo siano d'accordo, a giudicare da come parlava stamani Massimo Bordin, che non è un rappresentante del partito ma è pur sempre il direttore di RadioRadicale, un organo del partito...