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08 gennaio 2007

Tavolo per la riforma elettorale? Sì, purchè ...


Se le prime pagine dei quotidiani sono state riempite dal nulla (Pannella, moratorie proposte all’onu, quali taglie consentire alle modelle …) ecco che ad aprire il nuovo anno in politica ci si mette la riforma elettorale.
Ancora una volta una questione secondaria per la nazione che avrebbe bisogno di politici che si occupassero di incrementare:
Libertà
Benessere
Sicurezza

tutti Valori negati dalla sinistra con i provvedimenti assunti, soprattutto con la finanziaria demenziale e con il progressivo insinuarsi con leggi, leggine e regolamenti nella vita quotidiana e nelle tasche di ognuno di noi.
Ma se ne parla e stimolato da un post di Stars&Stripesforever che condivido soprattutto nella sua conclusione, dico la mia, in apertura della settimana che segna la ripresa a pieno ritmo delle attività produttive dopo il periodo natalizio.
Senza ripetere le considerazioni di Stars&Stripesforever mi aggancio alla sua chiusa: “no al dialogo con la sinistra.
Se vogliono cambiare la legge elettorale lo facciano con la loro maggioranza (?) senza aiutino da parte di chi è stato eletto per combatterli, non per sedersi attorno ad un tavolo con il "nemico
".
Non fa una piega.
Dubito che un qualsivoglia elettore del Centro Destra, anche dell’udc, gradirebbe un baratto che vede da un lato la prosecuzione della sinistra al governo e dall’altro la partecipazione ad una riforma “condivisa” elettorale, dalla quale nulla ci viene in tasca in relazione a Libertà, Sicurezza, Benessere.
Sì, che se la facciano loro la riforma, se ci riescono, a meno che … a meno che non si rimetta tutto in gioco con un generale reset della situazione maturata in tredici anni e incancrenitasi con elezioni il cui risultato effettivo rimane fortemente dubbio
Allora a quali condizioni ci si può sedere allo stesso tavolo con la sinistra ?
Eccole:
1) scuse formali da parte di tutti gli esponenti della sinistra per i 13 anni di insulti e manipolazioni formulati contro Berlusconi e il Centro Destra;
2) dimissioni di tutte le cariche istituzionali elette da questo parlamento e loro sostituzione con una alternanza tra sinistra e Centro Destra (ad esempio: presidente della repubblica alla sinistra e presidente del consiglio al Centro Destra, presidenza della camera alla sinistra e del senato al Centro Destra);
3) sospensione della finanziaria demenziale con particolare riguardo a tutti gli aumenti di imposte e tasse;
4) convocazione delle elezioni immediatamente dopo il varo della riforma elettorale “condivisa”
5) nel frattempo il governo di larghe intese dovrà gestire la sola ordinaria amministrazione senza mettere mano né alle riforme attuate dal Centro Destra, né ad interventi in campo sociale ed economico
.
Per quanto mi riguarda solo con l’accettazione di tali condizioni potrei sedermi ad un tavolo politico con qualcuno di sinistra, per discutere sulla riforma elettorale.
Dubito che ciò possa mai accadere.
Come elettore desidero invece che i miei rappresentanti non concedano il dialogo senza ottenere contropartite, a cominciare dalla riduzione delle tasse e dall’ampliamento della sfera di libertà dei cittadini nei confronti delle interferenze statali.
Poi si potrà cominciare ad entrare nel merito del sistema elettorale più congruo per l’Italia con tutte le alchimie del caso.

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8 commenti:

Luca Zerbato ha detto...

Caro Massimo, come non essere d'accordo su una buona parte del tuo post.
Quello che serve all'Italia, i valori che sono necessari in questo momento storico più che mai (ma non credo che ci siano stati momenti in cui non sono serviti) non sono nel bagaglio culturale della sinistra. In generale, perciò figuriamoci in quella massimalista che ci governa.. É per questo che non sono d'accordo sul non-dialogo: da soli farebbero solo uno sfacelo e ci andremmo di mezzo noi, perchè alla fine sarebbero in grado di mobilitare le loro masse beote (quelle del «l'ha detto il partito quindi va bene») e un eventuale referendum porterebbe all'appprovazione di qualsiasi cosa (su Libero di ieri si parlava addirittura di una costituente).
Serve invece qualcuno che si offra per collaborare e che poi, come ringraziamento per la collaborazione, chieda qualcosa in cambio, come il sacrosanto governo di transizione tra questi 4 emeriti incapaci e quello che uscirà dalle nuove urne.
Temo che se non si facesse così, ci rimetteremmo noi..

Buona giornata.
Luca.

Anonimo ha detto...

Caro Massimo, forse si tratta solo di trattenere il fiato, stare in apnea, aspettare che questo disastro chiamato sinistra imploda su se stesso. I sondaggi dicono chiaramente che gli elettori della CdL vogliono un'opposizione cattiva, molto più cattiva di adesso: a me la sola idea di vedere allo stesso tavolo Prodi e Berlusconi fa venire l'orticaria. Non si prendono accordi con la feccia.

Massimo ha detto...

Mi sembra che tutti e tre riponiate troppa fiducia nella buona fede della sinistra.
Il tavolo sulla riforma elettorale, chiamiamolo convenzione, bicamerale o come si preferisce, lo vedo invece solo come una trappola per smorzare gli attacchi alla sinistra e consentire a Prodi di galleggiare per mesi e mesi. E dopo Prodi ne metteranno un altro, e poi un altro ancora, fino ad arrivare alla fine della legislatura.
Il medico pietoso uccide il malato.
La base elettorale del Centro Destra non vuole compromessi o accordi, ma vuole che i propri eletti facciano quello per il quale sono stati eletti: essere distinti e distanti dalla sinistra.

Anonimo ha detto...

Si ma il popolo italiano ha eletto Prodi per i prossimi 5 anni. Ad alcuni puo' non piacere, ma e' la democrazia!

antonio

Massimo ha detto...

Ecco un commento che non corrisponde a verità nè in termini politici , nè - finchè non sarà concluso l'accertamento sulla corrispondenza tra i voti effettivamente espressi e quanto risulterebbe dai verbali degli scrutini - in termini elettorali.
Oltre a non cogliere il significato del post ...

Anonimo ha detto...

Grazie per la citazione.
Ovviamente ricambio la condivisione, anche perchè quelle condizioni la sinistra non le acceterebbe mai.

Massimo ha detto...

Quel che non vi manca, a sinistra, è la faccia di bronzo. Per 13 anni avete alimentato l'odio contro Berlusconi. Per cinque anni avete fatto tutto per demolire e danneggiare la nazione, mettendovi di traverso a tutte le utili riforme che, nonostante voi, sono state fatte. Avete accarezzato gli elementi più violenti che devastavano le città aggredendo i carabinieri, facendone degli eroi. Avete sostenuto i sindacati che hanno fatto scioperi politici rubandoci almeno un punto di PIL e adesso venite a fare le verginelle parlando di "paese che ne guadagnerebbe" dall'inciucio con voi ?
Prima dovete fare reale ammenda delel vostre colpe e dei vostri insulti poi, forse, qualcuno potrà sedersi con voi, con tutte le cautele del caso.
E poi: cosa si può condividere se non abbiamo nulla in comune come dimostrano i commenti sparsi nei vari post ?
Il ruolo che ritengo debba essere assolto dai blog di Destra è tenere il fiato sul collo dei nostri rappresentanti perchè interpretino la volontà dei loro elettori: nessun accordo con la sinistra (che è molto dubbio che abbia vinto le elezioni: sia per i dubi sui verbali degli scrutini, sia perchè al senato la maggioranza è tale solo per i senatori non eletti).

Massimo ha detto...

Ma chi ha detto che le 36 riforme di Berlusconi hanno fatto male al "paese" (che brutta parola ! Io preferisco Nazione !) ? La sinistra che, però, incassa i dividendi delle riforme in ogni campo, dalle pensioni, alla scuola, alla politica estera, al surplus di bilancio.
MORATTI: l'unica riforma di cui ha bisogno la scuola è una restaurazione - aggiornata nei programmi - della Riforma Gentile e la Moratti, mandando al macero la De Mauro, si è incamminata su quella strada.
IRPEF: la maggior percentuale di risparmio sulle tasse pagate è per i redditi più bassi. Fassino ironizzava sui 40 euro di risparmio. Oggi Prodi si sbrodola per i 6 euro sei che a gennaio "guadagnano" i pensionati (e che poi perderanno, come dice il sindacato pensionati della cisl, a febbraio).
ART.18 deve essere riformato perchè favorisce gli scansaftiche e ingessa il mercato del lavoro.
GENOVA: i no global hanno devastato la città e la repressione (se mai c'è stata) è stata condotta con i guanti bianchi. La Polizia doveva esser molto più dura e impedire tout court ogni degenerazione delle manifestazioni. Chi, poi, lancia estintori contro una camionetta dei Carabinieri assaltandola in gruppo deve mettere nel conto la reazione (legittima) di chi legittimamente ha e può usare le armi.
BOLZANETO: qualche scappellotto non ha mai ucciso nessuno e, anxzi, ha spesso raddrizzato gente che si avviava verso una pessima china.
Meglio scannarsi ?
No, meglio dividersi: fifty-fifty.
Si divida l'Italia longitudinalmente e si estragga a sorte: a Ovest gli uni, a Est gli altri e che sia finita. :-D