
Purtroppo la Lega, davanti alla canea dei buonisti che spaziava dalla chiesa cattolica, alla sinistra e persino all’interno della maggioranza di governo, ha ritirato l’emendamento che avrebbe voluto introdurre un limite a sei mesi per l’utilizzo della cassa integrazione da parte degli immigrati.
Pro bono pacis (di maggioranza) Bossi è stato costretto all’ennesima ritirata strategica e l’emendamento ritirato.
Non vengono meno, però, le buone ragioni della sua presentazione, che potranno essere riprese e riaffermate in future occasioni.
Quando una famiglia ha pochi soldi, appena sufficienti per portare dal dentista i suoi figli, cosa fa ?
Si priva di una parte di quei soldi per darli alla famiglia accanto ?
Oppure prima cura i suoi figli e poi, se rimane qualcosa, soccorre i vicini ?
La risposta la conoscete tutti.
Allora perché, quando si parla di denaro pubblico, di denaro dello Stato Italiano, dovremmo creare delle privazioni ai cittadini Italiani per aiutare chi non è Italiano ?
Prima di tutto gli Italiani.
Poi, con quel che rimane, aiuteremo chi Italiano non è.
Mi sembra un principio naturale che rispecchia anche l’essenza di uno Stato, uno Stato vero, che si costituisce per garantire benessere e sicurezza ai propri cittadini che, a loro volta, si uniscono in forza di una comunità ideale e di valori che Alessandro Manzoni ha ben sintetizzato nei due versi del Marzo 1821: “una d’arme, di lingua, d’altare, di memorie, di sangue e di cor”.
Chi è fuori da questo concetto, che, poi, è l’elementare concetto di “Nazione” da cui deriva la “nazionalità” da non confondersi con quello, meramente burocratico e amministrativo, di “cittadinanza”, non può aspettarsi di veder anteposte le sue esigenze da quelle di coloro che, tra loro, sono connazionali.
L’emendamento della Lega, pertanto, aveva un profondo valore nazionale e chi vi si è opposto, costringendo la Lega al suo ritiro, ha mostrato, con ogni evidenza, la sua essenza antitaliana e internazionalista, cioè esattamente il contrario di ciò che è necessario per garantire Benessere, Prosperità e Sicurezza agli Italiani che devono essere consapevoli che i loro diritti, vanno anteposti, in Italia, a tutti coloro che Italiani non sono.
Registro e annoto, intanto, con grande soddisfazione l'esito del referendum svizzero che ha visto il Popolo Elevetico approvare la proposta della Destra di bloccare la costruzione di nuovi minareti.
Erano tutti contrari a tale proposta: governo, partiti di centro e di sinistra, chiese di vario orientamento, ma il Popolo non si è lasciato infinocchiare ed ha votato contro la proliferazione a senso unico, senza reciprocità, dell'islam.
In Italia un eventuale referendum contro la costruzione di nuove moschee otterrebbe all'incirca lo stesso risultato, piaccia o meno a Fini, a monsignor Vegliò, a Bersani e a tutti quelli come loro: il Popolo sa cosa è meglio.
Altrettanto non si può dire di certi politici che insistono nel proporre leggi e iniziative contrarie alla volontà popolare.
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Pro bono pacis (di maggioranza) Bossi è stato costretto all’ennesima ritirata strategica e l’emendamento ritirato.
Non vengono meno, però, le buone ragioni della sua presentazione, che potranno essere riprese e riaffermate in future occasioni.
Quando una famiglia ha pochi soldi, appena sufficienti per portare dal dentista i suoi figli, cosa fa ?
Si priva di una parte di quei soldi per darli alla famiglia accanto ?
Oppure prima cura i suoi figli e poi, se rimane qualcosa, soccorre i vicini ?
La risposta la conoscete tutti.
Allora perché, quando si parla di denaro pubblico, di denaro dello Stato Italiano, dovremmo creare delle privazioni ai cittadini Italiani per aiutare chi non è Italiano ?
Prima di tutto gli Italiani.
Poi, con quel che rimane, aiuteremo chi Italiano non è.
Mi sembra un principio naturale che rispecchia anche l’essenza di uno Stato, uno Stato vero, che si costituisce per garantire benessere e sicurezza ai propri cittadini che, a loro volta, si uniscono in forza di una comunità ideale e di valori che Alessandro Manzoni ha ben sintetizzato nei due versi del Marzo 1821: “una d’arme, di lingua, d’altare, di memorie, di sangue e di cor”.
Chi è fuori da questo concetto, che, poi, è l’elementare concetto di “Nazione” da cui deriva la “nazionalità” da non confondersi con quello, meramente burocratico e amministrativo, di “cittadinanza”, non può aspettarsi di veder anteposte le sue esigenze da quelle di coloro che, tra loro, sono connazionali.
L’emendamento della Lega, pertanto, aveva un profondo valore nazionale e chi vi si è opposto, costringendo la Lega al suo ritiro, ha mostrato, con ogni evidenza, la sua essenza antitaliana e internazionalista, cioè esattamente il contrario di ciò che è necessario per garantire Benessere, Prosperità e Sicurezza agli Italiani che devono essere consapevoli che i loro diritti, vanno anteposti, in Italia, a tutti coloro che Italiani non sono.
Registro e annoto, intanto, con grande soddisfazione l'esito del referendum svizzero che ha visto il Popolo Elevetico approvare la proposta della Destra di bloccare la costruzione di nuovi minareti.
Erano tutti contrari a tale proposta: governo, partiti di centro e di sinistra, chiese di vario orientamento, ma il Popolo non si è lasciato infinocchiare ed ha votato contro la proliferazione a senso unico, senza reciprocità, dell'islam.
In Italia un eventuale referendum contro la costruzione di nuove moschee otterrebbe all'incirca lo stesso risultato, piaccia o meno a Fini, a monsignor Vegliò, a Bersani e a tutti quelli come loro: il Popolo sa cosa è meglio.
Altrettanto non si può dire di certi politici che insistono nel proporre leggi e iniziative contrarie alla volontà popolare.
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