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25 febbraio 2010

Sciocchezze bipartisan

I sindaci di Torino e Milano (in modo sgradevolmente bipartisan a dimostrazione che le corbellerie non provengono solo da una parte) hanno promosso (e come pecoroni sono andati loro dietro decine di sindaci e persino il neocommissario di Bologna) una serrata del traffico per domenica 28 febbraio.
E’, a tutti gli effetti, un provvedimento repressivo della libertà individuale e del diritto di spostamento da parte dei cittadini.
E’ un abuso da parte di chi comanda, ammantato dalle parole d’ordine del “politicamente corretto” di stampo ecoambientalista.
Che ci sia inquinamento ce lo dicono le rilevazioni effettuate con strumenti sempre più sofisticati, dimenticando lo smog che avevamo negli anni sessanta e che adesso non c’è più.
E dimenticando anche l’insegnamento dell’ “ambientalista scettico”, Bjorn Lomborg, che ricordava come pur lavandosi le mani, se ce le guardassimo con microscopi sempre più potenti saremmo sempre dietro a lavarcele senza mai essere soddisfatti.
Ma soprattutto dando spazio a sospetti che tutta questa menata sull’ambiente serva a lanciare un “business” specifico, quello dei lavori da fare per caldaie meno inquinanti, per sostituire – a ritmi sempre più frenetici – le nostre autovetture, per mettere fuori legge strumenti validissimi, funzionanti ma non “a norma”.
Naturalmente la “norma” la stabiliscono quelli interessati all’argomento e spesso in base a “studi” effettuati dagli “esperti” che, anche qui spesso – non voglio fare d tutta un’erba un fascio - sono a ciò incaricati dalle associazioni professionali di chi, poi, dovrebbe svolgere i lavori di “adeguamento”, esattamente come il ministro Donat Cattin negli anni settanta rese potabile l’acqua inquinata di atrazina, semplicemente aumentando, per decreto, il livello di atrazina consentito.
Oppure come gli scienziati, che hanno progressivamente ridotto la quantità “accettabile” di colesterolo nel sangue, imponendoci (o, almeno, cercando di imporci …) rinunce nel mangiare e nelle nostre abitudini di vita, accoppiandole a prodotti che dovrebbero favorire la riduzione del colesterolo e che, manco a dirlo, sono costosissimi.
E sono costosissimi gli oneri che vengono accollati ai cittadini per mettere a norma gli impianti “inquinanti”, per fare i lavori nelle case, per cambiare le autovetture che, pur in perfetta efficienza, non rispondono più ai criteri stabiliti dai “poteri forti” e che ci costringono a vendere con i divieti alla circolazione.
Naturalmente tutti i costi sono a carico del singolo cittadino e naturalmente i produttori di quei “servizi” ecoambientalisti guadagnano fior di quattrini.
Non è così che si fanno gli interessi dei cittadini e l’iniziativa dei sindaci bipartisan di Torino e Milano ci dice solo che in Italia, la sinistra e questo Centro Destra sono pressoché uguali.

P.S.: Nell'immagine una bufala che ci regala l'ottima mozzarella, a differenza della bufala ecoambientalista che ci regala solo conti da pagare.

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5 commenti:

Nessie ha detto...

Concordo in pieno: queste sono prove tecniche di Ecocretinismo bypartisan nonché di Talebanesimo ambientalista. Sappiamo fin troppo bene dove vogliono arrivare: c'è la crisi, i consumi sono fermi e si deve incrementare la "green economy" obamiana, cambiando auto, caldaie e tutto il resto. E i satelliti eurobabbei, vanno tutti dietro a rimorchio come tanti pecoroni. A cominciare da sindaci e governatori di regioni. Intanto però, quello che non dicono è che Mestizia Moratti domenica prossima lascerà diritto di transito in auto ad Armani, Versace, Valentino, e stilisti vari; alle top model e agli organizzatori delle sfilate di moda. Mentre la popolaglia bovina sarà appiedata e mazziata.

Reineke ha detto...

Cioè, spiegami, se qualcuno manifesta contro la Tav, lo stato deve intervenire a forza di manganelli e spaccare un po' di nasi, quando si tratta di smog, ehi, tu Stato, come ti permetti di limitare la mia libertà? Mi vuoi impedire di fare quello che voglio?
Per carità Massimo, tu puoi essere quello che vuoi, ma, prima di passare da essere un fascistello che invoca lo stato forte a reprimere ogni forma di dissenso a essere un libertario difensore di ogni libertà individuale, lascia passare almeno più di un post. Sai, certi salti mortali per noi lettori sono un po' spiazzanti.

Massimo ha detto...

Reineke, comincio a stancarmi a doverti insegnare a vivere e a capire quello che leggi.
L’imposizione ecocretina (come l’ha definita Il Giornale) è della stessa matrice (socialista) dei blocchi che attuano i no tav, invece di manifestare pacificamente lasciando lavorare gli operai e passare i mezzi.
Abracadabra: qui e là c’è sempre qualcuno che impedisce la libera circolazione ...

Reineke ha detto...

Ahhh, adesso ho capito. Dunque per te lo Stato deve essere quell'ente che permette a Massimo quello che vuole fare Massimo. Non i cittadini, no, no, proprio Massimo. La mattina ti svegli e chiami lo Stato dicendo "oggi voglio andare in macchina", e lo Stato provvede a eliminare tutti i blocchi.

Tu non capisci che sei pretendi per te, la libertà da uno stato che ti possa dire se puoi o non puoi andare in macchina, devi accettare che ad altri venga garantita la libertà di protestare nei modi e con i contenuti che a te non piacciono. Puoi criticarli, disprezzarli, ma non puoi chiedere che lo Stato intervenga per farli finire. Non è che le cose valgono finchè fa comodo a te e poi basta. Non pretendo che tu sia d'accordo con quelli che manifestano, ma cerca di essere almeno d'accordo con te stesso.

Massimo ha detto...

La vittoria del Bologna mi ha messo di buon umore più del solito e quindi cercherò, ancora una volta, di indurti a capire quello che leggi, visto che la tua incontinenza commentatrice nega che ciò accade.
Manifestare pro o contro qualcosa è lecito, non lo è però imporre blocchi alla circolazione di chi vuole lavorare e dei mezzi che trasportano attrezzi e materiale.
Così i blocchi del traffico. Liberi di credere alle fole ecoambientaliste. Non di impedire la circolazione a quei cittadini che non si fanno menare per il naso dai catastrofisti.