Mario “Frigor Montis” ha detto no alle Olimpiadi a Roma.
Torno sul tema perché la scelta è di una gravità non colta dai commentatori proni al governo (ovvio) ma neppure da quelli di Centro Destra del Giornale e di Libero pronti a fare la "ola" contro Roma ed è foriera di pesantissime conseguenze, tutte negative, per l’Italia.
Monti ha fatto una scelta codarda: non rischiare.
Tutti sanno che il rischio è l’elemento che contraddistingue ogni impresa.
Monti ha invece agito come quel servo della parabola evangelica che, ricevuti dieci talenti dal padrone che partiva per un lungo viaggio, per viltà li ha sepolti in attesa del ritorno del padrone, senza farli fruttare.
Senza rischio non c’è crescita, solo stagnazione e decadenza.
Monti ha rinunciato al volano di una olimpiade in termini di investimenti, lavoro, infrastrutture, per un miserando calcolo della serva, paventando “sforamenti” e corruzioni.
Monti non ha avuto fiducia nelle sue stesse capacità di controllo e indirizzo.
Ma se anche ci fosse stato un aumento dei costi preventivati, se anche ci fossero casi di corruzioni, non si pensa che il volume degli affari avrebbe tonificato il nostro Pil, dato lavoro a migliaia di persone, creato un obiettivo, una prospettiva di crescita per l’intera nazione ?
Ancora peggio.
La scelta codarda di non garantire il comitato olimpico, proietta l’immagine di una Italia pezzente e perdente, con le ovvie conseguenze in termini di considerazione da parte degli investitori stranieri.
Chi mi legge può facilmente immaginare dove invito Monti a mettersi il suo pallottoliere, perché non di soli, aridi numeri è il governo di un Popolo, di una Nazione.
Chi non è capace di sognare, di pensare in grande per il futuro è morto prima ancora di tirare le cuoia.
Un Popolo che non sogna, una Nazione che non progetta il proprio futuro lanciando il cuore oltre l’ostacolo sono un Popolo e una Nazione in piena decadenza, destinati a scomparire, ad una meritata schiavitù.
La sfiducia nel Popolo Italiano che traspare dalla scelta del piccolo contabile di Palazzo Chigi è il più triste de profundis per una Nazione.
Occorre una forte scossa …
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5 commenti:
Massimo a che serve progettare il proprio futuro, quando nel momento in cui pensi d'aver raggiunto il traguardo ti mandano qualcuno che, come nel gioco dell'oca, ti dice che che le regole con le quali tu ti sei cimentato un'intera vita adesso non valgono più e ti prende con le due dita (Pollice e indice)e ti rimette alla casella di partenza?
Quell'incivile di Monti oggi si è permesso di sbeffeggiare un eurodeputato britannico che aveva alzato dubbi e preoccupazioni sulla deriva superstatalista europea e deficit di democrazia...
Monti gli ha risposto che lui apparteneva d una "cultura insulare molto superficiale".
Gli inglesi sono rimasti l'ultimo baluardo di libertà in Europa ?
Gaetano. Poche regole, chiare e che non comportino un costo ribaltato sul prossimo. Con l'autunno caldo e gli anni di piombo si è contravvenuto a tutto ciò e adesso il cerino in mano lo abiamo noi. Dovremmo chiedere conto ai Lama Storti, Vanni, Berlinguer, Zaccagnini, Moro e compagnia cantando.
Giulio. Monti invece appartiene alla cultura servile dei maggiordomi, pronti a farsi forti con la forza altrui, diventando piccoli piccoli quando si trovano davanti qualcuno più forte di loro. Ricorda il funzionario pubblico con cui tutti abbiamo a che fare quando abbiamo bisogno di uno dei tanti (incivili) permessi per qualche nostra attività ...
Caro Massimo, il mio costo non è mai ribaltato sul prossimo, semmai è lo stato/casta che ha ribaltato i suoi costi du di me.
Se la pensate così non lamentatevi di Monti ;)
Neppure il mio. Ma il cerino acceso è arrivato comunque in mano nostra e siamo noi che paghiamo.
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