Inizio di anno col botto in una borsa euforica e con lo spread in calo.
Eppure l'Italia è
senza governo
a meno di due mesi da elezioni incerte
con una probabile situazione di inesistenza di maggioranze univoche nelle due camere
con Napolitano in scadenza di mandato
senza una linea certa per il futuro.
Ancora una volta Berlusconi aveva ragione nell'affermare che lo spread non dipendeva da lui, come non dipende da qualsiasi azione di governo.
Certo più soldi nelle tasche degli Italiani aiuterebbero a stare meglio, ma gli indici economici tanto cari agli "esperti" che non ne azzeccano mai una, dipendono dalla situazione mondiale.
Ed è stato sufficiente uno straccio di accordo negli Stati Uniti per ottenere risultati brillanti.
Vedremo chi sarà così fortunato da incassare i dividendi di meriti non suoi.
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