Dal primo gennaio siamo soggetti ad un
“redditometro” studiato appositamente per offendere la nostra
dignità e libertà individuale.
La stampa., asservita alla Spectre
finanziaria internazionale, invece di sparare bordate ad alzo zero
contro gli inventori e gli esecutori di una simile porcheria, si è
limitata a “sobri” borbottii.
La portata demenziale e, nello stesso
tempo, oppressiva del redditometro è chiara nel lungo elenco di
controlli che il fisco potrà eseguire per rapinare meglio i
cittadini.
Nulla esce dal controllo: case,
automobili, collaboratrici domestiche, ristrutturazioni, operazioni
sui conti e sui titoli, persino quell’altra ignobile invenzione che
è la DIA diventa un motivo di controllo.
Grazie a Monti siamo arrivati ad un
sistema asfissiante di controllo sui cittadini che neppure Orwell nel
suo 1984 aveva immaginato.
Quel che è più grave, oltre al
silenzio della stampa, è che le attività del fisco saranno di
carattere esclusivamente repressivo, con una inversione dell’onere
della prova che è la negazione della nostra stessa civiltà
giuridica.
Saranno i cittadini a dover dimostrare
come e perché hanno potuto legittimamente sostenere una determinata
spesa o un determinato tenore di vita e non il fisco a dover PROVARE
che quei cittadini abbiano violato le (peraltro infami) leggi fiscali
italiane.
Di più.
Gli accertamenti saranno retroattivi al
2009, quindi a molti di noi sarà richiesta una prova diabolica,
quasi impossibile da fornire (perché chi ha conservato ricevute o
memoria esatta di determinati acquisti di quattro anni fa ?) da
contrapporre ai facili teoremi degli aguzzini del fisco.
E anche chi potrà dimostrare la
perfetta attinenza alle leggi delle sue azioni, come e da chi verrà
risarcito per il tempo perso, occupato a scartabellare nelle carte
del proprio archivio personale, a fare anticamera agli uffici delle
entrate dopo essere impazzito per ottenere un appuntamento ed aver
dovuto abbandonare il proprio lavoro e attività professionale
(quindi con una perdita economica ) ?
E chi risarcirà il cittadino che dovrà
mettere a dura prova i propri nervi per non spaccare la faccia al
proprio interlocutore dell’agenzia delle entrate che, con fare
inquisitorio e arrogante, come capita troppo spesso quando si ha a
che fare con dipendenti pubblici, lo tartassa di domande e si
trincera davanti alla rigida applicazione di norme fatte apposta per
incastrare gli onesti ?
La verità è che vogliono spegnere
ogni libertà individuale, perché quando il Popolo è costretto a
lottare per la propria sopravvivenza, non ha voglia e tempo per
occuparsi degli intrallazzi di “lor signori” che, per poterli
fare meglio, hanno messo in campo per le prossime elezioni ben due
coalizioni: quella di Monti e quella di Bersani che puntano al
medesimo risultato.
Monti e Bersani, infatti non propongono
di ridurre le spese per ridurre gli oneri fiscali sulle spalle dei
cittadini, bensì cercano solo il sistema per continuare a spennarci
meglio e di più.
Perché sono degli autentici polli
quelli che voteranno quelle due coalizioni pensando che andranno a
prendersi i soldi dalle tasche di qualcun altro.
Sia chiaro che quel “qualcun altro”
siamo sempre e solo tutti noi e che pensare di salvarsi perché,
magari, in una occasione è stato colpito il proprio vicino,
significa solo dare a quei torturatori l’occasione per colpire noi
stessi meglio e con meno resistenza quando verrà il nostro turno.
La ribellione parte da un voto contro
le tasse e contro il fisco che violentano la dignità umana delle
persone.
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1 commento:
Ti ho già risposto al riguardo da me. Dovremo dar battaglia a spron battuto scrivendo, anzi, inondando, di email e fax ai media ufficiali. Scrivere e rompere le palle dappertutto,rompere la congiura del silenzio, oltre - beninteso - ai nostri blog perché qui lo stato di diritto dei cittadini è andato bellamente a farsi fottere. Poi come ho scritto in principio d'anno, fondare organismi di base per la difesa fiscale dei cittadini, alternativi ai Caf (collaborazionisti e complici di queste porcherie) e alla sindacatocrazia organica ai poteri forti.
Quei mentecatti della Trimurti sono sempre lì a fare passeggiate fuori porta con bandiere, fischietti idioti ed elmetti, ma una vera autoriduzione fiscale e una vera difesa da questi soprusi "retroattivi" non vogliono e non sanno farla.
Qui è evidente che Monti e chi per lui, vogliono solo una cosa: I NOSTRI SOLDI.
Il 2013 sarà l'anno della nostra crociata per fermarli. Che si chiami Monti o che si chiami Bersani.
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