04 giugno 2016
Domani si vota
Sì può essere disgustati dai politici, dai partiti, dai privilegi della casta ma chi domani non voterà darà a chi vota la delega per decidere al suo posto.
Per chi ama l'Italia, per chi vuole preservare l'Identità di un Popolo, ripristinare la Sovranità di una Nazione, ridurre l'invadenza di uno stato predone e sprecone, anche un voto amministrativo, preposto a riparare buche, ordinare il traffico, rendere fruibile la propria città garantendo la sicurezza degli abitanti e delle loro proprietà, può essere importante.
L'Italia sta tornando terra di conquista per le potenze straniere per colpa di governi inetti, guidati da maggiordomi dell'unione sovietica europea proni ai voleri altrui e pronti al genocidio del Popolo Italiano per sostituirlo con clandestini estranei alla nostra Storia, alla nostra Cultura, alla nostra Tradizione.
Il disegno si completerebbe con una "riforma" peggiorativa di una costituzione, quella del 1948, già pessima di suo perché frutto di un compromesso al ribasso tra cattolici, comunisti e socialisti.
Al voto andranno comuni importanti come Milano, Roma, Trieste, Torino, Napoli e la mia martoriata Bologna.
In ognuno di questi comuni e dei restanti 1300 chiamati al voto la sconfitta dei nunzi renziani di turno rappresenterà una boccata di ossigeno per l'intera Nazione.
Anche se alcuni candidati, come ad esempio Parisi a Milano, possono non rappresentare quella rivolta contro la burocrazia tiranna delle consorterie finanziarie internazionali andranno comunque votati per evitare il peggio.
In altri comuni, come a Roma votando Giorgia Meloni o a Bologna votando Lucia Borgonzoni, avremo invece la possibilità di aiutare la costruzione di una vera alternativa nazionale e identitaria che possa combattere con successo il tentativo del valletto fiorentino di trasformarci in sudditi di un'unione sovranazionale guidata dalle peggiori consorterie finanziarie.
Un Centro Destra dove il prevalere dell'ala autenticamente reazionaria, identitaria e tradizionalista, presidenzialista, nazionalista e federalista allo stesso tempo, potrà respingere ogni illusione di "unità nazionale" con chi questa Nazione sta distruggendo nel nome di un internazionalismo ancora più pericoloso di quello socialcomunista.
Un voto non risolve i problemi, ma può concederci più tempo per reagire e rallentare la devastazione posta in atto dalla triade Monti-Letta-Renzi.
Votare Meloni a Roma e Borgonzoni a Bologna aiuta più che starsene snobisticamente a casa.
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