Speravo nel meglio, ma ero preparato al peggio.
In realtà non ci credevo.
Ne abbiamo parlato tra amici e colleghi, tutti convinti che, anche questa volta, gli gnomi sarebbero riusciti a far passare la metastasi europea come un beneficio.
Abbiamo sicuramente subito l'influenza di due fatti.
Il primo: siamo Italiani e in quanto tali abbiamo creduto che la morte della parlamentare socialista avrebbe suscitato quella ondata di emozioni favorevoli alle sue idee similboldrinesche che avrebbe avuto da noi, memori del 1984 quando Berlinguer morì durante un comizio e i comunisti divennero per la prima volta (unica nella prima repubblica) il principale partito italiano.
Gli Inglesi, invece, non si sono lasciati traviare dalla commozione ed hanno votato bene.
Il secondo fattore di influenza (e questo la dice lunga sull'importanza del controllo della comunicazione) è la martellante propaganda che giornali, radio e televisioni tutti alservizio delle consorterie che ne detengono la proprietà hanno fatto illustrando un dopo Brexit pieno di insidie, di rovine e poi annunciando il "recupero" degli europeisti.
Una campagna in piena regola come se fossimo noi dover esprimere un voto, che non ha dato spazio alle ragioni dell'uscita, dileggiando e ironizzando su quei "bruti" che vogliono un'Europa delle Nazioni e dei Popoli.
Solo un antipasto di quello che ci aspetterà con il referendum di ottobre con tutte le consorterie di potere e finanziarie schierate a favore del bulletto di Rignano.
Ma tutta quella propaganda non poteva che farci riflettere: se gli gnomi sono così ansiosi di veder confermato il demone europeo anche a Londra, vuol dire che ne traggono cospicui vantaggi.
E se loro ne traggono cospicui vantaggi vuol dire che per tutti noi, per tutti i Popoli e le Nazioni d'Europa l'unione sovietica è una solenne fregatura.
Adesso, però, tocca a noi, tocca ai Francesi, agli Olandesi, agli Spagnoli, agli Ungheresi, e a tutte le Nazione di questa Europa che, ancora una volta grazie agli Inglesi, può ricominciare a vedere l'alba di un nuovo inizio.
Un nuovo inizio per il quale dovremo combattere, che nessuno ci regalerà, che dovremo strappare con la forza dalle dita adunche degli gnomi.
Un nuovo inizio che passa attraverso la recuperata consapevolezza dei Popoli e delle Nazioni d'Europa della propria Identità, del diritto all'Indipendenza e alla Sovranità la cui massima espressione, indipendentemente dalle leggi esistenti, non può che essere un referendum sul modello britannico.
God Save the Queen !
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