Nel 2010 Silvio Berlusconi, premier italiano, stringe un accordo con il dittatore libico Gheddafi che, in cambio di finanziamenti per costruire strade e infrastrutture, si impegna a bloccare le partenze dei clandestini dalla Libia.
L'accordo funziona e gli arrivi di illegali dalla Libia vengono praticamente azzerati, risolvendo il problema.
Tale accordo evidentemente non piace (come non piace l'indipendenza e l'intraprendenza di Berlusconi che si smarca sempre più dai francotedeschi) e, con la benedizione del premio Nobel per la pace Obama, istigati da quell'altra emerita incapace della moglie di Clinton, allora segretaria di stato americana, gli Inglesi e i francesi aggrediscono la Libia con la scusa dei "diritti umani", dopo averne tollerato le infamie per 42 anni, dal colpo di stato del 1969 che depose Re Idris.
Con il governo Conte-Salvini-Di Maio, l'Italia perfeziona gli accordi di Berlusconi, ripresi da Minniti nel 2017 e non solo blocca la nuova invasione dilagata dal 2012 al 2017, ma rende autonome le forze navali libiche perchè possano intervenire a salvare i naufraghi seriali, riportandoli nei porti libici.
Puntuale come la morte ecco che scoppiano disordini a Tripoli, con le varie fazioni (finanziate e istigate da chi ?) che se le danno di santa ragione mettendo a rischio la ritrovata capacità libica di bloccare i clandestini in partenza per l'Italia.
Per ora l'ambiguo ometto parigino non ha ancora mandato la sua aviazione a bombardare, ma non mi stupirei se fosse la prossima mossa per riattivare l'invasione ai danni dell'Italia.
Con la scusa infatti che in Libia c'è la guerra, tutti i tromboni delle varie organizzazioni internazionaliste (ong, onu e suoi derivati, unione sovietica eurioea) strillerebbero come checche isteriche se gli illegali fossero rimandati al "via" e così possono giustificare il rifiuto a riconoscere i porti libici come porti sicuri.
Sarà solo una coincidenza, ma io non credo a questo tipo di coincidenza.
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1 commento:
Benvenuto nel club dei "complottisti"! :-) Il problema è che non lo si è mai abbastanza e chi ordisce per davvero i "complotti" dà del paranoico a chi si limita a smascherarli.
No, non è una coincidenza fortuita e lo sa bene anche Salvini che lo ha lasciato intendere nelle sue dichiarazioni.
Micron con questa guerra tra tribù contrapposte, acchiappa i due classici piccioni con una fava: ci ruba le commesse petrolifere e ci manda qui un bel po' di "profughi di guerra" (scatenata bell'apposta). Torme di disperato che-non-si-possono-rifiutare. In questo modo abbassa anche l'indice di popolarità del governo giallo-verde sul tema "immigrazione".
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