Vi sono momenti esilaranti nel teatrino della politica.
Quello che viviamo ne è la plastica rappresentazione.
Tutti si affannano a proclamare che non hanno paura del voto, che la via maestra è quella di dare la parola agli Italiani, MA ...
Così i grillini hanno accolto come una liberazione l'esternazione del loro guru contro il voto.
Capirai, molti di loro dovrebbero tornare sul divano e fare le pratiche per il reddito di cittadinanza.
Così dicono sì al voto, ma prima facciamo la riforma costituzionale e la nuova legge elettorale (una anno e forse più ...).
Renzi, con una piroetta che la sua attuale stazza non avrebbe lasciato presagire, dice sì al voto, però prima ... mettiamo a posto i conti.
Non ci si è riusciti in decenni di legislature, di manovre e manovrine e Renzi pensa di farlo adesso ?
O non è una scusa per rinviare il voto alle calende greche ?
Però qualcosa il poveretto deve inventarsi per difendere la nutrita pattuglia di parlamentari che risponde a lui e che si squaglierebbe con il voto, visto che le liste le farebbe Zingaretti che, infatti, è a favore del voto.
Patetico Grasso che strologa su un governo che ci dovrebbe portare al voto, quando tutti sappiamo che per lui, finita la legislatura, finisce anche la carriera politica visto che il suo partito non è neppure lontanamente in grado di agguantare il quorum, superato com'è persino da "Più Europa".
Tanto di cappello invece a Calenda che vuole il voto subito nonostante i sondaggi e a Berlusconi che, per ora, non sembra attratto dalla tenda ad ossigeno di un prolungamento della legislatura nonostante sondaggi impietosi verso Forza Italia.
Renzi e Grillo (e Grasso, ma la sua consistenza è impalpabile, non so neppure perchè ne rilancino le dichiarazioni) sono come Wild Coyote che strisciava con le unghie la liscia e ripida parete dalla quale era precipitato.
Coerente la Meloni (peraltro accreditata di un buon successo dai sondaggi) e, ovviamente, Salvini.
Del resto a Salvini i Cinque Stelle avevano bloccato l'autonomia regionale, la flat tax, cacciato due importanti sottosegretari, proposto una riforma della giustizia che continuava a lasciare ampi poteri e discrezionalità a quegli stessi magistrati che mandano libera la capitana della ong Sea Watch, dissequestrano le navi ong e chiedono il processo contro il Ministro degli Interni che sta difendendo i confini della Patria.
I Cinque Stelle, poi, hanno votato la candidata del potere costituito in Europa.
Ottenuta quota cento, una legge migliore sulla legittima difesa, una prima flat tax pur limitata ad una fascia bassa di lavoratori autonomi e, soprattutto, dimostrato che basta volerlo e l'invasione dei clandestini può essere drasticamente ridotta, proseguire avrebbe significato uno stillicidio di commenti a mezzo stampa (la stessa che adesso fa la ola a Grillo e Renzi contrari al voto).
Adesso deve solo continuare sulla strada intrapresa e che il voto sia a ottobre, in primavera o alla scadenza, il premio arriverà, perchè Grillo e Renzi, se mai realmente si mettessero d'accordo e riuscissero ad ottenere una maggioranza, non potrebbero fare altro che genuflettersi davanti all'unione sovietica europea, eseguendone gli ordini, magari appena un po' mascherati ed edulcorati perchè in cambio trasformeranno l'Italia in una gigantesca discarica di clandestini.
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1 commento:
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