Il 10 febbraio si commemora il Giorno del Ricordo, in onore e memoria degli Italiani di Istria, Fiume e Dalmazia assassinati e resi esuli dalla violenza comunista.
Vorrei sottolineare "violenza comunista", perchè quegli omicidi e quella pulizia etnica fu rono figli di una ideologia, la più feroce mai esistita sulla Terra, che vide se non partecipi, complici morali anche coloro che, istigati dall'allora partito comunista italiano, accolsero in alcune zone d'Italia (purtroppo anche in questa Emilia Romagna che non riesce a liberarsi dal giogo rosso) con lanci di pietre e insulti gli Esuli Italiani.
Per questo è inaccettabile che ad un esule fiumano come Alfio Krancic sia stato impedito di mostrare le sue opere, con una censura di stampo stalinista nella seconda regione più rossa da sempre, la Toscana.
Così come è inaccettabile che sia l'anpi acommemorare il Giorno del Ricordo in senato, a meno che, per par condicio, non venga concesso a Forza Nuova di fare altrettanto sul 25 aprile.
Forse sarebbe un primo passo verso quella pacificazione che la sinistra nega da sempre.
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