Di Salvini aprezzo tante iniziative, scelte, prese di posizione, decisioni.
Apprezzo che si contenda (con successo) la piazza ai clericomarxisti, che si espongano tesi, come quelle sui clandestini, messe all'indice dai parrucconi proni alle consorterie finanziarie e affaristiche dell'unione sovietica europea, le coraggiose battaglie, anche quelle perse come in Emilia Romagna, per contendere tutto alla sinistra.
Mi piace la campagna di tesseramento online e sulle piazze e la sua costante presenza sui social che consentono a chi non frequenta le piazze, di non subire la ricattatoria informazione a senso unico dei media tradizionali.
A volte, però, non ne condivido le strategie.
Non sono d'accordo sul votare sì al referendum per il taglio dei parlamentari e non sono d'accordo nel proporre dei "civici" per le elezioni.
I "civici" non sono né carne, né pesce.
Sono come Conte, prondi a cavalcare qualsiasi cavallo pur di restare in sella, credendosi chiamati da Dio a ricoprire quel ruolo.
Non hanno alcuna riconoscenza né fedeltà a chi li ha votati e, alla fine, credendosi "arrivati" si allineano sempre ai voleri del potere.
La Lega, invece, deve trascinare il Centro Destra su posizioni totalmente antisistema, come quando si propone di cacciare i clandestini o di uscire dall'unione sovietica europea se non cambierà presto e radicalmente.
Non è temp di abatini senza sesso o dal sesso incerto.
Occorrono progetti, proposte e i iniziative dalle tinte forti e dal perimetro marcato nei confronti dei clericomarxisti.
Fuori dall'unione sovietica europea, ma anche fuori dalla chiesa di Bergoglio: simul stabunt, simul cadent.
#Salvini: "Se l'#Europa non cambia meglio fare come inglesi" https://t.co/EgV8XIOruX pic.twitter.com/V5V3j0fnmZ— Adnkronos (@Adnkronos) February 15, 2020
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