Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

10 agosto 2024

Una tantum, persino i francesi possono insegnarci qualcosa

Non ho guardato le Olimpiadi francesi, come non ho guardato quelle precedenti da parecchie edizioni.

L'affollamento di discipline di cui non mi interessa nulla e la contemporanea assenza dell'Italia nel calcio e del baseball come disciplina, mi ha indotto a seguire quel minimo (molto abbondante) riportato dai quotidiani e da radio e telegiornali.

Quel che è certo è che le Olimpiadi a Parigi sono state organizzate male, gli atleti sono stati trattati con atteggiamenti e strutture da ghetto, il tutto nel nome di una ideologia che non dovrebbe aver posto nello sport.

Letti di cartone, assenza dell'aria condizionata o sua regolazione obbligata ad appena sei gradi in meno della temperatura esterna (provino gli ecoambinetalisti a vivere, lavorare, dormire, in una stanza a 33 gradi quando fuori ce ne sono 39), con la ciliegina finale delle competizioni nelle acque putride della Senna.

Ce ne sarebbe per una campagna di stampa e politica contro il governo in carica della durata dell'intera manifestazione.

In Italia sarebbe avvenuto, in Francia non solo non ho letto nulla che si riferisse ad una strumentalizzazione contro Macron della fallimentare organizzazione olimpica, ma non ho neppure letto di interventi di magistrati, che in Italia sarebbero intervenuti alla prima flatulenza, per sequestrare letti, vietare la balneabilità della Senna o controllare le condizioni ambientali nelle stanze degli atleti.

I francesi, a prescindere dal colore politico e dal ruolo ricoperto, nella peggiore delle ipotesi sono stati in silenzio, magari riservandosi gli attacchi successivi, ma non hanno agito con l'intento di danneggiare il governo in corso di Olimpiade, come sarebbe accaduto se avessero voluto sfruttare le varie situazioni che si sono create.

Tra parentesi, la Francia è senza governo da oltre un mese, ma le varie polemiche, in corso di manifestazione, sono state silenziate.

Ecco, forse questa è l'unica cosa che i francesi ci possono insegnare e che dovremmo mutuare da loro: compattarsi per l'Interesse Nazionale.

Da noi, invece, i cattocomunisti esultano quando l'Italia viene messa in difficoltà da provvedimenti, entusiasticamente votati dai cattocomunisti, che portano all'esproprio delle nostre case, delle nostre automobili, dei nostri risparmi.

Per non parlare di quanto magistrati e giornalisti avrebbero ricamato davanti ai letti di cartone, alla balneabilità del Tevere, alle condizioni microclimatiche degli ambienti adibiti ad alloggi degli atleti.

Ma in questo caso, una tantum, il comportamento corretto è quello delle forze politiche, dei magistrati, dei giornalisti e dei cittadini francesi.

09 agosto 2024

A' la guerre comme à la guerre

Leggo con stupore i commenti alle azioni di guerra nei due teatri oggi al centro dell'attenzione: Ucraina e Medio Oriente.

Lo stupore deriva dal fatto che ci si scandalizza per azioni sicuramente feroci, che provocano decine di vittime (morti e feriti), ma che non sono altro che parte di quell'attività umana che è la guerra.

La Russia si indigna per l'attacco sul proprio territorio degli ucraini che avanzano tra gli applausi dei giornali, anche italiani, che li sostengono, quegli stessi giornali che, quando è la Russia ad avanzare e ad uccidere civili, parlano di crimini di guerra e vorrebbero processare Putin davanti ad uno squalificato tribunale internazionale.

Lo stesso tribunale internazionale che si squalifica ancora di più mettendo sotto accusa Netanyahu e altri politici e militari israeliani, questa volta con il plauso della Russia che dimentica le atrocità che, almeno dalla seconda metà degli anni sessanta, commettono i terroristi palestinesi nel mondo.

Mettere delle regole alla guerra è quanto di più ridicolo possa esserci.

Se una nazione entra in guerra, qualunque sia il motivo, lo fa con l'intenzione di vincere, non importa come, perchè, come ben sappiamo noi Italiani, l'importante è vincere, perchè chi perde paga e molto salato.

Non mi scandalizzano quindi le azioni di Israele, nè i bombardamenti russi in Ucraina e le azioni degli ucraini in Russia.

Mi scandalizzoo quando ci sono degli abatini, a corrente alternata a seconda di chi colpisce chi, che si scandalizzano.

E' la comunità internazionale che, invece di prendere parte alla tifoseria per gli uni o gli altri, dovrebbe adoperarsi per far terminare rapidamente ogni conflitto e, soprattutto, visto che c'è e ci costa miliardi, l'onu dovrebbe assumere, sempre ed a prescindere una posizione equidistante e non sostenere le ragioni di alcuni contro quelle di altri.

Vanno ascoltate le popolazioni che devono poter decidere se preferiscono essere parte di una nazione, di un'altra o essere indipendenti.

Ma non ci può stupire se una guerra porta sangue, sudore e lacrime.

08 agosto 2024

Le due destre della Meloni e di Salvini

Fratelli d'Italia e Lega, da quando c'è Salvini che pure arriva da esperienze adolescenziali di estrema sinistra, rappresentano due destre, a volta sovrapponibili, altre complementari, altre volte ancora interscambiabili.

E' un bene per noi Elettori che possiamo scegliere, sapendo comunque di non buttare via il voto con l'astensionismo o il voto a liste monotematiche che durano una sola stagione e neppure di metterlo nel congelatore in attesa di tempi migliori.

Le regole non scritte della opportunità politica dicono che quando ci sono due partiti che sostengono Valori, Principi, Progetti similari, sia meglio dare forza a chi ha maggiori possibilità di incidere e di essere forza di aggregazione per trasformare quei Valori, Principi, Progetti in legge.

Ma c'è anche un altro modo per scegliere quale destra si predilige, sempre nella consapevolezza di non sprecare il proprio voto.

Le due destre di Salvini e della Meloni hanno caratteristiche comuni, ma origini e qualche venatura differente, un po' per i ruoli attualmente ricoperti dai due leaders, un po' per la storia dei due partiti.

La destra rappresentata da Fratelli d'Italia affonda le sue radici in Alleanza Nazionale e prima ancora nel Movimento Sociale Italiano.

Non ho dubbi sul fatto che se si potesse chiederglielo, Almirante indicherebbe nella Meloni la sua erede e in FdI la sua eredità.

E' una storia nobile, quella di Fratelli d'Italia, fatta di comunità, di battaglie politiche da minoranza, di coerenza.

Il personale politico di Fratelli d'Italia non è improvvisato, ma arriva da una lunga militanza di base, cominciata spesso, come nel caso della Meloni, dai banchi di scuola.

Ma anche la Lega ha una lunga storia di militanza di base, di banchetti per le strade, nelle piazze, su temi, però, in partenza diversi, ma ugualmente presenti nel sentimento profondo dell'Elettore di destra.

La riprova della intercambiabilità è data dal passaggio, praticamente senza eccezioni, del voto da uno all'altro partito quando uno (la Lega) ebbe uno sbandamento entrando nel governo Draghi assieme ai cattocomunisti e poi votò per la rielezione di Mattarella, che stiamo pagando ancora e pagheremo fino al 2029.

La Lega accarezza meglio il sentimento popolare su alcuni temi, come l'immigrazione, l'autonomia locale, l'appartenenza all'unione europea, di quanto non faccia FdI, ma molto è conseguenza del differente ruolo della Meloni che deve interloquire (probabilmente malvolentieri) con la Von der Leyen, Macron, Scholz) rispetto a Salvini che ha maggiore libertà e quindi può non andare per il sottile nel parlare di quei soggetti.

Se molti Elettori di destra auspicherebbero un partito unico, è bene ricordare come la somma di due partiti ha sempre dato un risultato inferiore alla sommatoria dei voti di quando erano separati.

Lo ha dimostrato il Psi con le sue ripetute scissioni e riunificazioni con il Psdi, lo hanno dimostrato i cosiddetti "laici" quando hanno tentato le liste uniche alle europee tra Pli, Pri e poi anche i radicali, ma la dimostrazione più eclatante è quella della Dc e del Pci che, divisi, al massimo del loro splendore, arrivavano al 70% e adesso, uniti nel Pd, festeggiano il raggiungimento (interamente a scapito del loro alleato Conte) del 24%.

Andrei quindi cauto a vagheggiare un nuovo Pdl o un Partito della Nazione, così come un partito, un terzo partito, di destra che faccia della "purezza" la sua battaglia iniziale.

Teniamoci queste due versioni di una destra vincente, di governo che, se rinforzata dal rientro di chi si è smarrito tra astensionismo e listini di tanta buona volontà e pochi voti, potrà dare e fare di più.

Per la nostra maggior soddisfazione e per uno scorno ancora maggiore di tutti i cattocomunisti.

 

07 agosto 2024

Veneziani, l'antifascismo e la stanchezza

Ne La Verità, oggi, Marcello Veneziani ha scritto un editoriale apparentemente rinunciatario.

Elencando le varie reazioni che si possono avere al trito e ritrito antifascismo dei cattocomunisti ed alle loro intimazioni per ottenere dichiarazioni e atti concreti "antifascisti", Veneziani conclude scrivendo che, oltre a quelle elencate, possono essercene altre, ma lui è ormai stanco di queste discussioni.

Non penso che sia un modo per gettare la spugna, dandola vinta al nemico, bensì piuttosto una indicazione sulla strada da intraprendere davanti alle sguaiate iniziative cattocomuniste: non rispondere più, non accettare il dialogo, non abbassare la Politica all'antifascismo.

Se tale fosse l'intenzione di Veneziani, sarei pienamente concorde.

Da tempo, molto tempo, ho rinunciato a discutere con i cattocomunisti, perchè loro hanno solo quei due, tre argomenti (omosessuali, antifascismo, clandestini) che nulla dicono in per la costruzione di una società forte, dinamica, ricca come quella che vorrei per l'Italia, mentre non hanno alcun argomento in materia di Sovranità, Sicurezza, Efficienza, Merito.

Quindi ha ragione Veneziani, è inutile discutere con i cattocomunisti tanto non capirebbero e ricomincerebbero da capo con le loro tiritere su antifascismo, omosessuali, immigrazione.

Questo però non vuol dire affatto lasciare loro campo libero, al contrario, vuol dire affermare Idee, Valori, Principi che i cattocomunisti non solo non hanno ma neppure sono in grado di comprendere, attivandosi perchè chi tra noi ha responsabilità di amministrazione e governo possa perseguirli con leggi e provvedimenti che tendano alla loro realizzazione, come quelli su autonomia differenziata, premierato, riforma fiscale.

Evitando di fare i principini sul pisello se il provvedimento proposto non è al 100% puro come vorremmo, perchè se cominciamo a dividerci sui particolari, allora lasceremo sì campo aperto ai cattocomunisti dai quali non potremo che aspettarci divieti, tasse, dirigismo, sovietizzazione della nostra società, inquisizione sui nostri pensieri e opinioni con conseguenti sanzioni.

Ci possono essere situazioni, totalmente marce, irrecuperabili (come l'elezione del presidente della regione Emilia Romagna) nelle quali è possibile (e per me consigliabile) distinguersi anche da Fratelli d'Italia e Lega, ma in linea di massima l'appoggio, dal semplice voto alla più onerosa militanza, alla Meloni ed a Salvini non deve venir meno perchè non si condivide un termine o anche un intero aspetto di un progetto ben più ampio.

Solo così possiamo evitare un ritorno ai disastrosi undici anni che abbiamo vissuto da Monti a Draghi.

06 agosto 2024

Prevenire è meglio che reprimere

Da giorni i mezzi di stampa ufficiali ce la stanno menando, riportando le isteriche minacce dell'Itan, con vagheggiate apocalissi su Israele.

Da giorni le "fonti ufficiali" avvisano che entro 24 ore arriverà la risposta iraniana ... di 24 ore in 24 ore, prima o poi indovineranno.

La novità è che leggo di una ipotesi ventilata dal governo israeliano circa un attacco preventivo per chiudere la partita.

Accadde già nel 1967, la famosa "guerra dei sei giorni", quando Egitto, Siria e Giordania, istigate e finanziate dagli altri stati musulmani e armate dall'Unione Sovietca, sembrava dovessero simultaneamente attaccare Israele per vendicare le cocenti sconfitte del 1948 e del 1956.

Per porre fini al perenne stato di tensione, Israele decise di sferrare a sorpresa un attacco distruttivo, colpendo tutta l'aviazione nemica prima che potesse levarsi in volo, decimando le divisioni arabe e occupando il Sinai, Gaza, la Cisgiordania e le alture del Golan.

La disfatta araba fu totale e, anche se dopo sei anni ci fu un nuovo conflitto, con il medesimo esito, quello fu anche l'ultimo, per ora.

E' evidente quindi che è nel dna dello stato di Israele non solo la capacità di combattere su più fronti, ma anche quello di anticipare gli attacchi nemici con un'azione preventiva.

Se un attacco preventivo di Israele potrebbe risolvere l'attuale stato di incertezza che provoca danni ai commerci ed all'economica internazionale, quindi anche a noi Italiani, il proverbio "prevenire è meglio ch reprimere", che a volte si declina con "la miglior difesa è l'attacco", può trovare applicazione in molte altre circostanze.

Ad esempio in tema di immigrazione.

Abbiamo plasticamente visto alle Olimpiadi, e prima ancora nei campionati europei e mondiali di calcio, la sostituzione etnica in Francia che segue i disordini nelle banlieue.

Stiamo assistendo alla rivolta degli Inglesi contro gli immigrati ed i loro discendenti (non importa che siano nati nel Regno Unito) che hanno accresciuto e di molto il livello delle tensioni sociali e della criminalità.

In Italia siamo ancora indietro rispetto a quelle due avanguardie della dissoluzione occidentale e, quindi, abbiamo la possibilità di prevenire tali eventi, comprendendo la lezione inglese e francese, riducendo la presenza di immigrati.

Soprattutto di quegli immigrati che già l'11 settembre del 2001 festeggiarono l'attentato alle Torri Gemelle e quindi il 7 ottobre 2023 l'azione terrorista dei palestinesi.

Il costo dell'immigrazione (e in questo caso non importa se è regolare o clandestina) è enorme, calcolabile in oltre dieci miliardi annui.

I risultati saranno quelli che vediamo nel Regno Unito e in Francia.

Noi Italiani subiamo solo costi, neppure una candela che possa almeno dire che valga i costi sopportati.

Non sarebbe il caso di prevenire invece di tardive repressioni ?


05 agosto 2024

Di cosa hanno paura gli antifascisti ?

Il pensiero unico, che è un aspetto del totalitarismo, è perfettamente riassunto nelle liturgie antifasciste, con le loro date simbolo, la retorica divisiva e la trasformazione in verità storica di una personale convinzione, negando quindi cittadinanza a convinzioni differenti.

Più ci allontaniamo dagli eventi posti a base dell'antifascismo, più gli antifascisti devono gridare forte e cercare di far tacere chi non è antifascista per default.

Devono farlo perchè la loro paura è che una analisi storica oggettiva, un esame critico delle vicende, degli elementi di prova o, meglio, degli indizi, facciano crollare i loro teoremi come un castello di carte.

Bene ha fatto quindi il Presidente della Commissione Cultura, Federico Mollicone (FdI) a ricordare che le sentenze che attribuiscono la responsabilità della strage del 2 agosto a esponenti neofascisti, sono, a suo avviso, fondate su teoremi e non su prove certe e inconfutabili.

Ancora una volta gli antifascisti ci dimostrano come la Libertà di Pensiero, di Opinione e il loro manifestarlo, sia un potentissimo antidoto al pensiero unico, alla sottomissione, all'inquisizione cattocomunista.

C'è sempre bisogno di qualcuno che stoni nel coro per garantire a tutti una possibilità di riflessione libera e non contaminata da teoremi precostituiti.


04 agosto 2024

Convivenza impossibile

Nel Regno Unito l'ultimo crimine commesso da un figlio di immigrati (seconda generazione, quindi) ha fatto traboccare il vaso, provocando la reazione della popolazione civile.

Sembra che, a loro volta, gli immigrati di prima, seconda, terza generazione si preparino ad affrontare gli Inglesi, armati di machete, coltelli e armi varie delle rispettive etnie.

E' evidente che ogni convivenza sullo stesso territorio è impossibile.

Lo abbiamo già visto in Sud Africa.

L'accoglienza massiccia di stranieri, lasciamo stare che per lo più siano clandestini sbarcati illegalmente nel Regno Unito come in Italia, è una bomba che distrugge ogni Società Civile.

Se poi esiste una quinta colonna interna che gioca per gli invasori sperando di conseguire chissà quale utile (ed avrà solo il disprezzo da ambedue le parti, come meritano i traditori) allora la situazione diventa molto complicata e non si vede in che modo possa rientrare nell'ambito di un confronto politico.

Forse quell'evento catartico che molti di noi vedono nell'attesa di un Asteroide, sarà provocato da situazioni già in atto ed alle quali non viene dato il giusto peso.

03 agosto 2024

Anche sul 2 agosto la Meloni fa centro

Quando scrivo che, finora, la Meloni non ha sbagliato un colpo, dimostrando non solo di essere all'altezza dei ruoli ricoperti (Presidente di Fratelli d'Italia, Leader della Coalizione di Maggioranza di Centro Destra, Presidente del Consiglio) ma anche una padronanza assoluta dei temi politici, qualcuno mi contesta "ma l'Ucraina ... ma la Nato ... ma la Von der Leyen ..." limitando la sua visione a singole questioni senza collocarle nel quadro generale.

Vi sono poi scadenze e ricorrenze che possono essere urticanti, per tutte le parti ed è in tali circostanze che la Meloni manifesta al meglio la padronanza della Politica e della Lingua Italiana, facendo schiattare di bile i cattocomunisti.

Così ieri, in occasione dell'ennesimo anniversario che la sinistra porta in processione per mera propaganda, la Meloni ha rilasciato da Parigi una mirabile dichiarazione:

"La strage di Bologna è uno degli eventi più drammatici della storia nazionale. Il 2 agosto del 1980 il terrorismo, che le sentenze attribuiscono a esponenti di organizzazioni neofasciste, ha colpito con tutta la sua ferocia la Nazione e 44 anni dopo quel terribile attentato l'Italia intera si stringe ancora una volta alla città di Bologna e ai famigliari delle vittime.

Ci uniamo al loro dolore e alla loro richiesta di giustizia. A loro va, inoltre, il ringraziamento per la tenacia e la determinazione che hanno messo al servizio della ricerca della verità. Arrivare alla verità sulle stragi che hanno insanguinato l’Italia nel Dopoguerra passa anche dal lavoro che questo Governo, insieme a tutte le Amministrazioni dello Stato e nel solco dei Governi precedenti, sta portando avanti con il versamento degli atti declassificati all’Archivio centrale dello Stato. 

Allo stesso tempo, sono profondamente e personalmente colpita dagli attacchi ingiustificati e fuori misura che sono stati rivolti, in questa giornata di commemorazione, alla sottoscritta e al Governo.

Sostenere che le "radici di quell'attentato oggi figurano a pieno titolo nella destra di governo", o che la riforma della giustizia varata da questo governo sia ispirata dai progetti della loggia massonica P2, è molto grave. Ed è pericoloso, anche per l'incolumità personale di chi, democraticamente eletto dai cittadini, cerca solo di fare del suo meglio per il bene di questa Nazione. 

Credo che, in questo clima di crescente odio, le parole e i gesti stiano sfuggendo di mano anche alle persone più avvedute. Mi appello a tutti perché si torni all'interno di una cornice di normale dialettica in quella che, grazie ai sacrifici di tanti, è ormai una democrazia solida e matura.".

Non posso che sottoscriverla, perchè è una dichiarazione rispettosa prima di tutto delle vittime che non possono essere trasformate in pedine per la propaganda cattocomunista, poi è rispettosa delle personali convinzioni di tutti i cittadini richiamando, senza commentarle, le sentenze che "attribuiscono a esponenti di organizzazioni neofasciste" la strage.

Elegante e puntuale, ma anche doverosamente puntuta, la bacchettata sulle dita al presidente dell'associazione delle vittime che, ancora una volta, ha mostrato tutta la sua inadeguatezza nel tentativo di proporre la solita strumentalizzazione di parte.

I cattocomunisti stanno alzando ogni giorno di più l'asticella nell'istigazione contro il Governo e la Destra, perchè non riescono a convincere con argomenti solidi gli Italiani.

Ci provano, con insulti, sposando tutte le peggiori istanze minoritarie (lgbt, woke, immigrazione, cannabis etc.), manipolando la Storia, censurando il pensiero libero per portare tutti all'ammasso del pensiero unico, ma non ci riescono.

Non ci riescono nonostante il soccorso rosso della magistratura militante, del vaticano, dei sermoni quirinaleschi, delle coop, dei sindacati, delle congreghe europee (politiche, affaristiche e finanziarie) impaurite dalla forza, che è prima di tutto Morale, nei Valori e nelle Idee, del Premier Tricolore.

E se non ci riescono dobbiamo ringraziare quelli come Giorgia Meloni che non si lasciano mettere i piedi in testa dalla narrazione e dalle intimidazioni cattocomuniste, alle quali rispondono con la calma e la tranquillità di chi non solo ha ragione, ma anche abbondanza di argomentazioni per sostenerla.


02 agosto 2024

Nessuna rassegnazione, prepariamoci a reagire e combattere

Ieri, 1 agosto, ne La Verità Marcello Veneziani ha scritto un editoriale che riapre vecchi (dal 1994) e non sopiti incubi in tutti noi di Centro Destra.

L'incubo è dell'ennesimo colpo di stato che, sovvertendo le scelte degli Elettori, consegni nuovamente il governo ad un cattocomunista travestito da tecnico, quando non ad un cattocomunista dichiarato.

I segnali che Veneziani ricorda sono molteplici sia un campo economico che in quello politico interno ed esterno e lui esplora la regola del "tre", non più di tre anni da premier, sennò rischia di consolidarsi, stabilizzare l'Italia e sganciarla dalle consorterie affaristico finanziarie che manovrano per cambiare ripetutamente premier.

La maggioranza di Centro Destra uscita dalle urne del 25 settembre 2022 è forte e stabile, però si basa, per essere tale, sui voti di Forza Italia e dei centristi in generale, cioè del peggior personale politico (dopo i grillini) perchè quello maggiormente inaffidabile (sempre dopo i grillini).

Negli ultimi tempi, finita la velocissima e fallimentare parabola del "terzo polo" di Renzi e Calenda, Forza Italia ha ripreso un po' di smalto e di attrattiva nei confronti di quei parlamentari cosiddetti centristi eletti con il "terzo polo" che hanno, tra le pieghe, un rigurgito di coscienza e non sembrano aver intenzione di prestarsi al campo largo con cattocomunisti e grillini, poi bisognerà vedere quale sarà l'offerta, ma anche i cattocomunisti non potranno certo svenarsi per distribuire posti ai centristi, soprattutto valutandone l'inaffidabilità.

Con un marchingegno (la lista unica) con il gruppetto di Lupi sopravvissuto alla devastazione del Nuovo Centro Destra di Alfano, alle europee Foza Italia è riuscita a superare di qualche decimale la Lega, conquistando un seggio in più.

Da quel momento sono cominciati i distinguo, trainati dai figli di Berlusconi (Marina e Pier Silvio) che si sono detti contrari a Trump, favorevoli alle politiche lgbt, contenti per l'intitolazione al padre dell' aeroporto di Malpensa ma perplessi sule modalità e quindi hanno dato campo libero nelle loro reti alle espressioni più faziose del vecchio giornalismo cattocomunista che non aveva trovato casa in La7.

Contemporaneamente in politica un presidente di regione ha cominciato a fare l'occhiolino ai cattocomunisti blaterando contro l'autonomia differenziata, mentre un ministro, dimentico dei voti del Governo e dei parlamentari di Maggioranza, ha sposato la follia europea delle case green, senza dire chi dovrebbe pagarle.

In ultimo lo stesso, incolore, Tajani ha sottoscritto un accordo con i radicali (no, dico, i radicali !!!) sulla questione delle carceri, tema che in undici anni di governo assoluto i cattocomunisti non hanno risolto, ma che non gradiscono venga affrontato dal Ministro Nordio, soprattutto con l'invio dei detenuti stranieri a scontare la loro pena nelle carceri degli stati di provenienza (solo questa cosa dimezzerebbe il numero dei detenuti, facendo scomparire il problema del sovraffollamento).

Per non parlare della assoluta inaffidabilità di Forza Italia in sede europea dove lo stesso Tajani aveva giurato e spergiurato che mai avrebbe unito i suoi voti a quelli dei verdi, per poi votare la Von der Leyen assieme ai decisivi e determinanti (come lo furono quelli grillini cinque anni fa) parlamentari verdi.

Non voglio ripetere la solita citazione di Conan Doyle, datelo per fatto, ma se l'articolo di Veneziani è solido e fondato su fatti incontestabili, manca una soluzione.

Mi è sembrato un articolo rinunciatario, rassegnato.

Personalmente, invece, dalle polemiche sulla rai a quelle sull'europa, dagli insulti nei social alle narrazioni manipolate sulla stampa, non farei la vittima, non urlerei "ecco, quando attaccano una donna di destra stanno zitti" o cose simili, ma agirei, applicando nei fatti quella maggioranza che abbiamo conquistato alle urne e che deve servire per cambiare le cose, per quanto urlino e minaccino a sinistra o in europa.

Mi auguro che la Meloni (che finora non ha sbagliato nessun intervento) e Salvini (che ancora sta pagando i suoi due errori del 2021-2022) siano sufficientemente consci delle aspettative che hanno creato e sappiano come difendersi dalle azioni e dalle congiure internazionali che vorrebbero cambiare il governo di Roma solo perchè hanno timore che assuma posizioni indipendenti e nell'interesse dell'Italia e degli Italiani e non dei loro affari.

Mancano un pugno di voti alla maggioranza assoluta per Lega e Fratelli d'Italia e mi rifiuto di credere che tutti i parlamentari di Forza Italia siano disponibili a prestarsi alla folle proposta di una ex di Berlusconi che vorrebbe un governo tra Forza Italia e pd.

Ho troppo rispetto, ad esempio, per la storia personale e politica di Maurizio Gasparri e Anna Maria Bernini, per pensare che si accomoderebbero in un governo Schlein-Conte-Renzi-Bonelli-Salis-Fratoianni.

E con loro tanti altri.

Il piano "B" non può che essere questo e, con la Meloni e Salvini, voglio sperare che non si presentino dimissioni senza prima una esplicita assunzione di responsabilità in parlamento da parte di tutti i deputati e senatori che, poi, dovranno risponderne ad un elettorato che non ha l'anello al naso e non accetterà mai, come ha dimostrato abbandonando in massa la Lega nel 2022, un abbraccio con i cattocomunisti.

01 agosto 2024

Gli infidi centristi

A conferma di quanto scritto pochi giorni fa, i cosiddetti "moderati" che si collocano in modo autoreferenziale al centro del panorama politico, continuano a manifestare la loro inaffidabilità.

Credevo che il peggior ministro del Governo Meloni fosse quello per la Salute che non si era mai distinto nel contestare la repressione sanitaria e le limitazioni alla libertà personale dell'era covid.

Devo invece consegnare tale riconoscimento al ministro dell'ambiente, Pichetto Frattin.

Costui già aveva versato lacrimucce davanti alle paturnie di una ecoambientalista, ma adesso si è superato.

Il nostro Governo, i parlamentari europei e nazionali della Maggioranza, quindi anche di Forza Italia partito che ha designato Pichetto Frattin, hanno votato compatti contro la politica espropriativa delle case degli Italiani che va sotto il nome di "case green", l'ennesima iniziativa dirigista e sovietica dell'unione europea.

Pichetto Frattin invece ha rilasciato una dichiarazione con la quale si propone di accelerare il percorso di transizione ecologica nelle abitazioni.

Il tutto con una dichiarazione di principio (principi dei quali faremmo volentieri a meno e vorrei vedere archiviati nella spazzatura indifferenziata) senza fornire alcuna indicazione su chi deve sostenerne i costi.

Il punto è che i costi o vengono accollati allo stato, con un intollerabile aumento del debito pubblico, ben oltre i 200 miliardi del costo del 110% di Conte, oppure quel costo mostruoso, insopportabile, verrebbe accollato ai singoli proprietari.

Inaccettabili ambedue le ipotesi.

L'unica opzione accettabile sarebbe accollare i costi a quelle nazioni e a quei cittadini favorevoli alla transizione ecologica, a cominciare dalle famiglie di quelli di ultima generazione.

E poi deve essere valutata l'efficienza di tale transizione, perchè se il rendimento della trasformazione delle case green è la stessa delle automobili elettriche, allora credo che si debba continuare con i sani, efficaci sistemi a gas, petrolio e derivati che ci hanno dato così tante soddisfazioni fino ad oggi.

E smettiamola di votare per i partiti centristi che mandano i Pichetto Frattin ad ostacolare l'azione di Governo, per genuflettersi davanti al soviet di Bruxelles.