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No alla deriva

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02 agosto 2024

Nessuna rassegnazione, prepariamoci a reagire e combattere

Ieri, 1 agosto, ne La Verità Marcello Veneziani ha scritto un editoriale che riapre vecchi (dal 1994) e non sopiti incubi in tutti noi di Centro Destra.

L'incubo è dell'ennesimo colpo di stato che, sovvertendo le scelte degli Elettori, consegni nuovamente il governo ad un cattocomunista travestito da tecnico, quando non ad un cattocomunista dichiarato.

I segnali che Veneziani ricorda sono molteplici sia un campo economico che in quello politico interno ed esterno e lui esplora la regola del "tre", non più di tre anni da premier, sennò rischia di consolidarsi, stabilizzare l'Italia e sganciarla dalle consorterie affaristico finanziarie che manovrano per cambiare ripetutamente premier.

La maggioranza di Centro Destra uscita dalle urne del 25 settembre 2022 è forte e stabile, però si basa, per essere tale, sui voti di Forza Italia e dei centristi in generale, cioè del peggior personale politico (dopo i grillini) perchè quello maggiormente inaffidabile (sempre dopo i grillini).

Negli ultimi tempi, finita la velocissima e fallimentare parabola del "terzo polo" di Renzi e Calenda, Forza Italia ha ripreso un po' di smalto e di attrattiva nei confronti di quei parlamentari cosiddetti centristi eletti con il "terzo polo" che hanno, tra le pieghe, un rigurgito di coscienza e non sembrano aver intenzione di prestarsi al campo largo con cattocomunisti e grillini, poi bisognerà vedere quale sarà l'offerta, ma anche i cattocomunisti non potranno certo svenarsi per distribuire posti ai centristi, soprattutto valutandone l'inaffidabilità.

Con un marchingegno (la lista unica) con il gruppetto di Lupi sopravvissuto alla devastazione del Nuovo Centro Destra di Alfano, alle europee Foza Italia è riuscita a superare di qualche decimale la Lega, conquistando un seggio in più.

Da quel momento sono cominciati i distinguo, trainati dai figli di Berlusconi (Marina e Pier Silvio) che si sono detti contrari a Trump, favorevoli alle politiche lgbt, contenti per l'intitolazione al padre dell' aeroporto di Malpensa ma perplessi sule modalità e quindi hanno dato campo libero nelle loro reti alle espressioni più faziose del vecchio giornalismo cattocomunista che non aveva trovato casa in La7.

Contemporaneamente in politica un presidente di regione ha cominciato a fare l'occhiolino ai cattocomunisti blaterando contro l'autonomia differenziata, mentre un ministro, dimentico dei voti del Governo e dei parlamentari di Maggioranza, ha sposato la follia europea delle case green, senza dire chi dovrebbe pagarle.

In ultimo lo stesso, incolore, Tajani ha sottoscritto un accordo con i radicali (no, dico, i radicali !!!) sulla questione delle carceri, tema che in undici anni di governo assoluto i cattocomunisti non hanno risolto, ma che non gradiscono venga affrontato dal Ministro Nordio, soprattutto con l'invio dei detenuti stranieri a scontare la loro pena nelle carceri degli stati di provenienza (solo questa cosa dimezzerebbe il numero dei detenuti, facendo scomparire il problema del sovraffollamento).

Per non parlare della assoluta inaffidabilità di Forza Italia in sede europea dove lo stesso Tajani aveva giurato e spergiurato che mai avrebbe unito i suoi voti a quelli dei verdi, per poi votare la Von der Leyen assieme ai decisivi e determinanti (come lo furono quelli grillini cinque anni fa) parlamentari verdi.

Non voglio ripetere la solita citazione di Conan Doyle, datelo per fatto, ma se l'articolo di Veneziani è solido e fondato su fatti incontestabili, manca una soluzione.

Mi è sembrato un articolo rinunciatario, rassegnato.

Personalmente, invece, dalle polemiche sulla rai a quelle sull'europa, dagli insulti nei social alle narrazioni manipolate sulla stampa, non farei la vittima, non urlerei "ecco, quando attaccano una donna di destra stanno zitti" o cose simili, ma agirei, applicando nei fatti quella maggioranza che abbiamo conquistato alle urne e che deve servire per cambiare le cose, per quanto urlino e minaccino a sinistra o in europa.

Mi auguro che la Meloni (che finora non ha sbagliato nessun intervento) e Salvini (che ancora sta pagando i suoi due errori del 2021-2022) siano sufficientemente consci delle aspettative che hanno creato e sappiano come difendersi dalle azioni e dalle congiure internazionali che vorrebbero cambiare il governo di Roma solo perchè hanno timore che assuma posizioni indipendenti e nell'interesse dell'Italia e degli Italiani e non dei loro affari.

Mancano un pugno di voti alla maggioranza assoluta per Lega e Fratelli d'Italia e mi rifiuto di credere che tutti i parlamentari di Forza Italia siano disponibili a prestarsi alla folle proposta di una ex di Berlusconi che vorrebbe un governo tra Forza Italia e pd.

Ho troppo rispetto, ad esempio, per la storia personale e politica di Maurizio Gasparri e Anna Maria Bernini, per pensare che si accomoderebbero in un governo Schlein-Conte-Renzi-Bonelli-Salis-Fratoianni.

E con loro tanti altri.

Il piano "B" non può che essere questo e, con la Meloni e Salvini, voglio sperare che non si presentino dimissioni senza prima una esplicita assunzione di responsabilità in parlamento da parte di tutti i deputati e senatori che, poi, dovranno risponderne ad un elettorato che non ha l'anello al naso e non accetterà mai, come ha dimostrato abbandonando in massa la Lega nel 2022, un abbraccio con i cattocomunisti.

1 commento:

Nessie ha detto...

Quello di Veneziani non è un "delirio d'agosto", come lo ha chiamata, ma un'eventualità non remota. Inoltre c'è quella sparata di Cacciari sul governo che dovrebbe cadere. Se sa cose che noi non sappiamo, che le dica apertamente, o taccia per sempre. Pur non avendo votato per questo governo, è giusto e sacrosanto richiedere e pretendere in modo perentorio, che chi viene legittimamente eletto, deve rimanere al proprio posto fino alla fine della legislatura. Ovvio che come intellettuale Veneziani non abbia richiamato direttamente i cittadini alla pugna, ma è così che occorrerà fare. Non vedo altra via.