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25 aprile 2012

Caro Silvio il tuo elettorato non è "moderato"

Silvio Berlusconi, nella sua prima vera uscita dopo il colpo di mano della finanza internazionale che ha imposto Monti a Palazzo Chigi, ha esposto con crudo realismo alcune verità.
Quelle che a me interessano riguardano l'assetto politico e le prospettive future del Centro Destra.
E' vero che, non solo in Italia quindi ma ovunque (e la Francia è lì a dimostrarlo) , il Centro Destra diviso consente ad una sinistra sempre minoritaria di vincere e governare.
Accadde nel 1996 in Italia con la divisione che vide la Lega conquistare un 10% fondamentale per ... collocare Prodi a Palazzo Chigi (e furono tasse ed ingresso nell'euro ... ).
Accadde, in altre circostanze, negli Stati Uniti quando nel 1992 la candidatura di Ross Perot tolse a George Bush padre i voti necessari per battere Clinton.
Giustamente, quindi, Berlusconi afferma che un Centro Destra unito vince, diviso perde e pertanto lui si adopererà per unire.
Purtroppo torna ad usare, come già fece nel 2008, un vocabolo che mi provoca l'orticaria: moderato.
Condivido tuttora quel che affermò Daniela Santanchè nel 2008: moderato è sinonimo di modesto, grigio.
Moderato non è nè carne, nè pesce e fondamentalmente è un elettore infido perchè incerto fino all'ultimo, quando magari decide in base alla percezione di chi potrebbe vincere per saltare sul carro del vincitore.
Moderato è il buonista che non vuole il respingimento degli immigrati e, magari, è disposto a concedere loro cittadinanza e voto.
Insomma il ritratto del moderato è con tante ombre e poche luci, perchè è la persona che non vorresti avere al tuo fianco in una battaglia (e ancor meno vorresti avere alle spalle ...).
Avendo usato quella infernale parolina, Berlusconi ha fornito assist a Casini per replicare che lui, sì, è perfettamente d'accordo per il partito dei moderati ma non per fare, in loro nome, una politica che moderata non è.
Segno evidente che Casini, non rifiutando le avances del Cavaliere, pone però delle condizioni che qualunque uomo di Destra rifiuterebbe, soprattutto in campo immigrazionista e riformista.
Però Berlusconi ha ragione nel valutare che, in questa situazione (magari potrà cambiare fra un anno così come è radicalmente cambiata tra la vittoria alle regionali del 2010 e la disfatta del novembre 2011) non si possa prescindere da una alleanza di tutti coloro che appartengono all'area del Centro Destra, ma non sono tutti moderati.
La Lega non mi sembra possa essere definita "moderata" , come pure la Destra Radicale (imprescindibile anch'essa) o, voglio sperare, ex missini come Meloni, Gasparri e La Russa (questi ultimi due indicati oggi ne Il Resto del Carlino, quali elettori, fossero stati francesi, di Marine Le Pen).
E come la mettiamo con un Fini che si è beccato (sempre in una intervista pubblicata oggi ne Il Resto del Carlino) del "traditore" da Jean Marie Le Pen che ha poi rincarato evidenziando il fallimento del tradimento stesso ?
Del resto abbiamo già visto come la presenza dei Casini e dei Fini abbia imbrigliato ogni tendenza riformatrice, danneggiando il Premier e l'intera coalizione.
Credo anche che ben pochi elettori di Centro Destra (non "moderati") sarebbero disponibili a concedere la propria fiducia ad una coalizione che torni a vedere Casini e Fini in lista.
E questo è un pregio ma anche un difetto dell'elettore di Centro Destra che, così, manifesta la sua superiorità culturale e politica nei confronti dell'omologo di sinistra che, invece, voterebbe chiunque si presentasse "contro": contro Berlusconi, contro "la Destra", contro "il Mercato", contro la Lega, contro "il Capitalismo", contro "i Fascisti" e via con i babau che, negli anni, si sono succeduti e che hanno unito la sinistra non su un progetto, ma solo per impedire la realizzazione di quello altrui.
E' un pregio perchè dimostra la maturità politica e la libertà di giudizio dell'elettore di Centro Destra, ma anche un difetto perchè, come abbiamo visto, la mancanza di una disciplina di voto consegna spesso ad una sinistra minoritaria il governo e quindi le scelte sulle politiche nazionali.
Così abbiamo avuto l'europa, l'euro, le tasse, la spesa senza controllo, leggi repressive della libertà di opinione e rischiamo di avere cittadinanza e voto agli immigrati, la manipolazione genetica, l'eutanasia, il "matrimonio" degli omosessuali, la patrimoniale sui nostri risparmi e immobili, l'asservimento ad un internzionalismo socialista rivisitato in chiave finanziaria e burocratica ed altre leggi che limiterebbero la nostra libertà di espressione.
La soluzione, però, c'è.
Come dice Berlusconi: confederiamoci.
Ma non in un unico contenitore di "moderati", bensì tra un partito dei "moderati" ed un partito di Centro Destra che sappia difendere, con coerenza, i principi che ne fanno inevitabilmente l'opposto di ogni sinistra.
Una confederazione che dovrà prendere spunto dal tipo di legge elettorale che sarà vigente (a proposito: com'è che non si parla più di cambiarla ? Adesso che non c'è più Berlusconi va bene il "porcellum" ?) perchè con un premio di maggioranza, sarà obbligatorio unirsi.
Senza il premio di maggioranza, la coalizione può attendere e il partito di Centro Destra potrebbe anche puntare a diventare maggioranza almeno relativa per poi dettare le regole del gioco.
Anche perchè, alla fine dei giochi, dubito che vi siano elettori moderati disposti a sposare le sconosciute e forse inesistenti tesi politiche di Casini, mentre credo che la maggior parte degli elettori dell'udc condividano le speranze e le attese manifestate dagli "estremisti" della Lega e della Destra e siano in netta contrapposizione alle velleità meramente ideologiche e prive di concretezza della sinistra, di qualunque sinistra possa mai presentarsi.

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2 commenti:

IL CRONISTA ha detto...

Per me credere nella destra italiana non è un dogma. Quando qualcuno mi tradisce vuol dire che non mi merita. E Berlusconi ha tradito i suoi elettori cittadini comuni, pensionandi, pensionati, madri di famiglia, sostenendo questo governo infame mandato dalla casta a proprio esclusivo interesse.
Mi serviva una destra sociale che stia tanto con le imprese quanto con i dipendenti e i piccoli artigiani che devono arrangiarsi e quando non ce la fanno s'impiccano.
Visto che non c'è non mi sparo per sostenere Berlusconi o chi per esso. Lui fa gli interessi suoi e di Marchionne, io faccio i miei votando per qualsiasi cosa tolga voti ad ABC traditori del popolo, preferibilmente una coalizione che però non esiste ancora perchè ancora non si è così organizzati e intelligenti da poterla fare nascere.
Berlusconi non è Dio, e anche a Dio stesso con gli anni stento a credere. Quindi ti puoi figurare...

Massimo ha detto...

Berlusconi rappresenta, anche nel concreto, i miei interessi. Non ha fatto tutto quello che avrei voluto, ma con l'abolizione dell'ICI, il contenimento delle tasse anche dopo un terremoto, le riforme che ha faticosamente attuato (vedi scuola e università, ma non solo, anche tutte quelle del quinquennio 2001-2006), la lotta all'immigrazione e poi anche la battaglia per la vita contro l'eutanasia, contro la manipolazione genetica, il no a consederare diritti i capricci degli omosessuali, a concedere cittadinanza e voto agli immigrati, ha percorso nei fatti la strada che vorrei. Si fosse Monti limitato alla riforma delle pensioni e del lavoro (ma vera, non quella depositata in parlamento) senza aumentare le tasse, poteva anche essere accettabile. La sinistra non sarà mai accettabile perchè farebbe (visto anche che lo afferma in tutte le salse) il contrario di quello che vorrei: sul piano sociale, economico ed etico. Quindi io sto con un Berlusconi che ripetesse quel che ha fatto in passato, possibilmente migliorando il tiro e senza le palle al piede dei Casini e dei Fini.